Edicole, la rivolta contro i panini: "Basta abbinamenti tra giornali, l'accordo con gli editori va rinegoziato"
Nel gergo editoriale, si chiamano "panini". E' l'abbinamento di due quotidiani (e/o periodici) che vengono vendute insieme a un prezzo vantaggioso. Ma quel panino, in tante edicole, non è più farcito. Si mobilita, infatti, lo Snag - Confcommercio (Sindacato nazionale autonomo giornalai), con un'azione sindacale consistente nel non effettuare abbinamenti tra quotidiani e/o periodici.
L'ACCORDO. "Questa iniziativa - spiegano i promotori dell'iniziativa attraverso una nota affissa nelle edicole aderenti - è motivata dall'impossibilità dei rivenditori nel continuare a sostenere offerte editoriali che compromettono ulteriormente l'economicità della rete di vendita. Ci scusiamo per i disagi che si potranno verificare". A spiegare ulteriormente i motivi è Renato Russo, presidente provinciale Snag Foggia: "L'accordo nazionale esiste ma è stato firmato nel 2005 e, pertanto, va rinnovato. Non possiamo continuare a lavorare con le regole di venti anni fa, con il mondo editoriale completamente stravolto".
OPERAZIONE COMMERCIALE. La mobilitazione sarà a oltranza: "Continueremo fino a quando non verremo convocati a un tavolo: negli anni abbiamo perso fino al 60 per cento di fatturato e oggi è evidente che i compensi, rispetto all'accordo del 2005, vadano rinegoziati". Sugli abbinamenti "negati", Russo chiede ai clienti "un po' di pazienza e di provare a fare la propria parte", ma è soprattutto agli editori che rivolge un pensiero: "E' evidentemente una operazione commerciale, qui non si parla di un 'panino' di due settimane ma di anno in anno e non è possibile. Le promozioni - conclude il presidente provinciale di Snag - non le puoi fare sulle mie marginalità".
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