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Nunzio Angiola, il suo progetto #Foggiapiù all'insegna del "cambiamento" IL PROGRAMMA

Quaranta pagine, numerosi hashtag e sei macro punti tutti con il segno +. Il programma elettorale di Nunzio Angiola, candidato sindaco sostenuto da quattro liste civiche, è all'insegna del cambiamento, come da claim della sua campagna elettorale. E la sua visione di Foggia si incentra su +Legalità e sicurezza, + Cultura, Lavoro, + Coesione ed equità sociale, + Sostenibilità urbana, + Trasparenza e partecipazione. Quello su cui punta Angiola è una nuova immagine della città, da declinare anche attraverso una vetrina mediatica differente (con tanto di lettera alla Rai per parlare di Foggia non solo per l'aspetto della criminalità) e una diversa postura instituzionale. In mezzo, numerose idee, dall'aspetto della sicurezza al rapporto con aziende e imprenditori, da trattare "con i guanti bianchi". E poi la riqualificazione di Villaggio Artigiani e delle borgate, la revisione del Forum dei giovani, le zone 30 e l'attenzione per il verde pubblico. Ecco il programma di Nunzio Angiola (di seguito qui sotto o in allegato pdf alla fine della pagina).

IL PROGRAMMA. IL PROGETTO #FOGGIAPIÙ

Sommario
INTRODUZIONE 3
1. UNA DIVERSA POSTURA ISTITUZIONALE 5
2. RECUPERARE L’IMMAGINE DI FOGGIA E TUTELARLA 6
I – PIÙ LEGALITÀ E SICUREZZA 7
II – PIÙ CULTURA 9
1. LA CULTURA, DAL NIDO ALL’UNIVERSITA’ 9
A) Servizi educativi per la prima infanzia, scuola dell’infanzia e scuola primaria 9
B) L’Università 11
C) La filiera della Cultura 13
2. TURISMO E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE 13
III – PIÙ LAVORO 15
1. CRESCITA ECONOMICA E PRODUTTIVA 15
A) Le aziende e gli imprenditori, li tratteremo con i guanti bianchi 15
B) Commercio e artigianato. Il villaggio artigiani 16
C) Il mondo agricolo, una priorità 17
D) La zona industriale 18
IV – PIÙ COESIONE ED EQUITÀ SOCIALE 18
1. DISABILITÀ, TERZA ETA’ E ASSISTENZA SOCIALE 18
2. IL VALORE SOCIALE DELLO SPORT 20
3. POLITICHE GIOVANILI 22
A) La revisione del Forum dei giovani 22
B) Un hub per il lavoro agile ed il coworking 23
C) Misure di contrasto alla fuga di cervelli 24
D) Misure di sostegno per i neet 24
E) La riqualificazione degli spazi per i giovani 25
F) La riformulazione del cartellone eventi 27
G) La promozione e valorizzazione degli artisti locali 27
4. EMERGENZA ABITATIVA 28
V – PIÙ SOSTENIBILITÀ URBANA 29
1. SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE 29
A) Energia, riqualificazione del patrimonio edilizio e sviluppo urbanistico 29
B) Mobilità 30
C) Gli amici a 4 zampe e gli altri animali in città 31
D) Il verde pubblico 33
E) Il ciclo integrato dei rifiuti 33
2. IL CENTRO, LE PERIFERIE E LE BORGATE 35
3. DECORO E BELLEZZA 37
VI – PIÙ TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE 38

 

 

 

 

INTRODUZIONE
Chiunque voglia candidarsi nel 2023 a sindaco di una città di medio-grandi dimensioni come Foggia deve prima di tutto comprendere lo stato in cui si trova, le condizioni in cui versa e le ragioni per le quali versa in certe condizioni, per poi proporre una IDEA di futuro per Foggia, per decidere le cose da fare.
Foggia è sprofondata nel tempo agli ultimi posti delle principali graduatorie nazionali. Foggia è ormai additata come la terra della Quarta mafia e tutto ciò a causa di molteplici fattori, tra cui una grande responsabilità va assegnata alla classe politica dirigente, deficitaria sia dal punto di vista della visione di società sia della serietà, della competenza e della concretezza.
Non riteniamo di soffermarci neanche un altro minuto sulle tante negatività che affliggono ed hanno afflitto Foggia negli ultimi anni. A noi interessa iniziare a pensare in modo positivo, in modo costruttivo, con ottimismo. La nostra gente sta soffrendo e non dobbiamo ulteriormente affliggerci, dobbiamo pensare a rialzare la testa.
Il progetto #foggiàpiù con #AngiolaSindaco persegue questo obiettivo chiarissimo. Quello di dire basta alle tante negatività che hanno afflitto le cittadine e i cittadini foggiani, di voltare pagina, di invertire la rotta. Di tanta negatività, Foggia è stanca, non se ne può più, occorre cambiare.
Siete pronti al Cambiamento? Con queste parole ci siamo rivolti alle tante foggiane e ai tanti foggiani, delusi o disgustati di tutte le vicissitudini che hanno interessato la nostra città, culminate nel commissariamento per infiltrazioni mafiose e criminali. Un senso di scoramento dilaga sempre più ed è sfociato nella rinuncia al pieno diritto di cittadinanza e spesso nella deriva dell’antipolitica che vuol dire annichilimento come cittadino e forse anche come persona.
La nostra visione per il futuro è tutta racchiusa in tre parole, la serietà, la competenza e il pragmatismo che devono essere valori fondanti dell’agire politico. La nostra visione di città è tutta nel titolo del progetto politico #foggiàpiù e ruota intorno a 6 segni più:
– Più legalità e sicurezza;
– Più cultura;
– Più lavoro;
– Più coesione ed equità sociale;
– Più sostenibilità urbana;
– Più trasparenza e partecipazione;
Il vincolo di sistema è rappresentato dalla “coesione sociale ed equità sociale”. Non è una cosa scontata a Foggia, dove il tessuto sociale è dilaniano dai tanti eventi criminosi e dallo spettacolo indecoroso fornito da taluni rappresentati delle istituzioni. I diritti di cittadinanza devono essere uguali per tutti i cittadini, in tutte le borgate, in tutte le periferie e nei quartieri centrali. Non possono esistere e non esisteranno più a Foggia cittadini di serie A e cittadini di serie B.
I 6 segni più possono essere poi declinati in tante strategie che devono guidarci nei prossimi anni:
– piùlegalitàperfoggia;
– piùsicurezzaperfoggia;
– piùdecoroperfoggia;
– piùdigitalizzazioneperfoggia;
– piùattenzioneallinfanziaperfoggia;
– piùimpiantisportiviperfoggia;
– piùturismoperfoggia;
– piùlucepefoggia;
– piùcoesionesocialeperfoggia;
– piùconnessioneperfoggia;
– piùattenzioneaideboliperfoggia;
– piùlavoroperfoggia;
– piùvolontariatoperfoggia;
– piùpuliziaperfoggia;
– piùcasepopolariperfoggia;
– piùricchezzaperfoggia;
– foggiacittàuniversitaria.
e tanti altri hashtag che abbiamo lanciato in questi sei mesi di campagna elettorale.
Una serie di misure porremo in essere per migliorare la qualità della vita a Foggia. Agendo sui vari punti prima elencati, si azioneranno le leve del cambiamento. La provincia di Foggia, che ruota sul capoluogo di provincia, ha la concreta possibilità di risalire di numerosi posti, forse una trentina, nella graduatoria nazionale della qualità della vita del quotidiano IlSole24Ore. Da Foggia partirà una riscossa che travolgerà l’intera provincia e le prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale di gennaio capitano proprio al momento giusto. Si parte dal 104° posto, Bari è al 66°, Lecce al 78°, insomma la risalita è alla portata, possiamo osare, possiamo ambire, possiamo conquistarci un posto al sole e per fare tutto questo la nostra comunità deve tornare a sognare. Dico sempre che è sufficiente che i foggiani si mettano in punta di piedi per vedere un’altra Foggia, più bella, più sicura, più ricca, più pulita.
Occorre la collaborazione di tutte le foggiane e di tutti i foggiani, tutta la città deve sentirsi parte del cambiamento.
Nei nostri simboli campeggia lo Stupor Mundi, Federico II di Svevia, che amò a tal punto la nostra città da farne “regalis sedes inclita imperialis”, gloriosa regale sede imperiale.
Una sola parola vorrei aggiungere con riferimento alla scelta di lanciare una grande mobilitazione civica che possa scuotere i foggiani dal torpore in cui la città è piombata. Le motivazioni sono due: 1) a Foggia i partiti tradizionali hanno fallito. Il centro destra ci consegna una città commissariata per mafia, mentre nel frattempo il centro sinistra non si è strappato di certo le vesti; 2) il civismo a Foggia ha una lunga tradizione, con risultati elettorali in certi casi ragguardevoli. Ci siamo inseriti nel solco di questa importante tradizione.

