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Elezioni /"Costruiamo la  città", le risposte di Francesco Strippoli (Movimento 5 Stelle) 

Per l'iniziativa "Costruiamo la Città" abbiamo ricevuto le risposte di Francesco Strippoli, candidato al Consiglio comunale per il Movimento 5 Stelle, che sostiene come sindaca Maria Aida Episcopo. A questo link ci sono le domande a cui possono rispondere tutti gli altri candidati e nella sezione Costruiamo la città le altre risposte finora pervenute.

PRESENTAZIONE.
- Nome: Francesco
- Cognome: Strippoli
- Età: 33
- Professione: Specialista del Mercato del Lavoro – ARPAL Puglia
- Esperienze politiche precedenti: Prima candidatura a qualsiasi competizione elettorale. Anni di attivismo civico e sociale in associazioni locali e nazionali.
- Quanto ha speso per la campagna elettorale? Al momento che rispondo sono sulle 1000 euro. Potrei arrivare massimo a 1500 euro, che è l’ammontare di un mio stipendio da impiegato pubblico.
- Quanti voti pensa di ottenere alle elezioni? Non saprei rispondere a questa domanda in quanto punto esclusivamente sul voto di opinione e di coscienza che non è quantificabile, mentre sono totalmente estraneo a qualsiasi forma di voto comprato o di “controllo”.
- Perché si è candidato/a (senza filosofeggiare)? Perché sono anni che studio i dossier della città, che faccio inchieste sulle storture amministrative ed elaboro proposte. Anni di cittadinanza attiva ed impegno nel sociale. Ritengo di poter dare un sincero contributo al miglioramento concreto della nostra malandata città, dove abbiamo scelto di restare. Se non mi fossi candidato sarebbe stato un gesto profondamente egoistico e di menefreghismo.
- I suoi manifesti sono tutti affissi in spazi regolarmente concessi (occhio che controlliamo…)? Con me è molto facile il controllo: non ho affisso manifesti. Nel periodo in cui si mettevano negli spazi commerciali ho coscientemente evitato di buttarmi nella bagarre indecorosa che inquina e rovina ulteriormente l’aspetto urbano. Ora che ci sono gli spazi comunali assegnati valutiamo cosa fare con il M5S proprio per mantenere fede ai nostri principi ecologisti. Inoltre nel 2023, per un giovane come me, è paradossale credere nei manifesti cartacei e nella colla...
- Tre cose CONCRETE da proporre/fare nei primi 100 giorni di consiliatura: 1) A seguito di mie inchieste e di denunce dell’associazione di cui faccio parte vorrei spingere per una revisione profonda e seria del servizio di gestione dei rifiuti. Un dramma cittadino che produce crisi ambientali periodiche, inquinamento, emergenze sanitarie e di ordine pubblico. Una piaga che svaluta il nostro territorio e persino il valore immobiliare. Ultimi in Italia per raccolta differenziata e sistema costruito scientemente per favorire Bari a scapito dei foggiani, che pagano la TARI più alta d’Italia per un disservizio da Terzo mondo. 2) Da esperto della tematica del lavoro vorrei promuovere l’integrazione e la collaborazione tra gli enti che si occupano delle politiche attive, dell’incontro domanda ed offerta, dei controlli e dell’assistenza. In questo senso Servizi Sociali, Centro per l’Impiego e Ispettorato del lavoro devono implementare un sistema interconnesso e dialogante (che oggi non c’è) con l’obiettivo di supportare aziende, lavoratori e disoccupati in tutte le fasi, e garantire il rispetto dalla Legge e dei contratti. Sul tema lavoro ho molte proposte concrete da mettere in campo. 3) Verde pubblico. A riguardo va istituita immediatamente la Consulta del Verde, va realizzato il bilancio arboreo e un piano del Verde. I parchi cittadini devono immediatamente essere riqualificati così come realtà quali Bosco Incoronata meritano una degna e seria gestione per la loro valorizzazione. La questione poi si estende alle aree dog, alla mobilità sostenibile, al PEBA che oggi non è attuato, ecc. Campi Diomedei va seguito con intransigenza nella realizzazione del progetto, così come i Giardini Mario Nero, attualmente abbandonati, come accaduto con l’eroico testimone di giustizia.
- Tre cose CONCRETE da non fare: 1) Non bisogna cedere al potere della tecnostruttura che evidentemente ha condizionato e spadroneggiato in questa città. Le responsabilità si evincono anche dalla Relazione di scioglimento. Servono concorsi pubblici, serve la rotazione dei Dirigenti come prevede la normativa anticorruzione. Serve trasparenza e legalità a cominciare dall’interno del Comune. La macchina burocratica va organizzata in maniera seria e funzionale. 2) Una cosa da non fare di cui si sono macchiati i commissari è stato di tenere esclusa la cittadinanza dalla vita politica ed amministrativa. Mancanza di dialogo, di rappresentanza. Uffici chiusi producono atti opachi. L’accesso agli atti in questa città è una vera corsa ad ostacoli. La proverbiale “casa di vetro” è a ben vedere un “muro di gomma”. In questo senso, appoggiandosi su quanto già previsto nello Statuto del Comune, è possibile istituire immediatamente delle rappresentanze delle Associazioni, dei giovani, degli anziani, dei migranti. Servono Consulte e partecipazione attiva. Penso al Bilancio Partecipato con i cittadini. 3) Allo stesso tempo va emarginata la criminalità e la mafia dagli spazi pubblici. Non bisogna far entrare gli interessi criminali. Portando dentro le migliori realtà associative si esclude automaticamente quel grumo di presenze oscure che nel passato hanno liberamente frequentato le stanze del potere. Fuori la mafia dal Comune. Ed allo stesso tempo non cedere ai ricatti politici di personaggi politici rappresentanti di sistemi di clientele. Serve un grande lavoro di lettura delle carte, di analisi e lotta politica.

