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Elezioni, botta e risposta Mainiero - Di Mauro tra foto e accuse: "Sei il candidato di Landella". "Rinneghi il tuo passato"

Botta e risposta. Per tutto il giorno. Raffaele Di Mauro e Giuseppe Mainiero si sfidano, rispolverando anche ricordi e foto d'epoca. Il contendere, inizialmente, è il rapporto con il governo centrale ma poi, di fatto, si torna al vero tema: la discontinuità con Franco Landella.

L'ABUSO. Non a caso, nelle note stampa Mainiero usa l'espressione "il candidato sindaco di Franco Landella" per definire Di Mauro, a cui contesta il concetto per cui "se i Foggiani voteranno per il centrodestra la nostra città potrà contare su un collegamento diretto con il Governo nazionale”. Mainiero, infatti, ribadisce come "l’attenzione che il Governo nazionale deve e dovrà riservare a Foggia è un dovere, qualunque sia il sindaco eletto, non un 'favore' riservato ai propri amici politici. Dirò di più: io, a differenza di Di Mauro, per parlare con la presidente del Consiglio non dovrò chiedere il suo numero di telefono a qualche parlamentare barese. Quindi diciamo la verità: chiunque diventerà sindaco di Foggia avrà il diritto di pretendere dal Governo nazionale impegno e sostegno. E di ricevere entrambi. Indipendentemente dalla tessera di partito che avrà o non avrà in tasca. Lo schieramento di Landella faccia un favore ai Foggiani: svolga la campagna elettorale senza raccontare frottole".

LE FOTO. Non si è fatta attendere la replica di Di Mauro. "Apprendiamo che per 'qualcuno' poter contare sulla squadra del governo nazionale sia un 'abuso istituzionale'. Per noi, invece, si tratta di una collaborazione vincente per poter portare avanti e realizzare gli interventi e i grandi programmi di rilancio della nostra amata città". Poi, si apre il libro dei ricordi. "Per quanto riguarda le altre affermazioni sempre di 'qualcuno' sulla nostra storia, c’è una differenza: noi - evidenzia Di Mauro - non rinneghiamo le nostre radici e le esperienze che ci hanno condotto fino a qui. Altri, invece, ritengono che i cittadini abbiano la memoria corta e non è compito nostro ricordargli che non è così. Mainiero, del resto, dimentica (o fa finta di dimenticare) il suo trascorso politico, che viaggiava sugli stessi nostri binari: ricordiamo (noi!) i suoi abbracci con Franco Landella e gli applausi scroscianti in occasione della campagna elettorale a sostegno dell’ex sindaco. Noi non dimentichiamo e non rinneghiamo. Abbiamo, però, un altro compito: quello di dare a Foggia una prospettiva di crescita economica, di trasparenza, di legalità e di speranza nel futuro. Perciò, non entreremo in polemica con smemorati di sorta, ma parleremo esclusivamente alla città delle nostre idee e dei programmi che intendiamo attuare… soprattutto con il sostegno concreto del governo Meloni. Si chiama collaborazione istituzionale”.

LA CONTROREPLICA. A questo punto, la controrisposta di Mainiero era da attendere con i pop corn in mano. E non c'è stato tanto da attendere. "È davvero divertente, ai limiti dell’esilarante, il tentativo di Raffaele Di Mauro di accusarmi di essere stato alleato di Franco Landella. Cioè di colui che lo volle segretario provinciale di Forza Italia, preferendolo all’avvocato Luigi Miranda, e che ha sostenuto prima da dirigente del partito dell’ex sindaco e poi da Consigliere comunale di maggioranza.Avrò sicuramente molti difetti e tanti limiti. Ma c’è una cosa che i Foggiani – tutti i Foggiani – sanno benissimo e mi riconoscono, al di là della loro appartenenza politica. E cioè che io sono stato il principale e solo oppositore dell’ex sindaco – rinviato a giudizio per corruzione e tentata concussione – che ha portato insieme al centrodestra allo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose". Per Mainiero la sua non è una giustificazione, "perché non ne ho bisogno. Visto che in quella maggioranza ci sono rimasto appena due mesi. E poi, a differenza di Di Mauro, sono andato via avendo capito quale era la pessima aria che tirava". Poi, una stoccata una dietro l'altra al rivale. "Ha ragione Di Mauro quando dice che lui “non rinnega”. D’altro canto non vedo come potrebbe. È Di Mauro ad essere stato sempre al fianco di Landella. È Di Mauro ad aver fatto campagna elettorale e votato la cognata di Landella, Michaela Di Donna, per ben due volte: prima alle regionali e poi alle politiche. È Di Mauro ad averlo voluto nuovamente candidato sindaco e ad averlo votato alle primarie del centrodestra del 2019. È Di Mauro ad averlo sostenuto in Consiglio comunale, approvando tutti i suoi atti, fino alla fine. Anche quando Landella varò la cosiddetta “Giunta dei migliori”. L’ultimo atto di uno spettacolo indecoroso. Le polemiche politiche possono anche essere aspre. Specie in campagna elettorale. Ma sarebbe meglio per tutti non farle diventare ridicole. È Raffaele Di Mauro il candidato di Franco Landella, non Giuseppe Mainiero. E questo è un fatto, non un’opinione" .

di Redazione 


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