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Oltre 3mila euro per "recuperare" un motocompressore rubato: un arresto e due denunce

I Carabinieri di Vico del Gargano e della Stazione di Carpino hanno arrestato un 43enne, con precedenti di polizia, che in concorso con un 41enne e un 49enne si sono resi responsabili del reato di estorsione. Il trio aveva organizzato nei minimi particolari un’estorsione in danno di un imprenditore che aveva subito nel mese di marzo, nelle campagne di Carpino, il furto di un motocompressore di notevole valore, poi rinvenuto abbandonato dalla vittima, che aveva corrisposto ai malviventi la somma di circa 3500 euro.

I CONTROLLI. Attraverso il metodico servizio di monitoraggio del territorio e il costante contatto delle pattuglie con gli operatori nelle campagne dell’area garganica, i Carabinieri – spiegano dal Comando - hanno acquisito informazioni importanti “sui malintenzionati che gestiscono i reati rurali, sin dal furto, per poi proporsi ‘benefattori’ nella risoluzione del problema ed il ritrovamento della refurtiva”. L’approfondimento, scaturito dalle notizie raccolte, ha consentito di identificare il gruppo che, attraverso la forza intimidatrice derivante dalla conoscenza nell’ambito della comunità del loro spessore criminale, si è posto quale riferimento per far ritrovare, previo pagamento, quanto rubato.

OLTRE TREMILA EURO. Le risultanze investigative hanno così permesso di documentare l’azione specifica dei tre, che nel mese di marzo, dopo il furto di un motocompressore, avevano richiesto al proprietario, minacciandolo, la somma di oltre 3 mila euro per tornarne in possesso. Il mezzo è stato poi ritrovato abbandonato nelle campagne di Cagnano Varano. La Procura della Repubblica di Foggia, che ha coordinato l’indagine, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico del 43enne, ritenuto responsabile del reato di estorsione, in concorso con gli altri indagati.

di Redazione 


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