DOMANDE DIRETTE. Botta e risposta (max tre righe)
- C'è la mafia a Foggia? Si certo che c’è, e non penso che nessuno possa averlo mai negato. Sarebbe assurdo. L’analisi da fare è sui mezzi più idonei per contrastarla, per eliminarla.
- Che ruolo può/deve avere il Comune nella lotta contro la criminalità? Un ruolo centrale e decisivo. Come detto prima ha il potere di aprirsi alla cittadinanza e chiudersi agli interessi e le infiltrazioni mafiose. La gestione degli appalti e l’assegnazione delle case ne sono un emblema visti i trascorsi. Altro temi centrali alla base dello scioglimento di Foggia sono stati la videosorveglianza ed il voto di scambio.
- Serve l'esercito in città? Quello dell’esercito è un falso mito, ha altri compiti. Serve che ci sia la polizia, che i vigili urbani siano in strada e non negli uffici e che vengano installate le benedette telecamere, così tanto osteggiate in passato. Queste cose basilari unite ad una politica di riappropriazione degli spazi pubblici in favore di progetti culturali, educativi e virtuosi farà si che la comunità sia essa stessa garante dei beni pubblici, degli spazi di aggregazione e della sicurezza. Quindi alla militarizzazione oppongo il ripopolamento virtuoso e la cittadinanza attiva.
- Come valuta l'esperienza dei Commissari Straordinari? Il giudizio sull'operato è purtroppo molto negativo. Dalla mancanza di comunicazione e trasparenza all'assenza di reale bonifica dell'ente; fino alla pessima gestione dei dossier scuole comunali, verde pubblico, rifiuti, cultura, concorsi, sicurezza, servizi sociali e quant'altro. Una gestione tra l'insipienza, il menefreghismo e la semplice incapacità. Tre alieni calati in un contesto che non hanno capito e non volevano capire. La città sta male. Assai.
- Come comportarsi con AMIU? Il piano industriale va riscritto da zero in quanto pieno zeppo di dati falsi, come ammesso in mia presenza (e del vostro Michele Gramazio) dal Direttore Generale. Il contratto a sua volta è una farsa, stracolmo di inadempienze. Il personale negli anni è crollato su Foggia, i cassonetti non sostituiti, il servizio è indecente. Se Amiu non è in grado di adeguarsi si prendano provvedimenti immediati e seri. Le penali ci sono ed in estrema ratio è prevista la risoluzione.
- E con GPS? Una divisione per aree avrebbe avuto più senso. Inoltre il comportamento avuto con gli abbonati è stato indecoroso. I prezzi proposti sono davvero inaccettabili per una città tanto insicura e disastrata, conosco molte città turistiche in cui il parcheggio costa meno. Da rivedere il contratto e le tariffe. - E con ATAF? Più che ATAF bisogna fare un lavoro enorme sulla mobilità. Qui servono mezzi elettrici e sostenibili ed invece compriamo vecchi mezzi diesel. Bisogna portare a Foggia i park&ride, il car sharing, e fare una grande azione per diffondere la cultura della bicicletta, perché la città lo permette. Riguardo ATAF prometto di andare fino in fondo alla questione Parcheggi Zuretti e la vergognosa occupazione violenta fatta della piazza sovrastante.
- Qual è una proposta concreta per recuperare il viale della stazione? Serve regolarizzare una serie di situazioni. A partire dagli affitti fatti in condizioni di irregolarità e ad un numero di persone non idoneo a garantire dignità umana. Il contrasto all’abusivismo per strada è altrettanto doveroso così come oltre alla presenza delle forze dell’ordine rimarco la necessità di una presenza della cittadinanza. In questo senso seguo con interesse i lavori delle cooperative sociali Oltre, e dell’associazione i Fratelli della Stazione per il contrasto al disagio e la riqualificazione.