1. UNA DIVERSA POSTURA ISTITUZIONALE
Sobrietà e rispetto sono per me dei valori imprescindibili in politica. Rifuggo dalle risse e voglio parlare di cose da fare per risolvere i problemi dei foggiani. I cittadini foggiani stanno soffrendo perché non arrivano a fine mese, perché un figlio è dovuto emigrare, perché non hanno una casa.
L’informazione riveste un aspetto fondamentale per Foggia. Dovremo lavorare tutti insieme, dopo le elezioni, per costruire una nuova immagine della nostra città, tutelando anche gli organi di informazione locali a cui il Comune e le società partecipate dovranno destinare dei fondi, così come faremo appello alle aziende locali. Ma dovremo ottenere anche collaborazione e sostegno dal servizio pubblico affinché la RAI intervenga per mostrare i lati positivi di questa comunità.
Saremo tanto più credibili quanto più chiara e solida sarà la postura istituzionale del sindaco, della giunta e del consiglio comunale.
Abbiamo nelle scorse settimane scritto una lettera ai direttori del Tg1, Tg2 e Tg3 affinché vengano a Foggia per rendersi conto che la città non è solo criminalità e degrado, ma che ci sono tanti aspetti positivi che stanno emergendo, augurandosi che anche gli altri candidati a Sindaco facciano la stessa cosa. Ecco il testo della lettera da me indirizzata alla RAI.
“Gent.mo Direttore, le scrivo da cittadino che vive in una realtà sicuramente non facile, ma dove si avverte una grande voglia di rivincita contro un degrado sociale ed una desertificazione economica resa ancora più evidente dalla presenza della cosiddetta Quarta Mafia. Dopo le numerose attività investigative, arresti e condanne di cui diverse definitive, Foggia sta tornando a respirare e vede una reazione da parte di tutta la comunità cittadina che non è solo criminalità e devianza minorile. Foggia è, soprattutto, altro. La invito a venire a Foggia per rendersi conto personalmente che questa città ha delle potenzialità incredibili che, però, spesso non vengono espresse. Foggia capitale del mondo agricolo, patria del pomodoro lungo, Granaio d’Italia, centro nevralgico dei collegamenti stradali e ferroviari tra nord e sud e tra l’asse Tirrenico e quello Adriatico. La riattivazione dell’aeroporto Gino Lisa sta consentendo l’arrivo di imprenditori e turisti. Foggia fu anche capitale dell’impero Federiciano ed attende finanziamenti per riportare alla luce i camminamenti che l’Imperatore fece costruire, ma è anche territorio dove dominava la forza di Arpi ed ancora prima si imponeva come insediamento neolitico di enormi dimensioni, ancora sotto metri di terra e che attende di emergere in modo da diventare attrattive turistico. Foggia patria di personaggi illustri e di eccellenze riconosciute a livello mondiale. Tra meno di due mesi si terranno le elezioni comunali che metteranno la parola fine al commissariamento dopo lo scioglimento del Consiglio comunale per mafia. Da quel momento potrà partire una nuova fase anche istituzionale per la Città. Le chiedo di dedicare a Foggia, che nella seconda guerra mondiale è stata una delle città che ha subito più conseguenze tanto da ricevere una medaglia d’oro al valor militare ed una al valore civile, lo spazio che merita e non solo nelle pagine di cronaca nera. Ci aiuti a far emergere i lati positivi, ci aiuti a far riemergere l’orgoglio dei foggiani e l’amore per la loro Città. Il servizio pubblico ha il dovere di offrire a questa comunità i giusti spazi per far capire all’Italia intera che Foggia è una città dove oggi si può vivere e dove si possono coltivare sogni. Grazie”.

2. RECUPERARE L’IMMAGINE DI FOGGIA E TUTELARLA
È vero che Foggia ha bisogno di interventi sotto il profilo urbanistico e dell’arredo urbano, ma ha un suo patrimonio che deve essere solo valorizzato. Lo abbiamo affermato, dopo le polemiche per le parole pronunciate da taluno sulla presunta bruttezza di Foggia. In futuro, daremo mandato all’Ufficio Legale del Comune di intervenire querelando tutti coloro che infangano l’immagine di una città che vuole riemergere da questo pantano. Possiamo capire che ci possa essere qualcuno che reputa Foggia la città più brutta d’Italia, opinione molto soggettiva, ma usare espressioni o compiere azioni che la penalizzino ingiustamente non sarà più possibile, non lo tollereremo. E ciò a maggior ragione se si utilizzano i mezzi di comunicazione di massa. Quando amministreremo la città di Foggia, quereleremo tutti coloro che infangano l’immagine di Foggia.
Concludo questa introduzione, dicendo che in questi ultimi 6 mesi di campagna elettorale ho avuto modo di incontrare tante persone che non conoscevo, apprezzando la loro voglia di cambiamento. Il primo importante segnale che spero di aver offerto è quello di anteporre le soluzioni ai problemi, attribuendo alle ormai conosciutissime questioni irrisolte un programma di intervento concreto, realizzabile. Credo che siamo tutti bravi ad evidenziare qualcosa che non va. Ma ora è il tempo del cambiamento, delle soluzioni.
Questo è il nostro modo di agire. Fidatevi!
On. prof. Nunzio Angiola

* * *

 

I – PIÙ LEGALITÀ E SICUREZZA
Il recente omicidio della tabaccaia Francesca Renata Marasco evidenzia ancora una volta una situazione critica. Sono anni che chiediamo più forze dell’ordine, più magistrati, più strumenti per contrastare la mafia a Foggia. Ci siamo anche battuti per combattere la desertificazione giudiziaria a livello provinciale, frutto di leggi sciagurate adottare nel 2012. Se vogliamo rilanciare questa città portando sviluppo ed occupazione bisognerà fare “pulizia” del marcio che c’è. Il prossimo Sindaco di Foggia dovrà porre la questione a livello nazionale come priorità del suo mandato e dovrà avere il sostegno di quella stragrande maggioranza dei foggiani che ripudiano la mafia prima di tutto, la delinquenza e le persone violente in generale. Con noi a Palazzo di Città, daremo il massimo affinché Foggia torni ad essere la città della legalità e delle opportunità.
La facilità con cui i giovani agiscono in modo violento e si procurano le armi ci preoccupa. Sono necessarie misure urgenti per quello che sta diventando un fenomeno pericoloso. Da mesi stiamo lavorando per creare un pacchetto di misure che ha l’obiettivo di intervenire, andando alla radice del problema. Famiglie, scuole e parrocchie saranno essenziali per rifondare i valori di questi ragazzi che, per fortuna solo in parte, sono deviati da stereotipi non positivi dove supremazia, violenza gratuita e guadagni facili diventano elementi caratterizzanti. Educazione civica con la presenza della polizia locale e non solo; un imponente piano di supporto attraverso le associazioni locali per dare ai nostri ragazzi punti di riferimento per chiedere aiuto e consigli di fronte a casi anche di bullismo; la proposizione di esempi positivi ed investimenti in favore delle parrocchie per rendere ancora più efficace la loro azione, recuperando strutture inutilizzate e realizzandone altre, in particolar modo impianti sportivi.
Sono questi alcuni punti cardine del nostro programma che dovremo mettere in atto immediatamente. Ma se a tutto questo non seguirà un piano occupazionale senza precedenti sarà vano ogni sforzo. Per questo stiamo lavorando per attirare nuovi investimenti verso Foggia e di questo ne abbiamo discusso nell’apposita sezione di questo programma.
Per garantire la sicurezza dei cittadini foggiani implementeremo un sistema perfettissimo di videosorveglianza, non deve mai più succedere che viene commesso un crimine e le telecamere non funzionano. Il presidio attraverso telecamere di vigilanza dovrà prendersi cura, più delle altre, delle zone critiche della città, specie quelle frequentate dalla gioventù e dai turisti quali via Arpi, piazza Cattedrale, piazza Mercato, piazza Libanese, parco San Felice, piazzale Stazione e terminal intermodale, etc., senza trascurare il quartiere Ferrovia. È nostra intenzione istituire, nei predetti luoghi critici, dei presidi fissi della polizia municipale (c.d. “cabine di sorveglianza”), attivi dalle ore 22,00 alle ore 04,00 dal venerdì al sabato, supportate da ronde della stessa polizia locale motorizzate con scooters.

