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Elezioni universitarie, Link sconfitto: “Cavilli burocratici e poca visibilità in Ateneo”

Parlano i ragazzi della fazione minoritaria

Nonostante l'esiguo numero di rappresentanti in Ateneo, a seguito della schiacciante vittoria di Area Nova, i ragazzi del Link non ci stanno a passare la mano e anzi, in un'intervista, rimarcano il loro contributo, anche in prospettiva futura. L'intervista ai membri dell'associazione studentesca è stata pubblicata in contemporanea con quella realizzata ai vincitori della scorsa competizione elettorale in Ateneo (LEGGI). 
 
 
Quali sono stati i punti salienti del vostro programma?
 
 
Annalisa Ricchiuti, Link: “ In primo luogo Link si impegna a rendere lo studente un soggetto che viva attivamente anche la sua figura di cittadino, partecipando alla vita culturale della propria città. Difatti le altre Associazioni si impegnavano sicuramente a rendere divertente la vita universitaria, ma anche più superficiale. La difesa del diritto allo studio è il secondo punto. Si tratta della difesa di qualunque studente, sia questi abbiente o meno. L’appartenenza ad un determinato ceto non dovrebbe compromettere la partecipazione alla vita universitaria. O ancora, l’istituzione del referendum studentesco, la lotta contro i privilegi economici, la guida di Ateneo, per rendere più agevole allo studente la fruizione di quelli che sono i servizi effettivi dell’Università”.
 
 
Come è stata condotta la vostra campagna elettorale? Si è parlato di una vera propria caccia ai voti fino all’ultimo minuto.
 
 
Emanuele Lombardi, Link: “La campagna elettorale è stata condotta muovendoci su quattro macro aree che avrebbero dovuto coprire le quattro settimane, ma per diversi motivi si sono ridotte a due, in particolare quelle sui trasporti e sulle tasse. È vero che nei due giorni di votazioni si è venuto a creare nei corridoi un clima di forte stress per gli studenti, dovuto alla presenza di persone di qualsiasi Associazione che chiedevano voti. È una modalità che, ci rendiamo conto noi per primi, è piuttosto stressante, ma si è venuta a creare perché alla base c’è questa prassi di altre Associazioni, alla quale non si può far altro che rispondere adeguandosi, per non correre il rischio di perdere voti”.
 
 
Cosa ne pensi delle critiche che sono state rivolte alla tua Associazione e da cosa scaturiscono?
 
 
Valerio L’Arab: “Io credo che le critiche facciano parte di una competizione elettorale, se si limitano nella decenza. Una critica che non abbiamo ritenuto opportuna è stata quella rivolta ad uno dei nostri punti del programma di Ateneo: l’introduzione del doppio libretto per gli studenti transgender. Noi crediamo che tale critica sia altamente strumentale e, a mio parere, un modo per portare dalla parte della propria Associazione il voto dei, temo non pochi, studenti che potremmo definire omofobi. Per quanto si possa parlare di una minoranza, credo che se in futuro avremo anche solo due studenti transessuali, questi dovranno godere degli stessi diritti degli altri studenti”.
 
 
Parliamo della presunta accondiscendenza di Area Nuova in C.d.A. per l’aumento delle tasse universitarie.
 
Regina Barile, Link: “Io facevo parte della commissione tasse. Questa campagna elettorale ha visto girare un verbale che provava la mia accondiscendenza a tale approvazione. A me, come poi mostrato in seguito, è stato palese che questo aumento fosse dovuto ad un ricatto del Ministero, per evitare il taglio del FFO. Questa commissione non era assolutamente deliberativa, ma aveva lo scopo di formulare un parere da trasmettere agli organi centrali. L’ultima parola doveva essere espressa in questa sede dalla nostra controparte, dove tutti hanno votato in maniera favorevole: ai posteri l’ardua sentenza”.
 
Come pensi si comporteranno i rappresentanti di Area Nuova riguardo ai gettoni di presenza?
 
Regina Barile, Link: “Rimarrà sempre un mistero la fine che fanno i gettoni di presenza dei singoli rappresentanti. Dico così perché io faccio parte di un’Associazione che per anni ha campato senza una lira, ma ci siamo sempre autofinanziati per andare avanti. Ora abbiamo il minimo sindacale facendo feste una volta a settimana. Se questa gente userà i fondi per l’Associazione sarebbe una cosa auspicabile e meno deprecabile. Comunque sia, riteniamo che 100 euro al mese e mille di indennità annua siano più che sufficienti. Speriamo ne facciano buon uso”.
 
