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Estorsione formato famiglia: minaccia di morte il suocero e incendia auto della cognata

Scoperto e arrestato 45enne ad Apricena

Aveva tentato di estorcere denaro al suocero, minacciandolo di morte e aggredendolo con un coltello: Nazario Nardella, 45 anni, è stato arrestato dai Carabinieri di San Severo perché responsabile di tentata rapina ed estorsione.
L'INCENDIO. Le indagini dei carabinieri erano partite dopo l’incendio di un’auto avvenuto ad agosto scorso, ad Apricena. Dopo essere giunti sul posto, mentre i vigili del fuoco stavano spegnendo ancora le fiamme, i militari avevano notato - oltre ai residenti incuriositi e scesi in strada -, proprio Nardella, ben conosciuto alle forze dell’ordine per trascorsi giudiziari.
I SOSPETTI. L’uomo era intento ad osservare l’episodio e, appena accortosi dell’arrivo dei militari, era fuggito rapidamente. Insospettiti dalla sua presenza, in orario insolito e in una via distante dalla propria abitazione, i carabinieri avevano concentrato le indagini su di lui.
IL CLIMA DI OMERTA’. Nonostante il clima di omertà, che aveva reso particolarmente complessa la raccolta di indizi ed elementi probatori, i militari sono riusciti a raccogliere alcune preziose testimonianze al fine di ricostruire la matrice estorsiva dell’incendio, proseguendo nelle indagini e riuscendo a ricondurne la responsabilità di Nardella.
LA TENTATA ESTORSIONE. Nella stessa notte dell’incendio - intorno alle due - l'uomo infatti si era presentato dal suocero, proprietario dell’auto incendiata, e dopo averlo minacciato con un martello aveva preteso che gli venissero consegnati 500 euro. La vittima, nel tentativo di fuggire, era stata anche ferita con un coltello.
L’INCENDIO DELL’AUTO. Inoltre, Nardella, a scopo intimidatorio e al fine di ottenere quello che non era riuscito a prendersi nel tentativo di rapina, si era recato presso l’abitazione della cognata e le aveva incendiato l’auto, dopo aver dato fuoco a un tappeto collocato sotto il mezzo.
LE MINACCE DI MORTE. Le indagini hanno accertato che Nardella, anche il giorno successivo all’incendio, era tornato dal suocero per formulare richieste estorsive, minacciandolo di morte e promettendo ritorsioni su tutti i familiari in caso di mancata consegna della somma da lui richiesta.

di Redazione 


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