La riapertura del Cicolella (cine teatro), con le sue luci che tornano ad illuminare una parte del Viale, per le serate dedicate al cabaret; l’ordinanza sindacale che, nel preambolo, riconosce il ruolo e l’importanza storica della stazione, del Viale e del quartiere ferrovia; la fiera di Santa Caterina che, finalmente, dopo anni di richieste rimaste nel nulla, articoli e proteste varie torna nel luogo che le compete, con indubbia ricaduta positiva per tutta la zona; la presa di coscienza dei residenti nelle zone limitrofe alla ferrovia e l’impegno di tanti, tra semplici cittadini, commercianti e rappresentanti delle istituzionali che risiedono nel quartiere, di farsi carico elle problematiche che vi insistono e cercare una possibile soluzione.
DIVIETI E INTERVENTI. Sono tutti elementi che fanno propendere per un serio e concreto interesse della nuova amministrazione, verso le problematiche che da anni investono questa storica zona della città. Aver previsto, per esempio, nell’
ordinanza sindacale del 17 novembre, il divieto di vendita ambulante per tutti coloro che, con carretti vari, occupano buona parte del Viale, sena alcun titolo, è un esempio di come si possono migliorare le cose.
La stretta contro quanti si ubriacano e lasciano bottiglie, bisogni fisiologici e immondizia sul Viale e le strade limitrofe, è un segnale positivo. Certo, sarà necessaria un’opera di controllo costante e severa, ma, date le premesse, siamo certi che questo non mancherà. Nel medio periodo, se si riuscirà davvero a liberare il Viale e le zone intorno alla stazione, dalla diffusa illegalità, potremo ricominciare a sperare in una rinascita di tutta la zona. In questi giorni, poi, assistiamo alla installazione elle luminarie su tutto il Viale ed al cambio delle lampade fulminate lungo i lampioni. Anche questi segnali importanti. Certo le luci di Natale, da sole non fanno molto. Occorreranno iniziative che, ce ne rendiamo conto, richiederanno qualche sforzo economico da parte della nuova amministrazione comunale, senza gravare, sempre, sulle asfittiche, dato il periodo di crisi, casse dei poche, attività commerciali che insistono, ancora, nella zona e che, pure, non mancano mai di partecipare attivamente.
Mercatini, musiche di sottofondo, qualche mezza giornata festiva, una domenica per esempio, di chiusura al traffico, la presenza di Vigili Urbani ( quelli a cavallo di nuova istituzione, magari), tutte iniziative che servono a richiamare i foggiani ed invitarli a passeggiare di nuovo lungo il Viale. Certo, fanno pena e male al cuore, vedere tante vetrine abbandonate e che, presto, se nessuno interviene concretamente, saranno in mano ai cinesi che, bontà loro, non guardano a spese. Una proposta: Perché non invogliare, da parte del comune, qualche giovane che ha voglia di investire in una nuova attività, ad aprirla lungo il Viale, in uno dei tanti locali abbandonati, magari partecipando, per esempio, alle spese per l’affitto? Coraggio: Basta poco per rinascere e noi foggiani ne siamo capaci. Lo abbiamo dimostrato dopo tutte le calamità che hanno colpito, nei secoli, la nostra bellissima Città.