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Evade 5 milioni di euro al fisco e occulta 13 milioni di ricavi: sequestrati i beni

Ai domiciliari "il furbetto" del vitivinicolo

I finanzieri del Comando Provinciale di Foggia hanno eseguito un 
provvedimento cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del 
titolare di un'azienda operante nel settore vitivinicolo - G.E. di anni 59 
residente a Foggia - nonchè il sequestro preventivo, finalizzato alla 
confisca per equivalente di beni - disposti dal GIP del Tribunale di 
Foggia su richiesta della locale Procura della Repubblica -, per un 
importo sino all'ammontare dell'imposta evasa pari a oltre 5 milioni di 
euro. 
L'esecuzione del provvedimento consente di assicurare l'effettivo 
recupero alle casse erariali delle imposte evase, in modo da evitare 
maggiori esborsi da parte dei contribuenti e degli imprenditori onesti.
In particolare, il titolare dell'azienda, già oggetto di una verifica fiscale 
svolta dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Foggia, aveva 
attuato un particolare stratagemma truffaldino. In particolare, l'indagato 
dopo aver inviato regolarmente le fatture ai propri clienti, sulle copie 
che registrava nella propria contabilità - apparentemente tenuta in 
maniera perfetta - non indicava l'ultima cifra "0" dell'importo del ricavo, 
che risultava, così, pari al solo 10% di quello reale.
Grazie a questa condotta fraudolenta - in 5 anni, dal 2006 al 2010 - la 
ditta verificata aveva occultato ricavi per circa 13 milioni di euro ed 
evaso IVA per un importo di oltre 3,5 milioni di euro. Inoltre, l'indagato 
aveva cercato di sottrarsi al pagamento delle imposte accertate dai 
finanzieri, simulando la donazione dei propri beni. 
Sulla base delle indagini svolte dalla Guardia di Finanza di Foggia, 
l'A.G. ha emesso i provvedimenti di misura cautelare personale e di 
sequestro preventivo dei seguenti beni immobili: 42 appezzamenti di 
terreno; 1 fabbricato rurale; 2 appartamenti; 1 opificio.
Tale attività s'inquadra nelle linee strategiche dell'azione della Guardia 
di Finanza di Foggia di contrasto all'evasione, volte ad incrementare la 
qualità degli interventi ispettivi -attraverso il raccordo fra l'attività di 
verifica e quelle di accertamento e recupero dei tributi evasi -, 
soprattutto nei confronti degli indagati per reati tributari, per i quali 
viene sistematicamente attivato l'iter finalizzato al sequestro preventivo 
dei patrimoni ai fini dell'applicazione della successiva confisca 
obbligatoria dei valori corrispondenti alle imposte evase.
Evadeva il fisco omettendo di scrivere l'ultimo zero dell'importo ricavato sulle copie che archiviava nel proprio registro della contabilità, inviando invece ai clienti le fatture con l'importo giusto. Con questo astuto stratagemma pagava le tasse solo sul dieci per cento delle somme che realmente incamerava, riuscendo ad evadere il fisco per un importo di oltre 5 milioni di euro.
L'ARRESTO E LA CONFISCA DEI BENI. Così i finanzieri del comando provinciale di Foggia hanno tratto agli arresti domiciliari il titolare di un'azienda operante nel settore vitivinicolo - G.E. di 59 anni, residente a Foggia - nonchè il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, di beni (42 appezzamenti di terreno, 1 fabbricato rurale, 2 appartamenti e 1 opificio) la cui stima corrisponde all'imposta evasa.
I provvedimenti sono stati disposti dal Gip del Tribunale di Foggia su richiesta della Procura della Repubblica territoriale.
OCCULTATI 13 MILIONI DI EURO. In particolare, il titolare dell'azienda, già oggetto di una verifica fiscale svolta dalla guardia di finanza di Foggia, grazie alla suddetta condotta fraudolenta, era riuscito ad occultare i ricavi della sua ditta per un totale di circa 13 milioni di euro in 5 anni (dal 2006 al 2010) e ad evadere l'iva per un importo di oltre 3,5 milioni di euro.
Inoltre, l'indagato aveva cercato di sottrarsi al pagamento delle imposte accertate dai finanzieri, simulando la donazione dei propri beni. 

di Redazione 


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