Emergenza casa, il Comune interviene: “No a conflitti sociali, sì ad alloggi temporanei”
Delibera di giunta, ok a contratti
Un ‘atto di indirizzo’ per la gestione dell’emergenza abitativa. Il Comune di Foggia torna a occuparsi del problema legato a case e alloggi e, viste le ultime tensioni sul tema registrate in città, decide di intervenire con una delibera di giunta.
I CONTRATTI. Lo fa – si legge nella delibera - autorizzando il dirigente del Servizio Politiche Abitative, “per i soli casi derivanti da sfratti esecutivi per morosità dell’amministrazione comunale, al reperimento di idonee soluzione alloggiative da porre al regime di locazione temporanea”. Da Palazzo di Città arriva dunque l’ok alla stipula di contratti temporanei di locazione con soggetti privati che eventualmente si rendano disponibili.
I CONFLITTI SOCIALI. Una decisione – spiegano dal Comune - presa per assicurare un “bisogno primario essenziale” e perché l’ente “ritiene doveroso mettere in campo ogni utile azione per scongiurare l’esplosione di conflitti sociali che avrebbero negative ripercussioni anche in termini di ordine pubblico”. E proprio per sgombrare il campo dall’idea che l’uso della forza sia stato decisivo per il provvedimento, dal Comune mettono nero su bianco che “il beneficio potrà essere consentito solo previa relazione dei Servizi Sociali tesa ad accertare lo stato di necessità sociale e finanziario del nucleo e solo per nuclei sui quali per nessuno dei componenti gravino pendenze giudiziarie e/o amministrative”.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.