Come e quando nasce questa Associazione? Per te vale il binomio Associazione-Famiglia?
 
Regina Barile e Chiara Amorico, Link: “Link nasce nel 2010 per un solo motivo: la grande mobilitazione dell’onda che coinvolse tutto il 2009, un grande movimento studentesco contro la Riforma Gelmini. Il fermento di quegli anni coinvolse anche Foggia e da li, la nostra Associazione partecipa in maniera attiva sia all’interno dei Dipartimenti, che sul piano cittadino. Per quanto riguarda il binomio, è chiaro che facendo parte di un’Associazione, soprattutto studentesca, è più semplice legare tra noi, perché dovendo fare un percorso di rappresentanza, è inevitabile doversi confrontare, decidere insieme. E noi lo facciamo democraticamente, bisogna conoscere i pareri di tutti, coinvolgere tutti e conoscersi per approfondire le nostre idee”.
 
Gli spazi offerti dall’università sono adeguati?
 
Regina Barile, Link: “L’università necessita di più spazi di aggregazione perché noi abbiamo avuto il nostro spazio, ciascuno ha il proprio, ma il punto è questo: l’Università è diventata un esamificio. Entriamo in aula, seguiamo le lezioni, e poi tutti a casa. Non è più luogo di confronto o analisi critica di ciò che si studia. Abbiamo perso la cultura dello stare insieme”.
 
Quale è stato, a tuo parere, il fattore determinante di questa vittoria targata Area Nuova?
 
Valerio L’Arab, Link: “La nostra sconfitta è dovuta soprattutto a dei cavilli burocratici che ci hanno portato a non presentare alcune liste, e questo ha pesato tantissimo sul dato elettorale. Un altro fattore è stata la presenza di Area Nuova, l’unica, negli organi centrali e ovviamente una maggiore visibilità rispetto a qualsiasi altra associazione”.
 
Come pensate di attuare la rappresentanza in questi due anni, essendo presenti solo nel Consiglio di Dipartimento a Giurisprudenza?
 
Valerio L’Arab, Link: “Noi, al contrario delle altre forze studentesche, ci definiamo un sindacato studentesco. Il lavoro di sindacato non va fatto per forza come rappresentanza attiva. Saremo sempre per la difesa degli studenti, sempre dalla loro parte e se non sarà possibile partecipare attivamente ai consigli negli altri Dipartimenti, ci tengo a rassicurare i nostri elettori sul fatto che noi ci saremo, interverremo parlando in prima persona con i Consiglieri e ci mobiliteremo ogni qual volta verrà violato un diritto degli studenti foggiani”.
 
Pensi che il coinvolgimento di Area Nuova nell’organizzazione di feste o eventi abbia influito sull’esito di queste elezioni?
 
Emanuele Lombardi, Link: “Sicuramente l’organizzazione di feste ha contribuito, in qualche modo, ad incrementare i consensi introno all’Associazione com’è normale che sia. D’altra parte le feste hanno un loro lato positivo, in quanto possono alzare il grado di socializzazione e civilizzazione di una città, portare fondi ad un’Associazione che deve soddisfare necessità economiche. L’organizzazione delle feste riguarda sia Area Nuova che Link, e comunque sia non lo ritengo uno strumento prettamente politico”.
 
Cosa vorresti dire ai tuoi elettori? 
 
Chiara Amorico, Link: “Vorrei ringraziarli per il loro sostegno, anche se si tratta di una cerchia ristretta, ringraziare tutti, e rassicurare coloro che non ci hanno appoggiato sul fatto che io e Regina rappresenteremo anche loro, indistintamente. Siamo tutti sulla stessa barca e non ci teniamo a fare differenze. Cercheremo di portare avanti tutte le nostre battaglie, come abbiamo sempre fatto, pur essendo in due, pur essendo la minoranza”.
 
Cosa vorresti dire ai tuoi colleghi di Area Nuova?
 
