Dopo oltre tre mesi dalla nostra richiesta, l’eternit nella zona Tratturo Camporeale non è stato rimosso. È la denuncia del Movimento Nuova Voce, sollecitato da alcuni residenti dell’area, che tornano a chiedere un immediato intervento dell’assessore all’Ambiente ed Energia, Pasquale Russo.
LE "PROMESSE" DELL'ASSESSORE RUSSO. Nel manifestare la propria indignazione per la mancata risoluzione del problema, il Movimento riprende proprio le dichiarazioni dell’assessore, che lo scorso maggio aveva ribadito come per la risoluzione del problema fosse necessario “un sopralluogo della Polizia provinciale ambientale che deve segnalare la presenza di Eternit e degrado al giudice competente, che a quel punto può emettere l'ordinanza per la rimozione e la bonifica della zona". In ogni caso – riportano gli esponenti del Movimento, Russo avrebbe assicurato: “Quando sarà tutto in regola per agire, lo faremo chiedendo l'intervento di qualche società esterna di caratterizzazione e smaltimento dell'Eternit, perché in città non esistono aziende del genere”.
ANCORA IN ATTESA… Da allora, però, sono passati mesi e la situazione a Tratturo Camporeale non è migliorata. Anzi – sottolinea il presidente del Movimento, Alfonso Fiore - semmai è peggiorata. La questione è delle più delicate – denuncia Fiore - in quanto l’Eternit è un materiale dannoso per la salute di chi abita da quelle parti. Non riusciamo a capire perché l’Amministrazione stia ancora aspettando ad effettuare il sopralluogo promesso nelle dichiarazioni in nostra risposta”.
LE ELEZIONI IN VISTA… Il richiamo alle elezioni, diventa ormai obbligatorio. “Non vorremmo pensare – sottolinea Fiore - che questo problema sia un’arma adottata da qualsiasi esponente politico per la prossima campagna elettorale” e rilancia: “Se il sindaco Mongelli dopo l’ennesima denuncia fatta da questo Movimento non riesce a risolvere il problema Eternit nella zona Tratturo Camporeale, chiederemo aiuto all’ufficio Sanitario, per un significativo intervento per riportare civiltà e salute – conclude Fiore - anche per evitare che il livello d’invivibilità possa sfociare in increscioso episodio di salute per i cittadini”.