Elezioni provinciali, Gatta mastica amaro: "Situazioni tutt’altro che limpide, accordi sottobanco e intese sotterranee"
Annuncia la corsa per la sua riconferma - "Ho ufficialmente depositato la mia candidatura alla presidenza della Provincia di Foggia, condivisa e sostenuta da circa 222 tra sindaci e consiglieri comunali" - e attacca quella parte del centrodestra che non lo appoggia. Nicola Gatta ci riprova e va alla ricerca di un nuovo mandato da presidente della Provincia di Foggia: dovrà superare il sindaco di Vieste, Nobiletti e il primo cittadino di Lesina, Primiano Di Mauro. E proprio la candidatura di quest'ultimo è un colpo che fatica ad accettare. E va al contrattacco.
GLI ACCORDI. "Prima di ogni considerazione - sottolinea Gatta - , credo che gli amministratori chiamati al voto il prossimo 29 gennaio debbano valutare le vicende che fin qui si sono registrate. Situazioni tutt’altro che limpide, che ritengo pericolose per il futuro dell’Amministrazione provinciale e delle nostre comunità. Accordi sottobanco, intese sotterranee, patti siglati sulla testa di sindaci e Consiglieri. Cioè di coloro i quali dovrebbero essere i protagonisti dell’attività amministrativa a Palazzo Dogana. Un fronte che ha evidentemente come principale preoccupazione non la crescita del territorio, ma quella di 'occupare' la Provincia. Forse è questa la discontinuità di cui parlano i miei avversari, uniti da un comune disegno. Un grande e trasversale accordo per ridurre ai minimi termini la sovranità di sindaci e consiglieri comunali, costringendoli a cercare fuori da Palazzo Dogana le personalità a cui chiedere ascolto e a cui spetterà il vero compito di decidere".
IL LAVORO. Dopo l'attacco, arriva la rivendicazione del lavoro finora compiuto: "In questi quattro anni - spiega Gatta - il modello di governo al quale abbiamo dato vita è stato invece contraddistinto dal dialogo diretto, dalla partecipazione reale, dal confronto costante con e tra gli amministratori del territorio. Sono nuovamente candidato per difendere ciò che abbiamo costruito e dare continuità al grande lavoro svolto nei quattro anni che abbiamo alle spalle, che ci ha permesso di ottenere importantissimi risultati, restituendo alla Provincia dignità ed importanza. Se dovesse andare in porto la riforma delle Province a cui sta lavorando il nuovo Governo, inoltre, presto i cittadini potranno tornare finalmente a votare direttamente i presidenti di Provincia ed i Consigli provinciali. In quest’ottica è ancora più importante e decisivo dare continuità all’attività svolta in questi quattro anni, con i tanti obiettivi raggiunti che sono sotto gli occhi di tutti. Insieme siamo riusciti ad investire centinaia di milioni di euro nella manutenzione stradale, ad avere attenzione per ogni angolo della provincia, a programmare e pianificare una visione del futuro, sia con il CIS Capitanata sia nella grande sfida del PNNR".
L'APPELLO. Infine, l'ultima stoccata: "Per sindaci e consiglieri comunali quella del 29 gennaio . conclude Gatta -, non è solo l’occasione in cui valutare serenamente il bilancio degli ultimi quattro anni e decidere quale guida dare alla Provincia. È soprattutto il momento per compiere una scelta di libertà, contro chi vorrebbe tenere confinati gli amministratori, ai quali appartiene l’Amministrazione provinciale, nel ruolo di sudditi e portatori di consensi".
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