Emergenza mitilicoltura: la Regione chiede la dichiarazione d’emergenza per i danni subiti dalle imprese
La Regione Puglia ha accolto la richiesta di aiuto avanzata dagli allevatori di mitili di Manfredonia, duramente colpiti dalle eccezionali avversità atmosferiche che hanno causato una grave moria nelle acque marine locali.
LA DECISIONE DELLA PUGLIA. La Giunta regionale dell’11 dicembre ha approvato la delibera con cui è stata formalizzata la richiesta urgente al Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste di declaratoria dello stato di calamità naturale.
Un risultato significativo, frutto del confronto tra l’Assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Manfredonia Matteo Gentile, le organizzazioni dei produttori UNCI Agroalimentare e AGCI, il capogruppo PD in Consiglio regionale Paolo Campo e l’Assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia.
L'ASSESSORE GENTILE. “L’azione del Comune di Manfredonia si inserisce in un quadro più ampio di tutela e rilancio del comparto agricolo e ittico, due pilastri fondamentali per lo sviluppo economico della città, e l’attenzione ottenuta dalla Regione Puglia è un segnale importante per il nostro territorio e per tutti i mitilicoltori manfredoniani - dichiara l’Assessore Gentile -. Abbiamo lavorato insieme ai produttori e alla rappresentanza regionale per portare avanti le istanze di un settore strategico per la nostra economia. Proseguiremo il nostro impegno sensibilizzando i parlamentari foggiani, affinché dimostrino la stessa determinazione ed efficacia della Regione Puglia. Solo con un’azione corale e condivisa potremo garantire ai nostri allevatori un supporto adeguato e concreto.”
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.