La legalità sarà garantita da un rafforzamento dell’organico della polizia municipale (che nel complesso aumenterà di 50 unità) addetta alla prevenzione dei furti d’auto, operante nelle zone di maggiore criticità (parcheggio Ipercoop, Grandapulia, Policlinico, parcheggi in prossimità dei plessi scolastici, etc.). Per far fronte alle richieste di tutela della cittadinanza ci impegniamo ad attivare progetti di sicurezza partecipata, che consentano l’istituzione di volontari per la sicurezza, gruppi di vicinato e di cittadinanza attiva, a presidio delle zone della città maggiormente esposte al rischio di criminalità.

Sempre animati dal buon senso garantiremo il rispetto pedissequo di leggi, regolamenti e raccomandazioni in materia di anticorruzione, tra cui:
1) una seria rotazione dei dirigenti e dei capisettore dell’amministrazione comunale;
2) l’implementazione del whistleblowing negli uffici pubblici, al fine di incentivare le segnalazioni garantendo in modo infallibile l’anonimato del segnalante;
3) la stesura di un nuovo codice di condotta per i dipendenti comunali;
4) la formazione dei dipendenti pubblici sul tema della prevenzione della corruzione e della trasparenza;
5) l’aggiornamento e il monitoraggio continuo della mappatura dei processi organizzativi presenti nell’ente (anche trasversali a due o più uffici), attraverso una puntuale analisi dell’intera attività, al fine di presidiare le aree che sono potenzialmente esposte a maggiore rischio di corruzione, attraverso l’identificazione e l’implementazione delle misure organizzative più idonee a contenere il rischio. La mappatura dei processi dovrà essere effettuata anche con il contributo dei responsabili apicali delle strutture organizzative e il potenziamento dei sistemi di controllo interno.

Infine, garantiremo la sicurezza stradale apponendo dossi o altri strumenti dissuasori della velocità su alcune strade cittadine, al fine di prevenire gravi incidenti stradali che spesso vedono drammaticamente coinvolti pedoni, ciclisti e motociclisti.

Dopo due anni di commissariamento straordinario per mafia non vogliamo indietreggiare di un millimetro nella lotta contro la criminalità organizzata. Il fenomeno mafioso è stato per troppo tempo sottovalutato, o comunque non efficacemente ostacolato dalle forze politiche. Vogliamo accendere i fari sulla persistenza dell’infiltrazione mafiosa nel tessuto economico e produttivo del nostro territorio. L’impegno dell’amministrazione comunale sarà, pertanto, concreto nel garantire la capillarità dei controlli e la massima trasparenza ed accessibilità dei rapporti economici tra il Comune e le imprese.

Siamo però consapevoli, allo stesso tempo, dell’importanza di promuovere a tutti i livelli la diffusione di una cultura della legalità, attraverso una programmazione permanente di progetti educativi nelle scuole, eventi culturali e con la costruzione di reti civiche con le associazioni di volontariato e imprese, che rappresentano la parte buona della città, da troppo tempo desiderosa di riscatto sociale.
Sulla base di queste premesse, le nostre azioni di contrasto alla mafia saranno le seguenti:
1) il contrasto alle infiltrazioni mafiose nel tessuto socioeconomico del territorio;
2) l’istituzione di un Osservatorio comunale per la legalità e la lotta alla mafia, con funzioni analitiche e programmatiche, composto dal sindaco (che ne avrà il coordinamento), da un assessore e dalle associazioni e dai singoli cittadini attivi sul territorio nella lotta alla mafia;
3) l’ordinanza di divieto assoluto della vendita di oggetti che richiamano la mafia (es. magliette, calamite, gadget);
4) un piano attento e aggiornato per la gestione dei beni confiscati alla mafia e piano programmatico per relativo riuso, con conseguente valorizzazione e promozione del riuso a fini sociali e di sviluppo del territorio;
5) l’istituzione di una commissione che valuti con criteri oggettivi la gestione dei beni confiscati alla mafia, evitando l’assegnazione diretta e favorendo la compartecipazione tra associazioni e cittadini in un progetto sociale comune;
6) l’obbligo per il comune di costituirsi parte civile nei processi per mafia o corruzione avvenuti sul territorio o contro soggetti che abbiano recato danno all’immagine della città.

