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Allarme cinghiali e peste suina, l'Ente Parco del Gargano cerca selecontrollori

 L’Ente parco nazionale del Gargano, in applicazione del PRIU – Piano Regionale di Interventi Urgenti – per la gestione e l’eradicazione della peste suina africana, voluto dal Commissario straordinario di Governo alla Peste Suina Africana, e approvato dalla Regione Puglia, ha pubblicato il Bando per la selezione di selecontrollori. Questi saranno inseriti nell’albo dell’Ente parco a seguito di un opportuno corso con l’obiettivo di formare e abilitare operatori idonei allo svolgimento delle attività di gestione e controllo (tramite abbattimenti e/o catture) della popolazione di cinghiali (specie sus scrofa) nel territorio dell’area protetta.

IL CONTRASTO. Il Bando - spiegano dall'Ente Parco - rientra nelle azioni urgenti di adeguamento alle direttive nazionali in tema di emergenza per la peste suina africana e si aggiunge agli interventi messi in campo dal Parco in tema di contrasto ai danni da fauna che riguardano i rischi per la salute pubblica nonché i sempre più ingenti danni provocati alle attività economiche - nello specifico agro-zootecniche - che operano in area protetta in condizioni di sempre maggiore criticità a causa degli attacchi dei cinghiali.

IL PERICOLO. “La formazione dell’Albo di figure specializzate - ha commentato il Presidente Pasquale Pazienza - ci permetterà, oltre che di allinearci alle direttive emergenziali obbligatorie in tema di peste suina, di dare finalmente risposte concrete alle esigenze del territorio. Ogni giorno giungono all’Ente parco segnalazioni e denunce di devastanti attacchi di cinghiali che gravemente minano la redditività delle imprese e l’economia del territorio. Il Parco sostiene attraverso un sistema di indennizzi le aziende colpite e uno dei segni più evidenti dell’espansione del fenomeno ormai fuori controllo sono le richieste di indennizzi pervenute ai nostri uffici che sono cresciute nell’ultimo biennio di circa il 300%. La sovrabbondante presenza di cinghiali rappresenta un pericolo per la stessa vita dell’uomo, aumentando il rischio di incidenti come purtroppo, è già accaduto”.

LA PREVENZIONE. E’ in corso di approvazione inoltre l’accordo di collaborazione tra l’Ente parco nazionale del Gargano, l’Ente Parco Nazionale della Majella ed il Dipartimento di Prevenzione della ASL FG per le attività di monitoraggio sanitario e genetico su campioni biologici della popolazione del cinghiale che costituirà un ulteriore tassello di mappatura del fenomeno al fine di svolgere ulteriori attività utili alle azioni di prevenzione e di mitigazione dei danni. C’è tempo fino al 24 luglio per partecipare al Bando è disponibile sul sito internet del Parco.

di Redazione 


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