ELEZIONI 2018/Michaela Di Donna replica a Di Maio: "Discutiamo di politica, non di Stati di famiglia"
“Come al solito Luigi Di Maio e il Movimento 5 Stelle non si smentiscono mai. Ogni volta che si trovano a corto di argomenti politici – ed accade molto spesso – provano a buttarla in caciara ed in polemica. Non accetterò le loro provocazioni e le loro basse insinuazioni. Al contrario di loro ho il massimo rispetto per i miei avversari, per i loro elettori e per le loro idee. E con i miei competitor vorrei confrontarmi sui programmi, sui progetti, sulle proposte per il nostro territorio e per il futuro dell’Italia. Vorrei discutere con loro di politica, non di Stati di famiglia”. E’ la replica della candidata nel collegio uninominale Puglia 16, Michaela Di Donna, alle accuse di ‘parentopoli’ espresse dal candidato premier grillino, Luigi Di Maio.
I NUMERI. La Di Donna porta poi la discussione sui ‘numeri’. “A Di Maio, che blatera di presunte parentopoli – aggiunge la Di Donna -, voglio ricordare che alle ultime elezioni regionali, quando i cittadini hanno potuto esprimersi con il sistema delle preferenze, ho personalmente totalizzato 7448 voti in Capitanata, risultando in assoluto il candidato più votato nella città di Foggia. La candidata del suo movimento Rosa Barone, invece, si è fermata a 5079 voti, attestandosi alle mie spalle sia nel dato del comune capoluogo sia in quello provinciale. Entrambe ci siamo misurate con il consenso ed i cittadini hanno espresso il loro gradimento in modo chiaro ed inequivocabile, perché dietro ogni preferenza ci sono persone in carne ed ossa”.
LE CANDIDATURE. “Se poi – conclude la Di Donna - le lezioni di selezione della classe dirigente giungono da un movimento politico che ha scelto i propri candidati con metodi che definire discutibili sarebbe un eufemismo e che hanno provocato una vera e propria rivolta tra i suoi attivisti storici, come ci raccontano ogni giorno le cronache nazionali e locali, la situazione è al limite del grottesco”.
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