Stampa questa pagina

Entravano a curare, finivano per rubare: operatori sanitari 'studiavano' pazienti e svaligiavano casa

Accertati 15 furti per un valore di 200mila euro

Dodici persone, residenti a Ischitella, Carpino, Rodi Garganico, Reggio Emilia e Sanremo, sono state arrestate dai carabinieri di Foggia perché responsabili, in concorso tra loro a vario titolo, di furti in abitazione, estorsione (commessa con il metodo del 'cavallo di ritorno'), ricettazione, porto abusivo di armi, utilizzo fraudolento di carte di credito e spaccio di sostanze stupefacenti. Inoltre, altre 5 persone indagate sono attualmente ricercate.

IL FURTO ALLE POMPE FUNEBRI. Tutto è partito da un furto avvenuto, il 13 marzo 2013, ai danni di un imprenditore di pompe funebri di Ischitella. In quell'occasione furono rubati un furgone Renault Trafic e un carro funebre marca Mercedes a cui è seguita una richiesta estorsiva per la restituzione dei mezzi di 25.000 euro.

I DIPENDENTI DEL 118. Le indagini sono state indirizzate nei confronti di un dipendente della Sanitaservice  - società che ha in appalto dall’ASL di Foggia il servizio del “118” di Rodi Garganico - , ancora ricercato, e di altri due dipendenti per la società ad Ischitella e Carpino (Voto e Del Conte), responsabili di furti in abitazione commessi ad Ischitella e nelle zone limitrofe.  Le indagini hanno consentito di riscontrare una continua attività degli indagati nella programmazione ed esecuzione dei furti, le cui vittime erano per lo più persone anziane e le cui abitudini e movimenti venivano studiati al fine di cogliere il momento più propizio per agire.    

I DUPLICATI DELLE CHIAVI. Le vittime sono state scelte grazie all’attività lavorativa degli operatori sanitari, i quali, nelle vesti di soccorritori o autisti, riuscivano ad entrare nelle abitazioni delle persone che chiedevano l’intervento medico d’urgenza, venendo così a conoscenza delle patologie delle vittime e dei periodi di assenza da casa per le terapie. In alcuni casi, gli indagati sono riusciti ad ottenere le chiavi d’ingresso, che sottraevano per fare i duplicati, di cui poi si servivano per entrare senza compiere effrazioni. Inoltre, moglie e figlia di uno dei ricercati, hanno svolto la funzione di badanti per le persone bisognose di cure con lo scopo di impossessarsi delle chiavi. Le vittime non hanno mai denunciato il furto degli oggetti e del denaro perché non vedendo segni di effrazioni credevano fossero stati 'rubati' da familiari.

I FURTI NELLE ABITAZIONI. Durante le indagini è emersa l’esistenza di due gruppi criminali, uno di Ischitella, in cui operavano Voto e Cannarozzi, mentre del gruppo di Carpino facevano parte Silvestri e Del Conte. I due gruppi, in diverse occasioni, hanno assunto cittadini stranieri per compiere i furti, come nel caso dei 43.000 euro in contanti rubati da un’abitazione, in località Foce Varano di Ischitella o nel tentativo di furto presso un’altra abitazione di Ischitella commesso nel giorno del matrimonio del figlio della vittima. 

15 FURTI COMMESSI. Nel corso delle indagini è emersa anche la disponibilità di armi rubate da parte degli indagati e l’utilizzo fraudolento di un bancomat rubato in occasione di un furto su un veicolo a tre ruote di un anziano di Ischitella, per un importo complessivo di 20.000 euro circa. Le indagini, condotte in dieci mesi - dal marzo 2013 a gennaio 2014 -, hanno accertato 40 tentati furti e 15 furti commessi in abitazione per un valore complessivo di denaro e beni rubati pari a 200mila euro circa.

GLI ARRESTATI. La misura cautelare in carcere è stata eseguita nei confronti di Pietrantonio Voto, 51 anni, Giuseppe Pio Cannarozzi, 23 anni, Tommaso Del Conte, 50 anni, Bruno Silvestri, 39 anni, Francesco Sluga, 49 anni, e Mario Pelusi, 45 anni. Mentre agli arresti domiciliari sono finiti: Anna Dionisio, 52 anni, Angela Pia D’Errico, 22 anni, Giovanni D’Antuono, 60 anni, Giuseppe Prota, 51 anni, e Nicola Di Maggio, 71 anni, invece, obbligo di dimore per Giuseppe Tusino, 41 anni. Sono attualmente ricercate altre cinque persone. 

di Tiziana Cuttano


 COMMENTI
  •  reload