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Esclusiva/Parla Sasà Campilongo: "A Foggia non ha vinto neanche Zeman"

In rossonero errori di inesperienza, ma rispetto i tifosi

“Non verrò con il dente avvelenato allo Zaccheria, rispetto Foggia e i suoi tifosi”. Sasà Campilongo getta acqua sul fuoco alla vigilia del suo ritorno allo Zac con l’Ischia, caterpillar del campionato. E in questa intervista esclusiva di Foggia Città Aperta, ripercorre anche la sua stagione in rossonero. 
Mister Campilongo, a Foggia la sfida di domenica è molto attesa. Ma, oltre ai playoff, c’è curiosità per capire con che spirito verrà lei allo Zaccheria. 
“Mah, con che spirito... Ormai sono passati tanti anni e tanta acqua sotto i ponti. Ritorno da allenatore e basta. Il resto è il passato e comunque io mi sono sempre comportato bene. Anche quando andai via, parlai bene della piazza di foggia e dei suoi tifosi, che merita altri palcoscenici”. 
Parole dolci, eppure a Foggia molti sono convinti che lei e la sua squadra non regalerete niente ai rossoneri. 
 “Non vengo col dente avvelenato ma vogliamo fare una bella partita: la stiamo preparando bene anche per preparare la poule scudetto a cui teniamo molto,. Ma sappiamo di incontrare una squadra in formissima, allenata da un ottimo allenatore”.
Mister Campilongo, a Foggia la sfida di domenica è molto attesa. Ma, oltre ai playoff, c’è curiosità per capire con che spirito verrà lei allo Zaccheria.
 “Mah, con che spirito... Ormai sono passati tanti anni e tanta acqua sotto i ponti. Ritorno da allenatore e basta. Il resto è il passato e comunque io mi sono sempre comportato bene. Anche quando andai via, parlai bene della piazza di foggia e dei suoi tifosi, che merita altri palcoscenici”. 
 
Parole dolci, eppure a Foggia molti sono convinti che lei e la sua squadra non regalerete niente ai rossoneri.  
“Non vengo col dente avvelenato ma vogliamo fare una bella partita: la stiamo preparando bene anche per preparare la poule scudetto a cui teniamo molto,. Ma sappiamo di incontrare una squadra in formissima, allenata da un ottimo allenatore”.
A proposito, cosa pensa del suo collega Padalino? 
“Pasquale sta lavorando benissimo. È molto preparato e bravo ed è giovane. È partito un po’ come me, se io vado a ritroso qualche errore l’ho fatto soprattutto per inesperienza. Cose che adesso non rifarei assolutamente”. 
Qualche errore l’ha fatto anche a Foggia, no? 
“A Foggia sono arrivato dopo tanti anni di successi a Cava e quando sei giovane pensi di poter fare tutto. Alle condizioni attuali non rifarei alcuni errori di quell’annata”.
A proposito, cosa pensa del suo collega Padalino?
 “Pasquale sta lavorando benissimo. È molto preparato e bravo ed è giovane. È partito un po’ come me, se io vado a ritroso qualche errore l’ho fatto soprattutto per inesperienza. Cose che adesso non rifarei assolutamente”. 
 
Qualche errore l’ha fatto anche a Foggia, no? 
“A Foggia sono arrivato dopo tanti anni di successi a Cava e quando sei giovane pensi di poter fare tutto. Alle condizioni attuali non rifarei alcuni errori di quell’annata”.
Tipo?
“Beh, la squadra era molto forte. I calciatori erano forti, ma forse ho sbagliato gli uomini. Se fosse rimasto qualcuno in più dei giocatori che erano in finale l’anno prima, probabilmente nello spogliatoio mi avrebbero aiutato”.
Ma con quello squadrone, come ha fatto il Foggia a non salire in B?
“Penso che quello degli uomini sia stato l’errore più grande, uno sbaglio di valutazione. Abbiamo preso giocatori forti, ma che non sono stati uomini come intendo io il calcio e non mi hanno seguito. Però c’è da dire che poi a foggia è tornato anche il maestro, Zeman. Eppure neanche lui ha vinto. Ha ottenuto buoni risultati, ma non ha vinto. Non serve solo un allenatore per riuscire a vincere il campionato”. 
Tipo?
“Beh, la squadra era molto forte. I calciatori erano forti, ma forse ho sbagliato gli uomini. Se fosse rimasto qualcuno in più dei giocatori che erano in finale l’anno prima, probabilmente nello spogliatoio mi avrebbero aiutato”.
 
