"Non ero presente alla
riunione tenuta ieri mattina da Marasco, né lo erano rappresentanti delle mie liste, per condividere quanto concordato nell'incontro. Noi non abbiamo motivi oggettivi per poter ricorrere contro i risultati delle elezioni a Foggia, sia per il primo che per il secondo turno; prendiamo atto dell'esito delle votazioni e, nel nostro ruolo di consiglieri di minoranza, lavoreremo per città".
DI GIOIA SI DISSOCIA DA MARASCO. Lo ha dichiarato alla stampa Leo Di Gioia, assessore al Bilancio della Regione Puglia, nonché candidato-sindaco di Foggia al primo turno e successivamente a sostegno politico-elettorale di Augusto Marasco (candidato sindaco del centro-sinistra) per il ballottaggio che, invece, ha decretato Franco Landella (leader del centro-destra) sindaco del capoluogo dauno.
Dunque Di Gioia non ci sta: a differenza di Marasco, lui e i suoi non ricorreranno al Tar per diradare le ombre paventate dallo stesso Marasco (non solo per ciò che riguarda il ballottaggio ma anche sul primo turno) circa i procedimenti, in quanto a legalità e trasparenza, che hanno caratterizzato il voto in queste ultime amministrative foggiane.