II – PIÙ CULTURA
1. LA CULTURA, DAL NIDO ALL’UNIVERSITA’
A) Servizi educativi per la prima infanzia, scuola dell’infanzia e scuola primaria
Un apposito capitolo del programma del progetto politico #foggiapiù con #angiolasindaco deve essere dedicato alla cultura. E per fare questo occorre partire dall’asilo nido. Risuonano chiare nella nostra mente le parole di Robert Fulghum quando affermava: “La massima parte di ciò che veramente mi serve sapere su come vivere, cosa fare e in che modo comportarmi l’ho imparato all’asilo. La saggezza – aggiunge Fulghum – non si trova al vertice della montagna degli studi superiori, bensì nei castelli di sabbia dell’infanzia”.
Tutta la città deve diventare luogo di educazione e di incontro. L’intera città deve diventare un’aula didattica decentrata. Il comune deve essere una cabina di regia dedicata alla cultura.
Il nostro attaccamento alla scuola è talmente forte che il risultato del nostro impegno è nei fatti. Abbiamo presidiato da soli, dopo l’esposto dell’associazione DirigentiScuola, il ripristino dello status di scuola normodimensionata, avendone sempre avuto i requisiti, della scuola Alfieri Garibaldi. La Alfieri Garibaldi ha continuato ad avere il suo dirigente scolastico, senza subire conseguenze gestionali, confermando la totale indipendenza. Abbiamo ottenuto la salvaguardia dell’indipendenza della scuola. Un piccolo risultato di fronte alle tante problematiche che vive la città. Sempre lotteremo per ottenere sempre attenzione e rispetto per questa città per troppo a lungo trascurata.
Ma veniamo a noi.
Ci prenderemo cura degli edifici scolastici, curandone la manutenzione e assicurando la sicurezza. Non sottovaluteremo gli spazi esterni alla scuola, in quanto importanti per l’educazione ambientale, motoria e alimentare. Gli “ambienti di apprendimento” sono assolutamente importanti, sono il punto di partenza per la promozione della didattica innovativa, ma sono anche alla base dei piani di dimensionamento.
Potenzieremo i servizi di trasporto scolastico e mensa. Il servizio di trasporto scolastico, oggi carente, deve partire in tempo ad inizio d’anno e i ritardi non possono di certo gravare su categorie che già di per sé sono svantaggiate, come gli abitanti delle borgate e le minoranze etniche.
Metteremo a disposizione terreni (da assegnare in vendita o comodato) per essere utilizzati per asili o scuole per l’infanzia. Il privato continuerà ad avere il ruolo che finora ha svolto in modo soddisfacente.
Lo stanziamento destinato ai buoni educativi regionali va potenziato.
Con riferimento ai servizi all’infanzia, oggi a Foggia abbiamo 49 servizi educativi, tra asili nido (28), sezioni primavera (19) e centri ludici (1). Oltre 1.000 bambini ne usufruisco ed essendo oltre il 30%, può considerarsi rispettato il livello di diffusione previsto dai Livelli Essenziali di Prestazione (LEP). Tuttavia, intendiamo ancor di più accelerare la frequenza degli asili nido, tendendo all’obiettivo del 40% in 5 anni, avvicinandoci al target del 45% entro il 2030, previsto da una recente raccomandazione del Consiglio UE.
Incoraggeremo l’utilizzo dell’orario normale nella scuola dell’infanzia (40 ore), che oggi riguarda il 60% delle classi, con il 23% di istituti senza alcuna classe con orario normale, ma il nostro sforzo si rivolgerà in particolare alla scuola primaria, dove la situazione è certamente migliorabile. Oggi nella scuola primaria solo 48 (15%) classi su 312 utilizzano il tempo pieno e il 54% degli istituti non presenta neanche una classe a tempo pieno (!). Triplicheremo le classi a tempo pieno nella primaria in 5 anni, dando lavoro all’incirca a 200 persone in più tra insegnanti, personale tecnico e ausiliario, ecc., consentendo a tanti giovani, a tanti cervelli, di rientrare o di non fuggire.
La media nazionale delle classi a tempo pieno nei comuni con oltre 100.000 abitanti si aggira all’incirca sul 60%.
Il tempo pieno è la premessa indispensabile per contrastare la dispersione scolastica che a Foggia e provincia raggiunge livelli altissimi, come denunciato di recente nel corso di una audizione davanti alla Commissione antimafia a Roma, dagli esponenti dell’associazione “Libera”. Il tempo pieno è anche uno strumento che consente di arricchire la formazione con attività didattiche e formative integrative, di dare uno spazio di socializzazione in un ambiente solidale e accogliente, di rimuovere le disuguaglianze e di promuovere le pari opportunità, agevolando la conciliazione casa-lavoro.
Creeremo una cabina di regia, per agevolare la collaborazione fra i vari “luoghi” della cultura e le varie istituzioni culturali di Foggia (dal Conservatorio all’Accademia delle Belle Arti, senza mai ovviamente trascurare l’Università), prevendendo la possibilità di coordinare e promuovere una serie di interventi, previsti dalla normativa, soprattutto nella direzione di assicurare:
6) l’educazione degli adulti;
7) l’orientamento scolastico;
8) la continuità orizzontale, tra la scuola e le altre agenzie formative;
9) la continuità verticale, tra i vari gradi di istruzione.
Riguardo all’integrazione scolastica, premeremo per il potenziamento del servizio reso dagli educatori, oggi si parla di una trentina di persone, numero che andrebbe raddoppiato. La prassi del massimo ribasso nell’assegnazione della gara, non si addice a questo tipo di servizio per sua natura delicato. I bandi di gara devono partire per tempo, all’inizio dell’anno scolastico.
L’educazione dei cittadini deve essere la leva fondamentale su cui puntare per promuovere la legalità a Foggia. A tale scopo, vogliamo elaborare un “Patto educativo di comunità” che, attraverso una collaborazione con le parti interessate (scuole, famiglie, studenti, servizi socio-sanitari, terzo settore, istituti pubblici e privati, realtà sportive), elabori un dettagliato piano di intervento per la costruzione di una rete educativa territoriale.
Infine, non dimenticheremo il tema fondamentale dell’edilizia scolastica. Desideriamo istituire un tavolo di lavoro che coinvolga direttamente docenti, professionisti e studenti nella progettazione di interventi edilizi e urbanistici mirati, che rendano gli edifici scolastici più moderni e sicuri per i nostri ragazzi. Vigileremo sulla rimozione delle barriere architettoniche, curando l’installazione di discese per disabili e di percorsi appositi per alunni non vedenti. Ci impegniamo, inoltre, a rivedere i collegamenti con mezzi pubblici per raggiungere gli istituti scolastici, grazie ad una maggiore sinergia tra Comune e Azienda pubblica locale, anche rispetto alla revisione del costo degli abbonamenti del trasporto pubblico scolastico per studenti in condizioni economiche svantaggiate.

B) L’Università
La presenza dell’Università rappresenta un valore aggiunto per la città di Foggia, da cui ripartire per lo sviluppo strategico del nostro territorio. La collaborazione della nostra futura amministrazione comunale con l’Università è scontata, così come il candidato sindaco Prof. Angiola, ordinario di economia aziendale, ha sin da subito avuto occasione di evidenziare in una lettera diretta al neoeletto Rettore Prof. Lorenzo Lo Muzio, che riportiamo di seguito:
“Caro Lorenzo,
per due ragioni decisi di sostenere, nella fase più importante, la tua candidatura a Rettore dell’Università di Foggia: il tuo grande amore per l’Università e soprattutto la tua idea di futuro che a chiare lettere emergeva dalle linee programmatiche che sottoponesti alla comunità accademica.
Il tuo progetto guardava ad un Ateneo sempre più integrato con la città, con servizi più vicini alle esigenze degli studenti, senza mai trascurare l’obiettivo di assicurare un lavoro gratificante ai nostri laureati.
Un progetto fatto di opportunità e ambizioni per la nostra comunità cittadina che ha bisogno di persone capaci, con vedute ampie e proiettate verso un futuro di crescita omogeneo.
Per fare questo l’Università deve lavorare in modo coordinato con il Comune, con il futuro Sindaco, con tutto il Consiglio e la Giunta comunale. Ecco perché spero di poter essere l’artefice della costruzione di questo binomio con la mia elezione a Sindaco della nostra Foggia. In questo modo, potremo lavorare in modo sinergico, con una visione unitaria, affinché tutto a Foggia, e non solo, parli dell’Università di Foggia e affinché l’Università rappresenti di più e meglio una opportunità per questa nostra comunità.
Avere l’ambizione di portare nuove imprese a Foggia e di migliorare la qualità della vita, non solo nelle graduatorie nazionali, significa tradurre le aspettative delle famiglie foggiane e dei nostri giovani in fatti concreti, offrendo loro la possibilità di non abbandonare la città natale e la nostra meravigliosa terra.
Lavoreremo per recuperare questo sentimento di appartenenza, renderemo più bella, più sicura, più luminosa, più pulita, più ricca la nostra Foggia, dimostrando che si può mettere da parte quel marcio che ha contribuito a penalizzare la sua immagine. Ecco, una prima cosa che il nuovo Sindaco dovrà fare è quella di restituire a Foggia l’immagine di una città diversa da quella dipinta in modo semplicistico come la terra della Quarta Mafia. Io sono pronto ad assumermi questo impegno e spero di trovare nel nuovo Rettore di Foggia, Lorenzo Lo Muzio, il giusto interlocutore per costruire un futuro migliore per questa città e tutte le genti di Capitanata”.
Uno dei nostri principali slogan è #foggiacittàuniversitaria. Tutto a Foggia deve parlare dell’Università. Molto resta ancora da fare. Agevoleremo tutte le attività di Terza missione dell’Università, ci faremo parte attiva e diligente per fare in modo che aumentino a Foggia le case per lo studente. Si tratta di un processo di contaminazione che non può che fare bene alla città.
I giovani universitari di Foggia devono poter vivere il nostro territorio, trascorrere il loro tempo nelle biblioteche, nelle mense, nei bar, nei locali e negli spazi della movida. Devono poter socializzare, fidanzarsi e sposarsi, oltre che ovviamente trovare lavoro a Foggia. Ci occuperemo di fornire opportunità di svago e tempo libero che rendano la nostra città adatta ad accogliere un numero sempre maggiore di studenti universitari.
La nostra proposta è l’elaborazione di una “Carta di cittadinanza universitaria” che permetta a tutti gli studenti dell’Università degli studi di Foggia di accedere a prezzi moderati o gratuitamente a diversi servizi sul territorio comunale (mobilità, teatri, cinema, palestre e strutture economiche convenzionate).
Siamo profondamente convinti che dove la vera cultura si diffonde, la subcultura mafiosa deflette, indietreggia, soccombe. La scuola, l’università e gli enti di formazione fanno vera cultura.

