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Esplosioni a Lucera, il sindaco incontrerà il prefetto: "Hanno lanciato un guanto di sfida"

Lunedì il vertice dopo gli ultimi episodi criminosi

"Una situazione del genere non può essere né taciuta, né tollerata. L'ultima esplosione avvenuta qualche giorno fa, nei pressi di un'abitazione in via dell'Olmo, è un guanto di sfida lanciato alla città e all'incolumità pubblica".
IL VERTICE. Il sindaco di Lucera, Pasquale Dotoli, non ci sta. E dopo l'ennesimo episodio di cronaca - che ha procurato danni ad alcune case con il rischio di raggiungere anche i residenti - ha chiesto un incontro al prefetto di Foggia, Luisa Latella. Anche perchè nell'ultimo periodo, tre esercizi commerciali erano stati oggetto di altrettante deflagrazioni. "La frequenza di questi gesti irresponsabili e criminali mi ha indotto a chiedere un incontro con il Prefetto - spiega Dotoli - che lunedì prossimo, 27 gennaio, mi riceverà a Foggia insieme al Presidente del Consiglio, Giuseppe Pica e ai capigruppo consiliari presso l'Ufficio Territoriale di Governo".
LA SOPPRESSIONE DEL TRIBUNALE. ”Nei prossimi giorni - prosegue il sindaco - anche su richiesta di alcune forze politiche, la discussione emersa sarà portata all'attenzione del Consiglio Comunale e, dunque, della comunità cittadina”. E Dotoli non dimentica la soppressione del Tribunale, che nei giorni scorsi ha subito l’ennesima mazzata con la bocciatura del referendum abrogativo. "Senza intenti polemici - evidenzia il sindaco - crediamo che la soppressione della Procura di Lucera abbia lasciato spazio, nella mente di alcuni, all'idea che la mano della giustizia si sia allontanata dalla nostra realtà. La Magistratura saprà smentire questo assunto fermo restando il pieno diritto alla permanenza in vita del nostro Tribunale e del suo circondario più volte evidenziato nelle maggiori sedi istituzionali e politiche”.
SCENDERE IN PIAZZA. ”Dobbiamo essere solidali l'uno con l'altro - conclude Dotoli - per affrontare le difficili circostanze che si presentano alla nostra attenzione nella vita quotidiana. Allo stesso modo bisogna anche essere pronti a scendere in piazza per manifestare, tutti uniti, contro ognuno di questi atti delittuosi”.

di Redazione 


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