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Elezioni, il "patto empatico" tra Maria Aida Episcopo e Vladimir Luxuria

Un patto 'empatico'. Lo hanno definito così, nel campo largo progressista, l'accordo tra la candidata sindaco Maria Aida Episcopo e Vladimir Luxuria, nell'anteprima della Festa de L'Unità a Foggia, promossa dal Partito Democratico. Un dialogo aperto – moderato dal giornalista Luca Pernice – sul futuro della città e sulle idee che un domani dovranno tramutarsi in azione. “Tra di noi – dice Maria Aida Episcopo riferendosi all’artista foggiana – c’è stata immediata comprensione, naturalmente sfociata in un patto empatico, emotivo e di reciproca attrazione. Non so cosa ci riserverà il futuro, ma sicuramente da oggi i suoi passi saranno accanto ai nostri. Il suo spessore umano e culturale non può che valorizzare il nostro progetto politico”.

L'ORGOGLIO. La serata si è svolta passando in rassegna quelle che sono le idee per far tornare Foggia a essere una città competitiva, una chiara prospettiva di rinnovamento e rigenerazione assolutamente necessari dopo il lungo periodo di commissariamento. “Io immagino una città finalmente liberata da questa brutta cappa di rassegnazione – sono state le parole di Vladimir Luxuria -. E io posso insegnare cosa significhi non rassegnarsi nella vita. Vorrei trasmettere questo ai miei concittadini, alla terra dove sono nata, a quella Foggia che ora deve e può rinascere. Io voglio dare il mio contributo affinché la gente possa essere orgogliosa della propria città, perché mai come oggi viviamo quasi sotto assedio. Dobbiamo riappropriarci della nostra 'foggianità' e, sono sicura, potremo farlo grazie alla futura sindaca. Io sono qui per dare il mio contributo. L’unica richiesta che avevo è che ci fosse una candidatura credibile, onesta e supportata dalle forze progressiste finalmente unite. E credo che Maria Aida Episcopo rappresenti a pieno la mia idea”.

UN NUOVO CORSO. Sul valore della coalizione unitaria si è soffermata anche la candidata. “Ho la sensazione di ritrovare finalmente un entusiasmo generale, perché probabilmente questa volta la svolta può essere chiara e netta. La coalizione che rappresento è un campo largo progressista, che oggi si presenta alla città in modo integrato: non siamo semplici tasselli posti uno accanto all'altro, ma siamo concretamente una squadra. Questa squadra ha ritenuto di darmi un mandato che ho intenzione di esercitare in maniera plurale e condivisa. Perché amo questa città, tanto. E credo nella possibilità di avviare un nuovo corso che riporti attrattività, dignità e interesse anche al di là del nostro perimetro territoriale”.

di Redazione 


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