C) La filiera della Cultura
La comunità della cultura e dello spettacolo va sostenuta. Prendendo spunto e condividendo il primo e il secondo documento della “Filiera Culturale della Città di Foggia”, ci attiveremo per potenziare il “Censimento Capillare di tutte le realtà del comparto culturale sul territorio” al fine di includere tutti i mestieri del comparto, per poi dar vita ad un Tavolo Permanente istituzionale del settore cultura e spettacolo, mantenendo in tal modo sempre attiva e serena la comunicazione bidirezionale fra gli operatori del settore e Palazzo di Città.
In caso di crisi di alcuni operatori del comparto, realizzeremo anche un piano di sostegno economico per le realtà operanti nella cultura, nello spettacolo e nelle attività accessorie.
Ci attiveremo anche per concordare con la filiera della cultura progetti culturali biennali, coinvolgendo tutti gli interessati.
Per incentivare la frequenza di cinema e teatri, soprattutto da parte dei più giovani, lavoreremo a convenzioni con le compagnie teatrali, intercettando tutti i fondi europei per la cultura, nonché a riduzioni o gratuità dei prezzi dei biglietti per i ragazzi fino ai 18 anni.

2. TURISMO E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE
Abbiamo idee e progetti da condividere e realizzare. La nostra azione propositiva non piace solamente a tutti quelli che in questa città ha agito per distruggere e non per costruire. Questo abbiamo notato incontrando i residenti e commercianti della zona del centro storico del capoluogo dauno, da troppi anni in stato di abbandono, offrendo spunti importanti affinché tutta la zona diventi trainante per una parte dell’economia cittadina.
È assurdo come non ci sia un negozio di souvenir della città e che diventi di giorno quasi impossibile trovare più di un ristorante aperto nel centro storico che faccia cucina tipica, per dare ospitalità ai turisti che apprezzano tanto la nostra cucina. Cambieremo questa parte di Foggia con un piano di recupero di pavimentazione e arredo urbano, garantiremo aiuti a chi aprirà botteghe artigiane e di vendita di prodotti locali. Ma, soprattutto, costringeremo, se sarà necessario, tutte le istituzioni in grado di finanziare un progetto per rendere percorribili i camminamenti federiciani fatti realizzare dall’imperatore Federico II, trasformando tutta la zona del centro storico in un immenso parco sotterraneo. Quindi, interventi immediati ed altri di media realizzazione, ma che potranno cambiare il futuro di questa Città. Non è un caso che due delle liste che sostengono il nostro progetto presentino nel proprio simbolo l’immagine di Federico II.
Inoltre, con precipuo riferimento al Quartiere Ferrovia, daremo un indirizzo specifico per i locali commerciali, indicando che la zona sarà dedicata alla vendita e somministrazione di prodotti tipici locali e artigianali, essendo il quartiere una porta di ingresso turistica per chi arriva con treno o pullman. Raccogliendo le proposte degli Amici del Viale siamo convinti che una delle soluzioni più possibili e rapide per il rilancio della zona è la realizzazione di un’isola pedonale, pavimentata per continuità, che parta dalla chiesa di Santa Maria della Croce su viale XXIV Maggio e si unisca a quella che arriva in piazza Cavour.
Valorizzeremo la luminosa figura storica di Federico II di Svevia, finora trascurata e mai seriamente valorizzata. La Fogia regalis sedes inclita imperialis non è mai rientrata nel circuito europeo delle città legate al grande imperatore. Realizzeremo a Foggia un museo dedicato allo Stupor mundi che tanto amava la nostra città.
Bisognerà intervenire per creare nuove opportunità per la città, ma anche recuperando quello che l’incoscienza ha reso inservibile. A seguito di un incontro con esperti abbiamo deciso che ci batteremo per la riapertura dello storico Osservatorio Meteoro-Sismico Nigri che per Foggia e non solo ha rappresentato un valido punto di riferimento in materia di analisi e prevenzione di fenomeni sismici e atmosferici, dialogando con la popolazione locale. È un pezzo della storia di questa città che deve essere recuperato e valorizzato. Sarà un tassello del nostro progetto di educazione civica e ambientale dei giovani di Foggia e dell’intera Capitanata, nonché originale attrattiva turistica.
Siamo profondamente convinti che la riapertura dell’aeroporto di Foggia sia un grande risultato per il quale anche noi ci siamo battuti in questi anni. L’aeroporto imprimerà una accelerazione allo sviluppo delle attività economiche del nostro territorio, turismo compreso ovviamente. Le navette che conducono i turisti che vogliono raggiungere il Gargano e arrivare in aereo dovranno partire in numero sempre maggiore dal Gino Lisa di Foggia. Decine di compagnie aeree potranno così atterrare e decollare da Foggia, perché si tratta della soluzione più logica, ragionale e conveniente per raggiungere il Gargano.
Il Comune di Foggia deve farsi promotore di politiche culturali coinvolgendo tutte le realtà del territorio e la cittadinanza, al fine di costruire un vero e proprio “sistema culturale” locale. La nostra proposta di rilancio del settore culturale prevede la creazione di percorsi turistici di valorizzazione della nostra storia cittadina e della nostra identità artistica, paesaggistica e gastronomica: ci impegneremo a rendere Foggia il baricentro di tutta la bellezza della Capitanata!
Vogliamo puntare sul turismo enogastronomico e proporre Foggia come capitale del Cibo, dell’Agroalimentare e della Gastronomia, realizzando eventi a tema e show cooking nelle piazze del centro storico. Vogliamo promuovere la cultura alimentare all’interno del Territorio, non solo facendo conoscere le eccellenze dei nostri produttori locali, ma anche promuovendo la diffusione di una conoscenza alimentare sostenibile, puntando su forme innovative di educazione alimentare nelle scuole, basate su laboratori e visite nelle strutture agricole del territorio.
Intendiamo batterci per contrastare ogni forma di abbandono e degrado. A tal fine proponiamo il progetto “Vetrine vive”, di riqualificazione dei locali commerciali sfitti, che consiste nell’affidare le vetrine commerciali dismesse ad artisti, artigiani e associazioni, che si impegneranno a riqualificarle con istallazioni artistiche, tenendole pulite ed illuminate, così arredando le vie cittadine.
Vogliamo sviluppare una piattaforma digitale dedicata alla promozione ed alla gestione del turismo a Foggia, che sia collegata, ma allo stesso tempo autonoma, rispetto al sito turistico della Regione Puglia ed al sito dell’Aeroporto Gino Lisa. Dobbiamo applicare le più moderne tecnologie anche alla fruizione dei luoghi turistici della città, implementando sistemi di informazione turistica smart, come QR code da istallare in prossimità dei monumenti cittadini (con la possibilità, ad esempio, di ascolto di estratti delle opere del Maestro Giordano a ridosso del gruppo scultoreo di piazza Umberto Giordano), totem interattivi, app per smartphone e visori per la realtà aumentata e virtuale per offrire esperienze immersive ai visitatori.

La città di Foggia non vanta ancora un corteo storico dedicato alla sua storia o alla civiltà contadina che in terra di Capitanata ha sempre avuto un ruolo predominante. La città di foggia potrebbe avvalersi di due cortei storici ambedue in costumi d’epoca: il primo, con annessa rievocazione storica, dedicato a Federico II; il secondo rivolto alle tradizioni contadine.
In questo modo, Foggia per la prima volta rientrerà nel circuito europeo delle iniziative promosse dalle città legate allo Stupor Mundi.

Infine, immaginiamo una gestione del turismo partecipata, sul modello delle bellissime giornate annualmente organizzate dal FAI. Desideriamo coinvolgere la comunità locale (scuole, associazioni e Università) in programmi di volontariato e di assistenza turistica, promuovendo una grande operazione di marketing turistico che rilanci il tema della bellezza a Foggia.