Ma con quello squadrone, come ha fatto il Foggia a non salire in B?
“Penso che quello degli uomini sia stato l’errore più grande, uno sbaglio di valutazione. Abbiamo preso giocatori forti, ma che non sono stati uomini come intendo io il calcio e non mi hanno seguito. Però c’è da dire che poi a foggia è tornato anche il maestro, Zeman. Eppure neanche lui ha vinto. Ha ottenuto buoni risultati, ma non ha vinto. Non serve solo un allenatore per riuscire a vincere il campionato”. 
Su queste stesse pagine, alla vigilia della gara d’andata le abbiamo “regalato” un articolo tutt’altro che positivo. Dopo un girone le considerazioni restano immutate, ma le rendiamo l’onore della vittoria, anzi del trionfo. Ora cercherà di rituffarsi direttamente nel calcio che conta o resta a Ischia?
“Io ho sposato un progetto. Dopo vari anni e dopo l’amara delusione di nocera mi sono rituffato in questa categoria, sapendo che non avrei commesso vecchi errori. Ora abbiamo vinto il campionato e io voglio rimanere, perché puntiamo a salire nuovamente”.
Ora, però, c’è Foggia.  Chi teme di più tra i rossoneri?
Sono in formissima, è evidente e hanno grandi giocatori come giglio, Agnelli, Quinto e Agostinone, che però è squalificato. Ma Padalino, ripeto, sta facendo un gran lavoro e anche atleticamente stanno benissimo. 
 E poi c’è D’Ambrosio, un ex – lui sì – col dente avvelenato 
“Con Michele è tutto chiarito. Lo avevo portato io a Ischia e ci sono rimasto male quando è andato via, perché non l’ho saputo direttamente da lui, ma l’ho dovuto scoprire da altri. Poi ci siamo sentiti per telefono ed è tutto passato”. 
Su queste stesse pagine, alla vigilia della gara d’andata le abbiamo “regalato” un articolo tutt’altro che positivo (LEGGI: CARO CAMPILONGO TI SCRIVO). Dopo un girone le considerazioni restano immutate, ma le rendiamo l’onore della vittoria, anzi del trionfo. Ora cercherà di rituffarsi direttamente nel calcio che conta o resta a Ischia?
“Io ho sposato un progetto. Dopo vari anni e dopo l’amara delusione di nocera mi sono rituffato in questa categoria, sapendo che non avrei commesso vecchi errori. Ora abbiamo vinto il campionato e io voglio rimanere, perché puntiamo a salire nuovamente”.
 
Ora, però, c’è Foggia.  Chi teme di più tra i rossoneri?
"Sono in formissima, è evidente e hanno grandi giocatori come giglio, Agnelli, Quinto e Agostinone, che però è squalificato. Ma Padalino, ripeto, sta facendo un gran lavoro e anche atleticamente stanno benissimo.  
 
E poi c’è D’Ambrosio, un ex – lui sì – col dente avvelenato.
 “Con Michele è tutto chiarito. Lo avevo portato io a Ischia e ci sono rimasto male quando è andato via, perché non l’ho saputo direttamente da lui, ma l’ho dovuto scoprire da altri. Poi ci siamo sentiti per telefono ed è tutto passato”. 

di Redazione 


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