NEWS

Elezioni: centrodestra, Landella incontra D'Emilio e Tarquinio pressa Agostinacchio

Si infittiscono vertici e summit di coalizione

Potrebbe essere il weekend decisivo (o quasi). E se non dovesse arrivare il nome del candidato sindaco, almeno saranno delineati meglio gli equilibri della coalizione.

LANDELLA E D'EMILIO. Il centrodestra vuole chiudere sul nome e in queste ore si infittiscono gli incontri e i summit tra i principali protagonisti della coalizione. Com’è noto, il nome più accreditato è quello di Franco Landella, blindato dai vertici del suo partito (LEGGI: FORZA ITALIA, "NESSUN EQUIVOCO LANDELLA E' IL CANDIDATO). E proprio stamattina, il coordinatore provinciale di Forza Italia ha incontrato Francesco D’Emilio, ex berlusconiano ora alla corte di Angelino Alfano, indicato nei giorni scorsi dal Nuovo Centrodestra come potenziale soluzione alternativa a Landella.

TARQUINIO PRESSA AGOSTINACCHIO. Rispetto a qualche giorno fa, però, sembra essersi un po’ ammorbidita la linea degli alfaniani, che dopo aver provato con nomi della cosiddetta società civile – in particolare Paolo Telesforo, che ha declinato la candidatura – stanno comunque continuando a valutare altre opzioni. Con i Fratelli d’Italia impegnati nel weekend con “le primarie delle idee”, l’altro scoglio da arginare per Forza Italia è rappresentato da La Destra. Se Landella si è confrontato con D’Emilio, l’altro asse vede Tarquinio in pressing su Paolo Agostinacchio, per convincere l'ex sindaco a orientarsi sul nome scelto da Forza Italia e abbandonare l’idea della candidatura di Bruno Longo. E intanto, domani dovrebbe tenersi un incontro più allaragato di coalizione.

(in foto, Tarquinio e D'Emilio)

di Redazione

COMMENTI

Regolamento

Come partecipare alla discussione

I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.

Login

Nuovo utente