III – PIÙ LAVORO
1. CRESCITA ECONOMICA E PRODUTTIVA
A) Le aziende e gli imprenditori, li tratteremo con i guanti bianchi
Tutte quelle donne e tutti quegli uomini che si alzano alle 5 del mattino, che non dormono di notte, che ci rimettono soldi e salute, che fanno una barca di sacrifici per avviare, per mantenere in vita, per rafforzare, la loro #AZIENDA, li porteremo su un palmo di mano. Spesso questi imprenditori raccolgono i giusti frutti del loro lavoro, ma tante volte incontrano mille difficoltà ad andare avanti. Non è facile operare in lande desolate come le nostre dove la criminalità mafiosa è una cappa di fumo che impedisce al sole di fare sentire i suoi raggi; non è facile operare in una terra dove le condizioni ambientali, burocrazia compresa, e di mercato, ti spingono ad una corsa ad ostacoli tutta in salita. Noi spesso usiamo definire i nostri imprenditori come veri e propri “servitori dello Stato”. Un pensiero va anche a tutti quegli imprenditori, cui non è stato consentito “il lusso” di alzarsi alle 5 del mattino, perché sono stati travolti dall’arroganza della burocrazia o perché annichiliti e umiliati di fronte al delirio di onnipotenza della delinquenza e del crimine organizzato.
A tutti gli imprenditori di Foggia rivolgiamo in questo programma elettorale un messaggio, dicendo: non esistono mani migliori delle nostre, ossia del progetto #foggiapiù con #angiolasindaco, in cui possiate sentirvi protetti e valorizzati, per un semplice motivo: il nostro candidato sindaco ha fatto dello studio delle aziende la sua ragion di vita; inoltre, sono trenta anni che, come docente #unifg aiuta gli imprenditori e insegna agli imprenditori a fare gli imprenditori. Ogni volta che chiude un’azienda è per noi tutti un colpo al cuore, ogni volta che nasce un’azienda è una gioia infinita.
Vi tratteremo con i guanti bianchi. Credeteci!
Foggia è grata a tutti gli imprenditori e deve esserlo sempre di più, perché con coraggio producete sviluppo, occupazione e reddito. Una sola parola: Grazie!

B) Commercio e artigianato. Il villaggio artigiani
Abbiamo volutamente iniziato la nostra campagna elettorale nello scorso mese di marzo partendo proprio dal Villaggio Artigiani. Ci sono zone della città di Foggia in completo stato di abbandono e che soffrono problematiche ataviche come il quartiere Ferrovia. Ogni situazione andrebbe affrontata con uguale priorità, che si tratti di centro o periferia. Ma lo stato di abbandono del Villaggio Artigiani rappresenta un disastro amministrativo senza precedenti con assenza di servizi, strade impraticabili, così come illuminazione e sicurezza, per non parlare poi di una urbanizzazione di questi ultimi anni abbastanza discutibile. Per affrontare tutte queste problematiche il nostro desiderio è quello di istituire un assessorato che si occupi in modo specifico della zona.
Abbiamo percorso in lungo e largo la città ascoltando soprattutto artigiani e commercianti, per registrare criticità ma, soprattutto, per discutere di potenzialità delle zone del capoluogo dauno. Grazie al nostro intervento presso il Villaggio Artigiani, si sono accesi nuovamente i riflettori sulla zona che può avere una straordinaria capacità attrattiva se viene attuato un programma di rilancio che, però, non deve trovare ostacoli come quello del parco fotovoltaico.
Nel programma per una Città che guardi al futuro stiamo inserendo molti elementi sicuramente innovativi ma che non pregiudicano opportunità. Realizzare l’APPEA (Area Produttiva Paesaggisticamente ed Ecologicamente Attrezzata) che in Puglia il Comune di Bitonto sta brillantemente realizzando con obiettivi straordinari e molto condivisi dalle imprese. Oltre a questa misura rivoluzionaria, in grado di cambiare il volto del Villaggio, cuore pulsante dell’imprenditoria cittadina, abbiamo previsto una serie di misure:
10) individueremo forme di sgravio fiscale per chi investirà o deciderà di ristrutturare gli edifici ‘artigianali’ e commerciali della zona;
11) lavoreremo per una campagna di rilancio, creando una porta di accesso anche digitale, con la possibilità di individuare le aziende da mettere in rete e di renderle più raggiungibili dai clienti;
12) cercheremo di riprendere anche il progetto di unire il quartiere Ferrovia con il Villaggio Artigiani, ed è un peccato che nessuno abbia pensato di portare a compimento l’idea di un cavalcaferrovia pedonale e per auto attraverso i fondi del PNRR;
13) ci prodigheremo insieme ai soggetti preposti, per il potenziamento della videosorveglianza, della rete viaria, dei servizi di pulizia e di tutti i necessari servizi pubblici.

C) Il mondo agricolo, una priorità
In passato siamo stati capaci di farci scippare la sede dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Alimentare e non siamo riusciti a tutelare la Fiera Internazionale dell’Agricoltura, abbiano avuto un assessorato praticamente impalpabile. Il rilancio di Foggia è strettamente collegato al mondo agricolo ed agro-alimentare.
L’Agricoltura è un settore fondamentale dell’attività economica di Foggia ed è patrimonio culturale che trae origini dalle tradizioni popolari, che vanno preservate e incentivate. Ci muoveremo in diverse direzioni:
14) il primo problema da risolvere è quello della sicurezza nelle nostre campagne! Serve maggiore controllo. Non è più ammissibile che un agricoltore di Foggia debba sostenere costi esagerati di vigilanza, rischiando di vedersi rubare i propri raccolti, macchine, attrezzature e bestiame;
15) dopo tanti anni di commissariamento chiederemo la nomina del consiglio di Amministrazione dell’Ente Fiera;
16) garantiremo la manutenzione e l’asfaltatura delle strade rurali;
17) cercheremo di individuare come assessore una figura che sia condivisa proprio con gli agricoltori foggiani, affinché l’assessorato all’Agricoltura del Comune di Foggia abbia gli strumenti giusti per operare e tornare ad essere punto di riferimento per il settore;
18) la predisposizione degli strumenti urbanistici per il recupero delle case rurali e degli accessori agricoli;
19) daremo dignità al mercato Ortofrutticolo, ormai fatiscente, e a chi ci lavora, verificando anche la possibilità di incentivi per rimetterlo a nuovo e trasformarlo in “Mercato Vetrina” di tutti i prodotti agroalimentari della provincia di Foggia.

D) La zona industriale
Amplieremo la zona industriale di Foggia e porremo in essere una azione a 360° volta ad attrarre gli investimenti. “Di occasioni perdute ne abbiamo piene le tasche”, questa scritta campeggia ancora su un muro adiacente ad un’area verde di Foggia, vicino a Piazza Puglia. Le occasioni che Foggia si è fatta sfuggire nel tempo sono veramente tante, dalla Alenia che voleva potenziare l’investimento di Foggia, per la produzione della fusoliera del Boeing, fino ad Amazon che era intenzionata a creare un centro logistico con investimenti e prospettive occupazionali per tanti. Alenia realizzò l’investimento a Brindisi, andando a consolidare il progetto di distretto aerospaziale che si stava concretizzando in quella parte della Puglia; Amazon andò ad investire a Vasto Sud. Una classe politica inadeguata rispetto ai processi causò il naufragio di questi progetti che avrebbero portato a Foggia crescita, occupazione e reddito.
Abbiamo lanciato la campagna elettorale del progetto #foggiapiù con #angiolasindaco, parlando di un nostro sogno, ossia quello di portare a Foggia una multinazionale che desse mille posti di lavoro. Dai ragionamenti sin qui svolti, emerge in modo lapidario che questo obiettivo non solo è auspicabile, ma è assolutamente possibile. Gireremo l’Europa fino a quando non troveremo queste ed altre aziende, anche medio-piccole disposte ad investire nella nostra città dalle mille potenzialità.
Nella zona industriale ci prodigheremo insieme ai soggetti preposti, per il potenziamento della videosorveglianza, della rete viaria, dei servizi di pulizia e di tutti i necessari servizi pubblici.

