“È ripreso l’assalto delle ecomafie al territorio della Capitanata”
L’ennesimo grido d’allarme arriva dal Circolo Legambiente Gaia di Foggia e Arci.
“È ripreso l’assalto delle ecomafie al territorio della Capitanata”. L’ennesimo grido d’allarme arriva dal Circolo Legambiente Gaia di Foggia e Arci. Dopo gli incendi di grano di giugno e luglio, sono infatti ripresi gli sversamenti di rifiuti nelle campagne e sulle strade minori di accesso alla città, che risultano coperte da ogni genere di rifiuto pericoloso ed edile, con lastre di amianto e gomme usate di auto.
GLI SVERSAMENTI. Le ecomafie – è la denuncia - hanno ripreso alcune vecchie operazioni con numerosi sversamenti illeciti nelle campagne. Solo negli ultimi giorni ne sono stati rilevati ben tre a partire dall’area dell’Incoronata, di Torremaggiore e nelle campagne ai confini fra S. Agata di Puglia, Ascoli Satriano e Candela. Migliaia di quintali di rifiuti abbandonati nei terreni di ignari proprietari.
La notte è la migliore alleata per effettuare questi crimini. “Camion e autotreni arrivano probabilmente dalla Campania attraverso l’autostrada - spiegano i due presidenti Maccione e Soldo - e dove incontrano un tratturo o una strada poderale poco frequentata lasciano nei campi il loro regalo, fatto di rifiuti di qualsiasi tipo.
Le ecomafie impiegano le nostre campagne come siti illegali di sversamento e di smaltimento dei rifiuti.
Questi rifiuti rimarranno per mesi o anni alla mercè degli agenti atmosferici e decomponendosi andranno ad inquinare il suolo, l’aria e l’acqua, infatti alcuni sversamenti sono vicini a torrenti che in inverno con l’arrivo delle piogge trasporteranno in altre aree il potenziale inquinante”.
I CONTROLLI. I siti sono stati messi sotto sequestro e dopo la denuncia competerà al proprietario del terreno provvedere allo smaltimento lecito dei rifiuti che prima di ogni cosa devono essere analizzati per capire dove e come smaltirli. “Si chiede che le istituzioni locali si adoperino quanto prima e soprattutto con efficacia affinché in queste aree venga ripristinata la salubrità e la bellezza di un tempo – concludono Maccione e Soldo -. Non è minimamente accettabile che le campagne famose per la fertilità dei terreni e per le produzioni agricole di ottima qualità, vengano oggi trasformate in discariche abusive a cielo aperto nell’indifferenza e nel silenzio generale. Il nostro patrimonio ambientale e la nostra salute sono le cose più preziose che abbiamo, eppure sono in grave pericolo, per questo vanno difese e tutelate con ogni mezzo a nostra disposizione da criminali e speculatori di ogni sorta”.
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