Cumulo di pene per estorsione, rapina e droga: in carcere pregiudicato ritenuto vicino al clan Sinesi - Francavilla
Ieri gli Agenti della Sezione Criminalità Organizzata della Polizia hanno portato in carcere, su ordine della Procura Generale della Repubblica della Corte d’Appello di Bari, il 48enne Luciano Cupo, già sottoposto agli arresti domiciliari.
I REATI. Il provvedimento è scaturito da un cumulo di pene derivanti da sentenze di condanna per reati di estorsione, rapina e traffico e detenzione di sostanze stupefacenti, reati commessi a Foggia nel 2015. L’uomo è ritenuto contiguo al clan Sinesi ed era già stato tratto in arresto nell’operazione “Saturno” eseguita dagli Agenti della Squadra Mobile di Foggia nel 2016.
LA PENA RESIDUA. Dopo le formalità di rito Cupo è stato condotto presso la Casa Circondariale di Foggia per scontare una pena residua di anni 2 e 8 mesi e 17 giorni di reclusione.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.