Chiara Amorico, Link: “Spero sia un nuovo inizio, che ci vengano incontro e che in futuro, nel caso di una mozione o di qualsiasi proposta da parte nostra, non ostacolino o boccino per partito preso, bensì spero in una collaborazione per il bene degli studenti”.
Nonostante l'esiguo numero di rappresentanti in Ateneo, a seguito della schiacciante vittoria di Area Nova, i ragazzi del Link non ci stanno a passare la mano e anzi, in un'intervista, rimarcano il loro contributo, anche in prospettiva futura. L'intervista ai membri dell'associazione studentesca è stata pubblicata in contemporanea con quella realizzata ai vincitori della scorsa competizione elettorale in Ateneo (LEGGI). 
Quali sono stati i punti salienti del vostro programma?
Annalisa Ricchiuti, Link: “ In primo luogo Link si impegna a rendere lo studente un soggetto che viva attivamente anche la sua figura di cittadino, partecipando alla vita culturale della propria città. Difatti le altre Associazioni si impegnavano sicuramente a rendere divertente la vita universitaria, ma anche più superficiale. La difesa del diritto allo studio è il secondo punto. Si tratta della difesa di qualunque studente, sia questi abbiente o meno. L’appartenenza ad un determinato ceto non dovrebbe compromettere la partecipazione alla vita universitaria. O ancora, l’istituzione del referendum studentesco, la lotta contro i privilegi economici, la guida di Ateneo, per rendere più agevole allo studente la fruizione di quelli che sono i servizi effettivi dell’Università”.

Come è stata condotta la vostra campagna elettorale? Si è parlato di una vera propria caccia ai voti fino all’ultimo minuto.
Emanuele Lombardi, Link: “La campagna elettorale è stata condotta muovendoci su quattro macro aree che avrebbero dovuto coprire le quattro settimane, ma per diversi motivi si sono ridotte a due, in particolare quelle sui trasporti e sulle tasse. È vero che nei due giorni di votazioni si è venuto a creare nei corridoi un clima di forte stress per gli studenti, dovuto alla presenza di persone di qualsiasi Associazione che chiedevano voti. È una modalità che, ci rendiamo conto noi per primi, è piuttosto stressante, ma si è venuta a creare perché alla base c’è questa prassi di altre Associazioni, alla quale non si può far altro che rispondere adeguandosi, per non correre il rischio di perdere voti”.

Cosa ne pensi delle critiche che sono state rivolte alla tua Associazione e da cosa scaturiscono?
Valerio L’Arab: “Io credo che le critiche facciano parte di una competizione elettorale, se si limitano nella decenza. Una critica che non abbiamo ritenuto opportuna è stata quella rivolta ad uno dei nostri punti del programma di Ateneo: l’introduzione del doppio libretto per gli studenti transgender. Noi crediamo che tale critica sia altamente strumentale e, a mio parere, un modo per portare dalla parte della propria Associazione il voto dei, temo non pochi, studenti che potremmo definire omofobi. Per quanto si possa parlare di una minoranza, credo che se in futuro avremo anche solo due studenti transessuali, questi dovranno godere degli stessi diritti degli altri studenti”.
Parliamo della presunta accondiscendenza di Area Nuova in C.d.A. per l’aumento delle tasse universitarie.
Regina Barile, Link: “Io facevo parte della commissione tasse. Questa campagna elettorale ha visto girare un verbale che provava la mia accondiscendenza a tale approvazione. A me, come poi mostrato in seguito, è stato palese che questo aumento fosse dovuto ad un ricatto del Ministero, per evitare il taglio del FFO. Questa commissione non era assolutamente deliberativa, ma aveva lo scopo di formulare un parere da trasmettere agli organi centrali. L’ultima parola doveva essere espressa in questa sede dalla nostra controparte, dove tutti hanno votato in maniera favorevole: ai posteri l’ardua sentenza”.

Come pensi si comporteranno i rappresentanti di Area Nuova riguardo ai gettoni di presenza?
Regina Barile, Link: “Rimarrà sempre un mistero la fine che fanno i gettoni di presenza dei singoli rappresentanti. Dico così perché io faccio parte di un’Associazione che per anni ha campato senza una lira, ma ci siamo sempre autofinanziati per andare avanti. Ora abbiamo il minimo sindacale facendo feste una volta a settimana. Se questa gente userà i fondi per l’Associazione sarebbe una cosa auspicabile e meno deprecabile. Comunque sia, riteniamo che 100 euro al mese e mille di indennità annua siano più che sufficienti. Speriamo ne facciano buon uso”.

