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E ora multateci pure: le vostre ammende non valgono un centesimo di questa passione

Il commento dopo lo spettacolo dello Zaccheria

Chissà se il petardo lanciato prima del rigore del momentaneo 2-2, costerà una multa. Stavolta però, se permettete, poco importa.

DISTRATTI DALLE CURVE. Perché lo spettacolo di sabato pomeriggio allo Zaccheria non potrà mai essere cancellato o ridimensionato da una “raccolta fondi” istituzionale. Sono tornate le due curve, finalmente. Ne hanno giovato gli occhi e le orecchie. Del resto, più di una persona presente allo Zaccheria, sabato, lo ha ammesso: “Ogni tanto mi distraevo dalla partita e fissavo gli spalti”. E non che lo spettacolo in campo non meritasse, anzi.
LA DOPPIA CURVA. Ma ce n'era uno ancor più bello sui gradoni. Prima, durante e dopo la partita con il Sorrento. Quel giro di campo con il messaggio dedicato a Matteo e in ricordo delle vittime di viale Giotto, quella coreografia straordinaria con una gigantografia da brividi. Lo striscione dedicato al vichingo rossonero che copriva tutta la curva Sud e la dedica della Nord. La Nord, appunto. Ha riaperto, finalmente. Intitolata a un grande della storia rossonera, Franco Mancini.
MI DIVERTO SOLO SE... Un  altro a cui dedicare un successo che non poteva non arrivare nel pomeriggio di sabato. Ed è giunto nel modo più bello, sofferto, all'ultimo minuto. Risentitevi il boato dello Zac al 90' e rivedetevi, soprattutto, quei minuti di festa a fine partita (GUARDA IL VIDEO). Nessuno voleva uscire dallo stadio e non perché avessimo vinto la Champion's. Era “soltanto” una vittoria in Seconda divisione di Lega pro, ma aveva dentro tanto: emozioni, ricordi e poi due curve (spaccate) che per una volta si applaudono reciprocamente. In tutto questo 90 minuti di bel calcio, di grande tifo e di splendida partecipazione (l'applauso sul “Mi diverto solo se....” con tutto lo stadio a battere le mani ha riportato a entusiasmi d'altri tempi).
SEMPLICEMENTE PASSIONE. Abituati a parlare di multe, spaccature, violenze, discriminazioni territoriali, per un giorno ci gustiamo quella che chi sa parlare chiamerebbe “prova di maturità” dei tifosi foggiani, ma noi la chiamiamo semplicemente passione. E allora, domani, quando leggeremo le decisioni del giudice sportivo lo faremo con indifferenza. Multateci pure, tanto i vostri "cavilli", le vostre ammende, le vostre assurde regole non valgono un centesimo della passione che sgorgava dallo Zaccheria.



di Redazione 


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