IV – PIÙ COESIONE ED EQUITÀ SOCIALE
1. DISABILITÀ, TERZA ETA’ E ASSISTENZA SOCIALE
La tutela dei più fragili sarà al centro della nostra agenda politica, promuovendo una seria integrazione fra i servizi sociali ed i servizi sanitari. A tale scopo, intendiamo dare piena attuazione al Piano sociale di Zona, fondamentale strumento di partecipazione di tutti gli attori istituzionali (Distretto sanitario, Aziende pubbliche di servizi alle persone, Ente del terzo settore, organizzazioni dei cittadini e delle loro associazioni).
Il Comune di Foggia avrà l’autorevolezza necessaria per far valere nei confronti della Regione Puglia, gestore del Servizio Sanitario Regionale, le esigenze di cura e assistenza dei cittadini, partecipando all’elaborazione dei grandi indirizzi e all’allocazione di risorse pubbliche.
Dobbiamo potenziare la rete di assistenti sociali comunali, come previsto dai LEP in un operatore ogni 5.000 abitanti, per garantire un servizio domiciliare efficace e capillare. Inoltre, intendiamo puntare su forme di volontariato sociale che vedano i più giovani prendersi cura degli anziani e delle persone con difficoltà psico-fisiche. A tale scopo, saranno destinate maggiori risorse per l’assistenza domiciliare, sfruttando anche le risorse del P.N.R.R. per l’assunzione di personale sanitario (medici e assistenti geriatri, infermieri e fisioterapisti).
IL Comune si preoccuperà di sostenere l’invecchiamento attivo. Promuoverà attività di supporto ai non autosufficienti, per consentire il mantenimento dell’anziano nel contesto in cui è abituato a vivere, limitando il ricorso al ricovero nelle strutture preposte. Con l’adesione alla rete delle città Age-friendly, implementeremo le migliori buone prassi esistenti.
Foggia deve essere una città accessibile, in cui tutti i cittadini possano vivere e godere degli spazi comuni a prescindere dalle proprie capacità fisiche e mentali. Il Comune deve porsi come osservatorio qualificato della realtà cittadina della disabilità nelle sue varie declinazioni e sulla condizione del cittadino anziano. Deve svolgere un ruolo di orientamento e di collaborazione con gli altri enti nella erogazione di servizi di assistenza qualificati, dinamici ed efficaci garantendo e controllando la formazione degli operatori e la innovazione con l’elaborazione di protocolli maturati e condivisi nella rete assistenziale.
Dobbiamo attivarci affinché tutti gli interventi siano ritagliati su misura e siano differenziati i protocolli in base alle disabilità su base genetica, degenerativa, postraumatica e correlata a condizioni di malattia e all’età avanzata.
Soprattutto in altri Paesi, sono già state implementate iniziative di miglioramento delle aree urbane da tempo, certificando abitazioni adatte e adattabili agli anziani, e sono emerse diverse forme di housing sociale, tra cui servizi abitativi per la vita indipendente o assistita, co-housing, abitazioni con assistenza per anziani, villaggi residenziali e comunità residenziali. Tutte queste iniziative cercano di promuovere la creazione di comunità, attraverso la diffusione di luoghi che fanno parte della vita quotidiana e che contribuiscono a rafforzare il senso di normalità: piccoli negozi, bar, librerie, giardini pubblici, panchine, zone pedonali, spazi ricreativi e di socializzazione. Questi sono luoghi visibili che offrono servizi tangibili, promuovono le relazioni e gli incontri e concorrono al benessere sia individuale che collettivo.
Le nuove città o gli interventi urbanistici più recenti hanno dato priorità ai giovani e agli adulti in buona salute. Questi progetti includono edifici verdi verticali, quartieri notturni animati, grandi centri commerciali lontani e scomodi, nonché un sistema viario adatto principalmente a veicoli a motore e mezzi pesanti, a discapito di chi si sposta a piedi o con difficoltà. Questo stesso approccio limitato si riflette anche nella progettazione e nella pianificazione del sistema sanitario, che è fortemente focalizzato sulla cura degli acuti e sulla cura specialistica, basandosi sulla concentrazione e la standardizzazione dei servizi. La qualità dei servizi forniti dalla rete sanitaria non può essere valutata solamente attraverso le singole prestazioni sanitarie: il benessere di una persona anziana dipende dalla continuità dell’assistenza, sia dal punto di vista tecnico che umano, durante il passaggio tra ricovero, assistenza a domicilio, centri diurni, case di riposo o hospice. Anche servizi apparentemente meno significativi, come la podologia, possono avere un valore significativo in quanto restituiscono agli anziani la gioia di muoversi e camminare.
Intendiamo rilanciare il recupero e lo sfruttamento delle professionalità e della manualità dell’anziano e del disabile. Utilizzare le capacità residue dell’anziano per collaborare con la popolazione attiva attingendo ad un patrimonio di esperienze enorme che può essere messo a disposizione della comunità: corsi per artigiani, controllo di prodotto, partecipazione ad archiviazioni di settore, trasmissione della cultura del fare, trasmissione della storia di ogni giorno contestualizzando eventi storici e via dicendo tutto al fine di reintegrare soggetti che attraverso la trasmissione manuale e verbale possono arricchire la nostra società.
È assolutamente necessaria la riapertura del centro diurno intitolato al compianto sacerdote salesiano, don Nicola Palmisano. Il centro è nato come spazio di socializzazione per gli anziani e potrebbe portare nuovo lavoro per i giovani e grande beneficio alla nostra città, diventando luogo di condivisione dei valori della vita presente e del passato. Una adeguata organizzazione consentirà attraverso attività ricreative (laboratori di arte, canto, storia, poesia, teatro, musica e ballo) finalizzate a ricordare la storia della città, dalle sue origini ai tempi moderni, di condividere e valorizzare le tradizioni e gli usi del passato di cui gli anziani sono sempre stati custodi.

Monitoreremo tutte le “prime opere urgenti” previste dal Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA) e tutte le altre opere necessarie per rendere accessibili gli edifici pubblici e tutte le infrastrutture pubbliche ai diversamente abili e agli anziani. Il PEBA deve essere un documento che intendiamo aggiornare costantemente, vigilando sulla sua reale attuazione. Questo argomento è stato totalmente ignorato dalla precedente amministrazione sciolta per infiltrazioni mafiose.
Ci adopereremo a 360° per il contrasto di ogni forma di discriminazione e, in questo ambito, all’omotransfobia.

