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"In estate nessuno resti solo": emergenza caldo, la Caritas apre un "Punto di refrigerio"

La Caritas Diocesana di Foggia-Bovino apre un "Punto di refrigerio" per affrontare l'emergenza caldo. L'inaugurazione, alla presenza del vescovo, monsignor Giorgio Ferretti, è in programma giovedì 26 giugno alle ore 10 presso i locali di pertinenza della Parrocchia “SS. Salvatore” (Via Napoli - angolo Via Benedetto Croce). In questi locali, fino al 14 settembre - dal lunedì alla domenica, dalle ore 10,30 alle ore 14,00 e dalle ore 15,30 alle ore 19,30 -  sarà fronteggiata l’emergenza caldo a favore degli ospiti abituali della mensa Caritas diocesana, degli anziani e dei senza fissa dimora.  All’iniziativa, cui aderirà anche il Banco Alimentare della Daunia "Francesco Vassalli", prenderanno parte i giovani volontari delle parrocchie Arcidiocesi di Foggia-Bovino, i Volontari Caritas Diocesana
e i giovani Operatori Volontari in Servizio Civile Universale presso la Caritas Diocesana di Foggia- Bovino, nonchè i giovani facenti capo al Centro vicariale di Pastorale Giovanile "3P x Foggia". Il Comune di Foggia, a mezzo dell’Assessorato ai Servizi Sociali, offrirà un servizio di gestione flusso degli ospiti.

IN ESTATE NESSUNO RESTI SOLO. Il messaggio del vescovo attraverso una lettera inviata alle parrocchie.
Carissimi amici, cari sacerdoti, nel cuore dell’estate, quando la vita sembra rallentare e il silenzio delle strade si fa più profondo, il caldo di queste settimane torna a bussare alle porte della nostra città con forza opprimente. Le alte temperature che da giorni investono Foggia, come accade ogni estate, colpiscono con maggiore durezza le persone più fragili: gli anziani, i senza dimora, i malati, coloro che vivono ai margini. Mentre molti, grazie a Dio, hanno la possibilità di rifugiarsi in luoghi freschi o di partire per località più ventilate, tanti fratelli e sorelle restano nelle loro abitazioni, spesso sole, spesso prive di refrigerio e conforto. Purtroppo, non sono rari i casi di decessi causati dalla disidratazione o dal caldo eccessivo, in solitudine e nel silenzio. Eppure, bastano gesti semplici per evitare tutto questo. Bastano la cura e l’attenzione dell’altro. “Avevo sete e mi avete dato da bere” (Mt 25,35). Queste parole di Gesù ci ricordano che la carità non è un atto straordinario, ma quotidiano, concreto, semplice. Un bicchiere d’acqua offerto, una visita a un vicino anziano, una sedia all’ombra nel cortile della parrocchia, uno sguardo che non ignora. È proprio questa “piccola carità” che può fare la differenza tra la vita e la morte. Vi invito, pertanto, a restare vigili. Se notiamo finestre sempre chiuse, se non si ode più la voce di una televisione o il passo abituale di un vicino anziano, fermiamoci. Bussiamo. Chiediamo. Non giriamo lo sguardo altrove. La solitudine è una povertà nascosta che diventa insopportabile nei mesi estivi. “Non abbandonarmi quando declinano le mie forze” (Sal 71,9), dice il salmista: è un grido che spesso sale silenzioso dalle case della nostra città. Con cuore grato, desidero ringraziare i medici, gli operatori sanitari, i volontari della Protezione Civile e della Caritas, che anche quest’anno si stanno adoperando con dedizione per soccorrere chi è più in difficoltà. In particolare, desidero informare che, grazie alla generosità e all’organizzazione della Caritas Diocesana, sarà attivo nelle prossime settimane un Punto di Refrigerio presso la mensa della parrocchia di San Salvatore. In questo spazio, dotato di gazebo, ventilatori nebulizzanti, posti a sedere e beni di prima necessità, sarà possibile trovare accoglienza, dal lunedì al sabato, sia la mattina che il pomeriggio, con possibilità di apertura anche domenicale nei giorni più critici. Affido ai sacerdoti e alle parrocchie un compito prezioso: organizzate visite, attivate gruppi di prossimità, raggiungete le RSA, le case di riposo, i quartieri più trascurati. Fatevi “prossimi” a chi è solo. Ogni parrocchia può diventare un’oasi di conforto, un luogo dove nessuno si senta abbandonato. Chiedo a tutti gli uomini e le donne di questa terra, come anche alle istituzioni, di considerare queste mie riflessioni con carità umana. E ringrazio tutti per la solidarietà che sapranno esprimere. “Chi avrà dato anche solo un bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è mio discepolo, in verità vi dico: non perderà la sua ricompensa” (Mt 10,42). Con affetto di padre e pastore, vi benedico di cuore.

di Redazione 


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