Dieci squadre dei Carabinieri dei NAS di Foggia, Bari e Taranto hanno eseguito ispezioni igienico - sanitarie presso aziende agricole, ditte produttive, depositi, ingrossi e negozi alimentari procedendo al sequestro amministrativo di 42.000 litri di latte all'origine fresco ed arbitrariamente sottoposto a congelazione nonché di oltre 130 tonnellate di alimenti
LA SICUREZZA ALIMENTARE. Sono gli effetti delle attività di indagine e degli accertamenti relativi all'infezione da escherichia coli che ha colpito la Puglia, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute in accordo con il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha predisposto un servizio straordinario di controllo e monitoraggio nel settore della sicurezza alimentare nella provincia di Foggia.
POMODORI E VEGETALI. In particolare, sono state sequestrate oltre 48 tonnellate di pomodori posti all'essiccazione al sole su telai creati con tondini di ferro arrugginiti e reti in materiale plastico non idonei all'uso alimentare, esposti a diretto contatto con l'aria senza alcuna protezione dall'azione infestante di insetti ed animali, dalle intemperie e dalle contaminazioni di agenti atmosferici. Sequestrate anche circa 79 tonnellate di conserve di pomodoro e vegetali (tra cui peperoni e carciofi) ed alimenti vari confezionati e non (tra cui sacchi di riso e farina, peperoncino, pollo e pesce congelati, acqua e birra) prodotti o detenuti in precarie condizioni igienico - sanitarie ed in depositi non autorizzati.
DAI TORTELLINI ALLA CIOCCOLATA. Infine, in tre negozi seuqestrata una tonnellata circa di alimenti preconfezionati di varia tipologia (peperoni, ketchup, tonno, pasta, burro, yogurt, cioccolata, sottaceti, croissant, couscous, birra, vino, thè, ecc.) poiché sprovvisti in etichetta delle indicazioni in lingua italiana. Via dal mercato anche mezza tonnellata di pasta alimentare fresca all'uovo con ripieno a base di carne (tortellini, ravioli, cappelletti), detenuta a temperatura ambiente anziché a temperatura refrigerata. Inoltre, i militari dei Nuclei, unitamente a personale dell'Azienda Sanitaria Provinciale, hanno proceduto alla sospensione di 4 attività (2 aziende agricole, una ditta di conserve vegetali ed un deposito di alimenti etnici) prive della prescritta dichiarazione di inizio attività e versanti in precarie condizioni igieco-sanitarie e strutturali.