Capuano ha già le idee chiare sul suo Foggia: “Bisogna sudare la maglia. Avellino forte ma non deve farci paura”
E’ stato schietto, sa come fare per risollevare la sua squadra, non farà sconti a nessuno. Eziolino Capuano ha le idee chiare e le ha mostrate già nella sua prima conferenza stampa da allenatore del
Foggia.
L’ESORDIO. Il tecnico ha parole di elogio per la sua passata esperienza a Taranto ma si è calato subito nella sua nuova realtà. “Ringrazio chi mi ha dato la possibilità di lavorare a Taranto, sono stati due anni stupendi. E’ stata parte della mia famiglia e lo sarà fino a quando sarò in vita. C’è l’eleganza di uscire di scena ma la grande classe e’ di non ritornare - esordisce - sono fiero di essere a Foggia. Io sono per le grandi piazze e Foggia lo è. Ho voluto io questo club, avevo degli approcci importanti con almeno altre tre squadre ma quando mi ha chiamato il Foggia non potevo dire no. Spero di dare grandi soddisfazioni a chi mi ha scelto. Sono stato convinto del progetto, ero in tribuna contro il Giugliano ma io non sapevo in quel momento di essere l’allenatore del Foggia. Sono stato chiamato circa un’ora dopo che era finita la partita, c’erano delle situazioni burocratiche da risolvere e io non ho chiesto nulla di buonuscita. Non so quanti lo avrebbero fatto. Sul mio nome è facile speculare, a volte è venuto più fuori il personaggio mediatico che l’allenatore”.
LA SITUAZIONE. Non è una posizione felice, quella attuale del Foggia, ma Capuano garantisce sull’impegno dei rossoneri: “Chi andrà in campo dovrà rispettare la maglia. Chi non lo farà non vedrà mai il campo. Ho visto una squadra ben allenata, ho visto un gruppo predisposto a fare bene. Un allenatore deve essere un professionista serio, io ringrazio quindi Brambilla per quello che ha fatto. Dobbiamo cercare ora di compattarci e difendere meglio, spero di incidere nell’immediato futuro. Canonico? Ho visto una persona distrutta perché dopo aver investito tanto era dispiaciuto”.
L’AVVERSARIO. Poi un focus sull’Avellino: “Entrambe le squadre non meritano questa classifica, ho cercato di dare qualche concetto e sono convinto di avere giocatori forti. Col tempo i giocatori dovranno adeguarsi alle mie credenze calcistiche. Il
4–2-3-1? Lo accantonerei con l’onestà che mi contraddistingue, preferisco una copertura ad ampiezza”. Il tecnico sottolinea di conoscere bene la Rosa del Foggia, ma ora conterà la conoscenza reciproca. “Questo Foggia nei singoli è una delle squadre più forti che ho allenato negli ultimi 7/8 anni, davanti siamo tanti e siamo un po’ corti dietro ma è normale considerato lo schema con cui ha giocato finora. Millico? “E’ uno dei giocatori più forti in assoluto, e’ disponibile e se non diventa un grande calciatore vuol dire che devo smettere di fare l’allenatore. Su Emmausso, dico che è bravo e deve seguire le indicazioni dell’allenatore”. Domani ci sarà una gara difficile: “Ad Avellino ho conosciuto persone stupende - dice Capuano - penso di aver inciso, e quando torno li sono sempre contento. Chi dimentica non conosce i valori della vita. In questo momento è come un animale ferito. Hanno giocatori forti ma non devono farci paura”.
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