2. IL VALORE SOCIALE DELLO SPORT
Lo sport è uno strumento che a Foggia consente di ridurre le disuguaglianze sociali, soprattutto in quelle zone dove maggiore è la presenza di minori e dove maggiore è la povertà, anche educativa. Lo sport è anche un volano che sottrae linfa vitale alla criminalità e alla microcriminalità e contribuisce al miglioramento in generale della qualità della vita nella nostra città. Lo sport diventa in altri termini una opportunità di crescita, di socializzazione ma anche di salute. Deve essere data a tutti la possibilità di fare sport e farlo a tutti i livelli.
Per questo è importante discutere prima di tutto di impiantistica sportiva, a partire dagli impianti che servono per lo svolgimento di una attiva sportiva di base, per giungere a quelli che danno la possibilità di svolgere eventi e manifestazioni di livello nazionale e internazionale. Ci muoveremo su più fronti:
1) realizzeremo il nuovo Palazzetto dello Sport che andremo ad inserire in una vera a propria cittadella dello sport, dando finalmente dignità e diritto di cittadinanza agli sport minori a Foggia. Infine, risolveremo l’annosa questione di Campo degli Ulivi, dove si è creata una emergenza abitativa che va avanti dal 2001;
2) riqualificheremo, cureremo e valorizzeremo gli impianti sportivi di quartiere, attivando veloci project financing, in collaborazione con associazioni sportive di quartiere e parrocchie;
3) per gli impianti più grandi, ricercheremo la collaborazione con le federazioni sportive;
4) adegueremo gradualmente gli impianti comunali al fine di consentire gli sport paraolimpici, abbattendo tutte le barriere architettoniche;
5) proponiamo l’istituzione di un abbonamento sportivo unico per l’accesso a tutti gli impianti sportivi (piscine, palestre, parchi per l’atletica ecc.), ad un prezzo ridotto, previo convenzionamento con le strutture sportive interessate, le quali potranno beneficiare di agevolazioni fiscali e riduzione dei costi per strutture ed eventi;
6) promuoveremo le politiche di genere, agevolando l’accesso delle donne allo sport (come nel caso del calcio femminile);
7) doteremo i parchi della città di attrezzature per lo svolgimento di attività ginniche di base;
8) promuoveremo iniziative insieme alle scuole, alle associazioni per la diffusione della cultura dello sport e del fairplay sportivo.
Occorre intervenire sulla promozione della pratica sportiva, specie tra i più giovani, in quanto fondamentale strumento di promozione sociale, come ci ricorda la recentissima riforma costituzionale che ha introdotto la tutela dello sport nell’art. 33 della Costituzione.
A tal proposito, sarà nostro compito abbattere ogni barriera di carattere economico all’accesso all’attività sportiva, in tutte le sue forme. I costi sempre più elevati rendono l’attività sportiva sempre più elitaria e riservata alle famiglie più abbienti. Tutto ciò non fa altro che accrescere le disparità già esistenti in relazione agli stili di vita, a partire all’alimentazione, configurando una società sempre più sbilanciata e disuguale, anche sul piano della salute.
Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori praticare uno sport può arrivare a costare oltre i mille euro all’anno, comprensivi non solo dei costi di abbonamento, ma anche dei costi di acquisto del corredo e delle attrezzature necessarie per frequentare alcune attività sportive (quali divise, scarpe da ginnastica, etc.). Il compito del Comune deve essere quello di dare a tutti la possibilità di praticare uno sport sfruttando al meglio le strutture sportive comunali e associandole ad un meccanismo di premialità.
Per promuovere l’agonismo, vogliamo prevedere un meccanismo di copertura parziale delle spese per la partecipazione alle competizioni sportive provinciali, regionali, nazionali o anche mondiali, i cui costi di partecipazione rappresentano spesso un ostacolo per tante famiglie svantaggiate o comunque con più di un figlio a carico intenzionato a gareggiare.
Siamo inoltre intenzionati a dotare la città di spazi adeguati per organizzare le proprie competizioni, senza costringere i nostri atleti a recarsi altrove. A tal fine individueremo uno sito da destinare ad eventi sportivi, con abbattimento dei costi proporzionato al numero di giorni della competizione ed al numero di atleti che ne prenderanno parte. Eventi simili, infatti, garantiscono l’affluenza e la permanenza a Foggia di persone, con effetti positivi per l’economia del territorio. La nostra filosofia sarà la seguente: maggiori saranno le dimensioni dell’evento sportivo e minore saranno i costi che dovranno supportare gli organizzatori.

3. POLITICHE GIOVANILI
A) La revisione del Forum dei giovani
Con delibera consiliare del 20.04.2010, n. 28 il Comune di Foggia costituiva il Forum dei Giovani, un organismo permanente qualificato come “comunità giovanile autogestita”, che tra le proprie finalità statutarie ricomprende quella di:
– promuovere e sviluppare scambi socio-culturali, incentivando iniziative ideate dai giovani;
– favorire la partecipazione dei giovani a programmi di concertazione per la creazione o la riqualificazione di spazi urbani che coinvolgano attività culturali ed artistiche progettate dai giovani;
– esprimere proposte, elaborare e presentare progetti inerenti alle problematiche della realtà giovanile anche nell’ambito di bandi di gara.

Con questa lodevole iniziativa, tredici anni fa il Comune si impegnava a richiedere pareri e ad esaminare proposte e progetti elaborati da quella che negli intenti sarebbe dovuta essere una vera e propria “consulta giovanile”. Si trattava, infatti, di una piattaforma deputata a riunire giovani tra i 16 e i 35 anni, associazioni giovanili no profit, rappresentanti degli studenti di Istituti Scolastici superiori e gruppi informali.
Tuttavia, l’idea di un coordinamento cittadino giovanile, fondamentale per una città “vecchia” come Foggia, non è mai riuscita veramente a decollare. L’ultima ricostituzione risale al febbraio 2019 (con l’adesione di ben 28 associazioni giovanili) ma, a parte sporadiche iniziative di sostegno ad incontri di formazione locali, il Forum dei Giovani non si è mai rivelato un vero strumento di programmazione delle politiche giovanili cittadine. Il Comune, infatti, non ha saputo adeguatamente sfruttare le enormi potenzialità – in termini di competenze, capacità ad innovare, networking e dinamismo – dei giovani del Forum, che nel tempo si è ridotto ad inutile specchietto per le allodole.
Eppure, i giovani di questa città hanno una grandissima voglia di fare. Lo testimoniano le numerose realtà associative giovanili (universitarie, sportive, culturali, religiose e di volontariato) che quotidianamente offrono ai giovani foggiani un’insostituibile occasione di crescita umana e sociale.
Proponiamo, pertanto, di valorizzare il contributo umano ed esperienziale dei giovani di Foggia per la città di Foggia, dando a tutti voce, in maniera stabile e continuativa, in relazione alle decisioni amministrative che li riguardano direttamente. Si tratta, infatti, di un patrimonio umano di inestimabile valore che non può e non deve andare disperso.
Vogliamo riformare le competenze del Forum dei Giovani, affinché inizi ad occuparsi in prima persona, di concerto con l’Amministrazione comunale, della programmazione di lungo periodo degli eventi culturali della città e della gestione condivisa degli spazi pubblici comunali, promuovendo eventi di intrattenimento per i giovani della città da tenersi con continuità ciascun mese (su modello del Post-Office).
Tra le nuove competenze del Forum dei Giovani ci dovrà essere quella fondamentale di creazione di una rete di sostegno per i giovani meno fortunati, con ramificazione nei quartieri socialmente più svantaggiati, magari in collaborazione con le parrocchie locali, occupandosi di doposcuola, musica, sport e assistenza.
Intendiamo inoltre favorire lo svolgimento di attività di volontariato da parte dei giovani universitari, con concessione di crediti universitari o contributo benzina a quanti si rendano disponibili ad affiancare alunni nel doposcuola ed anziani nell’assistenza domiciliare.

B) Un hub per il lavoro agile ed il coworking
La pandemia ha permesso la diffusione di forme più o meno diffuse di smart working che hanno coinvolto oltre il 77% delle aziende italiane. Tra le diverse opportunità che offre il lavoro da remoto vi è la possibilità per i tanti lavoratori meridionali, costretti a lasciare la propria terra per inseguire i propri sogni lavorativi, di fare finalmente ritorno a casa. Allo stesso tempo i territori del Sud Italia, per la migliore qualità della vita, rappresentano una destinazione particolarmente attrattiva anche per i lavoratori non meridionali che potrebbero scegliere di trasferirsi. Questo fenomeno prende il nome di “south working” ed è ciò su cui noi vogliamo puntare per contrastare lo spopolamento della città di Foggia, soprattutto da parte dei nostri giovani più qualificati, che potrebbero così mantenere un legame con il proprio territorio senza rinunciare ad opportunità di crescita professionale.
È nostra intenzione creare le condizioni affinché questo possa accadere. I dati ci dicono che in Italia 2 aziende su 3 sono pronte ad aprire hub di lavoro nei Comuni del Sud non solo per abbattere i costi, ma anche per accedere a figure professionali difficili da reperire. La nostra Amministrazione si impegnerà a stipulare protocolli d’intesa con le aziende italiane per mettere a disposizione gratuitamente un’area superattrezzata di coworking a tutti i lavoratori agili che decideranno di ritornare o rimanere a Foggia dopo essere stati assunti a tempo determinato o indeterminato da una delle nostre aziende partner. In questo modo, invertiremo il saldo migratorio interno, legato alla ricerca di lavoro qualificato, incentiveremo l’occupazione giovanile e femminile e garantiremo un adeguato bilanciamento vita-lavoro.
Il nostro “Hub di lavoro agile” porterà alla riqualificazione di spazi comunali dismessi e sottoutilizzati, andando a sviluppare

di Redazione 


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