Elezioni, il programma di Giovanni Perdonò (FdI): “Mi candido per essere portavoce delle istanze dei residenti del Comparto Biccari”
Una candidatura per essere protavoce delle istanze dei residenti del Comparto Biccari. Perchè "i cittadini di quella zona pretendono risposte e solo attraverso l’impegno costante e concreto in Consiglio comunale si potranno ottenere risultati per un quartiere dove tanto c’è ancora da fare, nonostante siano trascorsi ormai più di 20 anni dalla sua nascita”. E' questo l'impegno di Giovanni Perdonò, candidato consigliere comunale in Fratelli d’Italia alle elezioni amministrative del 22 e 23 ottobre a Foggia.
LE CRITICITA'. “In questi anni - spiega Perdonò -, io per primo da residente nella zona 167, ho costantemente verificato e vissuto tutte le criticità del quartiere e ho cercato di dare il mio contributo raccogliendo le voci inascoltate dei cittadini, facendomi portavoce presso il Comune delle loro istanze. La gestione commissariale, purtroppo, si è dimostrata disattenta rispetto alle nostre reiterate richieste. Prova ne è la recente realizzazione dei marciapiedi ciclabili in via Lagonigro dove si è badato a riqualificare i lati lasciando veri e propri crateri sulla carreggiata, ormai impraticabile per gli automobilisti. Al Comparto Biccari - prosegue - non sono ancora state realizzate alcune opere di urbanizzazione primaria come il completamento dei cosiddetti “tappetini d’asfalto” in tutte le strade del quartiere. E questo nonostante i residenti abbiano pagato, ormai in milioni di vecchie lire, i dovuti oneri. Non va certo meglio per quel che concerne le opere di urbanizzazione secondaria. Solo da pochi mesi è in fase di realizzazione un supermercato nell’area di via Spera mentre, da tempo ormai immemorabile, aspettiamo che si provveda a dare le concessioni agli ambulanti che potrebbero iniziare a lavorare nel mercato realizzato su viale La Torre. Una struttura – spiega Perdonò – che può essere ancora migliorata per renderla ancor più fruibile agli avventori e ai commercianti. Ma, anche in questo caso, la gestione commissariale ha totalmente ignorato la questione. Esistono aree, come quella di grande estensione di via Lagonigro o le ultime due residue di viale La Torre dove si possono e si devono realizzare opere di pubblica utilità per un quartiere che, a parte la Parrocchia di San Filippo Neri, si può considerare un vero e proprio dormitorio”.
I VANDALI. Per Perdonò "vi è urgente necessità di recuperare quel poco che è stato realizzato e che, negli anni, è stato sistematicamente distrutto come i parchi giochi di viale La Torre, ormai vandalizzati, in cui è anche presente un impianto di videosorveglianza mai entrato in funzione. Atti vandalici che hanno riguardato anche le attrezzature per l’attività sportiva installate lungo il Tratturo Biccari, dotato di un impianto di illuminazione a led ormai completamente spento da più di un anno".
SICUREZZA E RIFIUTI. Altro aspetto è quello della sicurezza e della gestione dei rifiuti. "I residenti pretendono sicurezza – sottolinea Perdonò -. Troppi i furti nelle abitazioni in un quartiere dove praticamente non c’è videosorveglianza e nemmeno un pattugliamento costante da parte della Polizia Municipale. Il Comparto Biccari, inoltre, può e deve essere un modello per quel che concerne la raccolta dei rifiuti. Amiu, oltre a migliorare sensibilmente la qualità del suo servizio in un quartiere costantemente sporco e dove troppo spesso gli incivili trasformano alcune aree in discariche a cielo aperto, deve avviare la raccolta porta a porta in una zona che ha tutte le caratteristiche adatte per praticare questa tipologia di differenziata. Questo è solo un riepilogo parziale dei tanti problemi che attanagliano il quartiere. Mi conforta che i temi della 167 siano nell’agenda del candidato sindaco di centrodestra Raffaele Di Mauro. A maggior ragione, contribuire a dare risposte ai residenti della zona è il mio obiettivo, specialmente all’esito dell’ultimo biennio di gestione commissariale del Comune. Ma, per farlo, è necessario eleggere in Consiglio comunale un riferimento che conosca a fondo i problemi e si batta per la loro soluzione. Sia in strada, come ho fatto in questi anni, che tra i banchi del Consiglio comunale”.
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