Tentata estorsione e danni all’auto di un amministratore comunale, tre indagati
Perquisizioni che confermerebbero gli indizi raccolti da Digos e Polizia
Dopo un’attività investigativa che ha visto impiegati Digos e Polizia di Stato, la Procura della Repubblica ha dato esecuzione ad un decreto di perquisizione personale e domiciliare a carico di tre persone, tutte residenti nel capoluogo dauno e ritenute responsabili dei reati di minaccia a pubblico ufficiale e di tentata estorsione in danno di un amministratore del Comune di Foggia.
UN INGIUSTO VANTAGGIO. Al centro della questione, pertanto, fanno sapere le autorità, c’è il danneggiamento di un’autovettura, come reazione al fatto di non aver ceduto alla richiesta operata dagli indagati di ottenere un ingiusto vantaggio – nelle ultime settimane, va detto, molti amministratori comunali sono caduti vittima di atti di questo tipo. Il comportamento dell’amministratore, nel caso in questione, ha determinato la reazione degli indagati i quali, dopo averlo minacciato sono passati alle vie di fatto danneggiando il veicolo. La notte stessa in cui gli indagati hanno operato, un equipaggio della Sezione Volanti è intervenuto prontamente sul posto ma i malviventi sono riusciti a sfuggire dopo un inseguimento.
GLI INDIZI. Tuttavia, ai poliziotti non sono sfuggiti alcuni particolari che sono stati fondamentali per l’individuazione del gesto criminoso. Immediatamente dopo è stata avviata ed effettuata una complessa attività investigativa ad opera della Digos che, sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, ha raccolto diversi riscontri sulla scorta dei quali è stato emesso il decreto di perquisizione. Ulteriori elementi di accusa sono stati acquisiti proprio nel corso delle perquisizioni con il sequestro degli indumenti indossati dai malfattori in occasione del danneggiamento. Tutto il materiale sequestrato è adesso al vaglio dell’Autorità Giudiziaria che provvederà ad esaminare le fonti di prova sinora acquisite per poi formulare l’accusa nei confronti degli indagati.
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