Come e quando nasce questa Associazione? Per te vale il binomio Associazione-Famiglia?
Regina Barile e Chiara Amorico, Link: “Link nasce nel 2010 per un solo motivo: la grande mobilitazione dell’onda che coinvolse tutto il 2009, un grande movimento studentesco contro la Riforma Gelmini. Il fermento di quegli anni coinvolse anche Foggia e da li, la nostra Associazione partecipa in maniera attiva sia all’interno dei Dipartimenti, che sul piano cittadino. Per quanto riguarda il binomio, è chiaro che facendo parte di un’Associazione, soprattutto studentesca, è più semplice legare tra noi, perché dovendo fare un percorso di rappresentanza, è inevitabile doversi confrontare, decidere insieme. E noi lo facciamo democraticamente, bisogna conoscere i pareri di tutti, coinvolgere tutti e conoscersi per approfondire le nostre idee”.

Gli spazi offerti dall’università sono adeguati?
Regina Barile, Link: “L’università necessita di più spazi di aggregazione perché noi abbiamo avuto il nostro spazio, ciascuno ha il proprio, ma il punto è questo: l’Università è diventata un esamificio. Entriamo in aula, seguiamo le lezioni, e poi tutti a casa. Non è più luogo di confronto o analisi critica di ciò che si studia. Abbiamo perso la cultura dello stare insieme”.
Quale è stato, a tuo parere, il fattore determinante di questa vittoria targata Area Nuova?
Valerio L’Arab, Link: “La nostra sconfitta è dovuta soprattutto a dei cavilli burocratici che ci hanno portato a non presentare alcune liste, e questo ha pesato tantissimo sul dato elettorale. Un altro fattore è stata la presenza di Area Nuova, l’unica, negli organi centrali e ovviamente una maggiore visibilità rispetto a qualsiasi altra associazione”.

Come pensate di attuare la rappresentanza in questi due anni, essendo presenti solo nel Consiglio di Dipartimento a Giurisprudenza?
Valerio L’Arab, Link: “Noi, al contrario delle altre forze studentesche, ci definiamo un sindacato studentesco. Il lavoro di sindacato non va fatto per forza come rappresentanza attiva. Saremo sempre per la difesa degli studenti, sempre dalla loro parte e se non sarà possibile partecipare attivamente ai consigli negli altri Dipartimenti, ci tengo a rassicurare i nostri elettori sul fatto che noi ci saremo, interverremo parlando in prima persona con i Consiglieri e ci mobiliteremo ogni qual volta verrà violato un diritto degli studenti foggiani”.

Pensi che il coinvolgimento di Area Nuova nell’organizzazione di feste o eventi abbia influito sull’esito di queste elezioni?
Emanuele Lombardi, Link: “Sicuramente l’organizzazione di feste ha contribuito, in qualche modo, ad incrementare i consensi introno all’Associazione com’è normale che sia. D’altra parte le feste hanno un loro lato positivo, in quanto possono alzare il grado di socializzazione e civilizzazione di una città, portare fondi ad un’Associazione che deve soddisfare necessità economiche. L’organizzazione delle feste riguarda sia Area Nuova che Link, e comunque sia non lo ritengo uno strumento prettamente politico”.

Cosa vorresti dire ai tuoi elettori? 
Chiara Amorico, Link: “Vorrei ringraziarli per il loro sostegno, anche se si tratta di una cerchia ristretta, ringraziare tutti, e rassicurare coloro che non ci hanno appoggiato sul fatto che io e Regina rappresenteremo anche loro, indistintamente. Siamo tutti sulla stessa barca e non ci teniamo a fare differenze. Cercheremo di portare avanti tutte le nostre battaglie, come abbiamo sempre fatto, pur essendo in due, pur essendo la minoranza”.

Cosa vorresti dire ai tuoi colleghi di Area Nuova?
Chiara Amorico, Link: “Spero sia un nuovo inizio, che ci vengano incontro e che in futuro, nel caso di una mozione o di qualsiasi proposta da parte nostra, non ostacolino o boccino per partito preso, bensì spero in una collaborazione per il bene degli studenti”.

di Redazione 


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