Elezioni, a Foggia città trionfano astensionismo e 5 Stelle I DATI
Poco più di un elettore su due. E così quasi la metà dei foggiani aventi diritto al voto non si è recata alle urne. L'affluenza nel capoluogo dauno è stata infatti del 56,20%, ovvero 65.434 persone. Un dato evidente di disaffezione rispetto al 66,97% di affluenza del 2018 e, tornando ancora più indietro nel tempo, del 69% del 2013 e del 73,05% del 2008 (prendendo in esame, ovviamente, solo le consultazioni politiche nazionali e non, ad esempio, la tornata delle comunali).
IL MOVIMENTO 5 STELLE.Il primo partito è, pertanto, quello dell'astensionismo. Ma se i dati elettorali generali coinvolgono anche la provincia, come hanno votato nello specifico i foggiani, alla vigilia dell'anno che li riporterà alle urne per scegliere il proprio sindaco? A trionfare è stato il Movimento 5 Stelle, primo partito a Foggia sia alla Camera con Marco Pellegrini, che ha conquistato il 45,60% delle preferenze che al Senato, con Gisella Naturale che a Foggia ha conquistato 7500 peferenze in più di Anna Maria Fallucchi, risultata poi la prima nel dato generale della circoscrizione.
IL CENTRODESTRA. Proprio Fratelli d'Italia si conferma il primo partito del centrodestra, con il 18,87% alla Camera e il 19,73% al Senato. Per Forza Italia 6,25% delle preferenze dei foggiani alla Camera (e 6,62% al Senato), con la Lega che si ferma al 5,56% alla Camera (4,96% al Senato) e Noi Moderati che non riesce a raggiunger l'1%.
IL CENTROSINISTRA. Capitolo centrosinistra: il Partito Democratico a Foggia raggiunge solo il 13,07% alla Camera e il 12,52% al Senato, con un numero di preferenze che è meno di un terzo del Movimento 5 Stelle. Non arriva al 2% l'Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera e la supera di poco al Senato, mentre +Europa e Impegno Civico si fermano rispettivamente all'1,15% (1,24% al Senato) e 0,38% (0,53% al Senato).
GLI ALTRI. Il Terzo Polo di Renzi e Calenda a Foggia raggiunge il 3,40% alla Camera (3,79% al Senato). Italexit per l'Italia prende l'1,5% sia al Senato che alla Camera, l'Italia Sovrana e Popolare supera di poco l'1%, quota non ragginta da Unione popolare, Vita, Partito Comunista, Alternativa per l'Italia e Sud chiama Nord.
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