- Parco Campi Diomedei: recintati o no? Un parco pubblico recintato sarebbe un ossimoro. Al massimo alcune aree. Dopo di che dei Campi Diomedei mi preoccupa la distanza siderale che c’è tra il progetto iniziale di ben 8 milioni di euro e l’attuale e tardiva aiuola che ci ritroviamo. Ci vorrebbe tanto altro e i fondi lo permettevano.
E come valorizzarli? Regolamenti e guardiani per farli rispettare, Area dog, aree attrezzate, aree fitness, valorizzazione dell’area archeologica, orti sociali, alberi quanto più variegati. E poi penso alla gestione, servono eventi ed attività periodiche e continue.
- Mobilità (in)sostenibile: qual è una proposta concreta per ridurre il traffico? Come dicevo prima il park&ride ha permesso di decongestionare il traffico a Bari, così come l’inculcare la cultura della bicicletta e dei mezzi ecologici. Un servizio autobus elettrico ed efficiente (connesso in rete per seguire il percorso) sarebbe una notevole svolta.
- Qual è la zona più bella di Foggia? Penso che Via Arpi e la Villa Comunale abbiano un potenziale incredibile ed inesplorato. Potrebbero essere delle aree ricche di cultura, aggregazione sana e qualità. La realtà attuale purtroppo è lontana. Oggi direi che la zona più bella di Foggia è il Bosco Incoronata, attraversato dal pulito e bel torrente Cervaro. Un ambiente ancora incontaminato che ispira la pace dei sensi.
- E la più brutta? Le periferie. Gli ingressi della città sono da scenario post apocalittico o film horror. Da via Manfredonia si vede il granaio fascista abbandonato e vari ghetti improvvisati. Da via San Severo si tocca con mano l’abbandono ed il disagio sociale. Una città davvero sofferente nelle periferie. Serve fare tanto.
- Sport e tempo libero: che attività promuovere? Foggia ha il potenziale per essere una città della musica e dell’arte. Abbiamo illustri personaggi storici e contemporanei. Servono spazi ed organizzazione. Io in passato organizzavo un festival musicale a cadenza mensile insieme ai miei amici. Si chiamava FoggiaPalooza. Per lo sport stesso discorso, servono le strutture e gli spazi (e non parlo ovviamente solo del calcio).
- Erasmus a Foggia: come coinvolgere concretamente gli studenti? L’Erasmus a Foggia penso che sia una delle cose che tutto sommato funzioni meglio. Mi capita spesso di intrattenermi con gli studenti stranieri qui presenti e si dicono anche contenti dell’esperienza in città. Apprezzano molto la provincia ma anche la vitalità e la socialità della cittadinanza. Ottimo il lavoro di ESN a riguardo sul territorio.
- Come si possono rivitalizzare le periferie? Citate prima come zone in maggior sofferenza. Molto francamente nelle periferie manca tutto. Dai lavoro, ai servizi, dal verde agli spazi per fare attività. La possibilità di cadere nell’emarginazione o peggio nella criminalità è altissima. La povertà educativa è palpabile e fa rabbia e dispiacere. Ripartiamo da qui: presidi educativi, sport, arte, cultura e qualità dei servizi pubblici.
- Come devono essere scelti gli assessori? In base alla competenza ed all’impegno profuso a favore della città e dei suoi bisogni. Mix di politica e tecnici va bene ma di base serve che sia gente perbene, autorevole, protesa al bene comune e al servizio dei più bisognosi.
- Foggia è… di chi la ama
- I foggiani sono… i soli artefici del destino di Foggia
- Qual è il motto foggiano in cui si riconosce? Core timide cuscienza lese. Nel senso che, a Foggia soprattutto, le cose vanno prese di petto.

di Redazione 


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