Da Palmieri e Pontone a Di Molfetta e Russo, i "primi dei non eletti" che ci credono ancora
C'è chi è rimasto fuori per 5 voti. Chi per 6 e chi per 11. Non entrare in Consiglio comunale per un dato numerico così basso non può che creare amarezza e frustrazione. Ma non è (ancora) detta l'ultima parola per i "primi dei non eletti".
Ci sperano, eccome. E anzi, fanno pressing. Confidando che qualcuno della loro lista venga "premiato" per liberare un posto o addirittura conquistare, in prima persona (da non eletti), un assessorato come riconoscimento per la buona performance.
IL PD. Tra gli esclusi eccellenti, al momento, nel Partito Democratico figurano Annarita Palmieri e Italo Pontone. Insieme hanno portato quasi 1300 voti al PD ma non sono bastati per fare compagnia in Aula a Emanuele & company. Navigati della politica, però, non disperano. E forti del loro bottino elettorale sono sicuri di riuscire a ritagliarsi un ruolo nella legislatura che sta per partire.
I 5 STELLE. Nel Movimento 5 Stelle, invece, è stata lotta a tre fino all'ultima sezione per il quinto posto. Francesco 'Cisky' Salemme ha avuto la meglio con i suoi 453 voti, superando allo sprint finale Antonella Zoppo (448) e Nicola Formica (447). Per questi ultimi, la beffa deve essere stata atroce, ma difficile che abbiano già perso ogni speranza: il Movimento 5 Stelle, infatti, rivendica ruoli e incarichi e l'auspicio dei due è che possa liberarsi qualche casella tra i banchi del Consiglio comunale.
CON FOGGIA.
Nella lista rivelazione Con, 11 preferenze hanno allontanato Mimmo Di Molfetta dal posto in Aula consiliare. Smaltita l'amarezza può confidare però nella leadership di Rosario Cusmai, che intende capitalizzare al meglio l'ottima prestazione alle urne. Al momento, Di Molfetta è a un bivio: da una parte fuori dal Consiglio, dall'altra potenziale ripescato e accostato da rumors anche alla Delega allo sport come assessore.
GLI ALTRI ESCLUSI. Tra gli altri partiti che hanno ottenuto dei consiglieri, in Tempi Nuovi scalpitano Carmela Russo e Pino Lonigro, mentre si aggrappano a qualche speranza sia Luigi Rizzi dei Popolari per Foggia (alle spalle di Buenza) e Nicola Russo di Italia del Meridione (dietro Cataneo). Più complicato (ma ci proveranno ugualmente) rivendicare un posto in giunta per chi ha contribuito ma con percentuali tali da non riuscire a portare un proprio esponente in Consiglio: è il caso di Luigi Iorio, primo nella lista Riscossa civile, Luciano Beneduce, portavoce e più suffragato della Comunità Politica per Foggia, Francesco Paolo Occulto per Noi popolari e Paolo Marasco per Nessuno escluso. Ecco, appunto, chi escludere?
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