Gli sketch comici "doppiati" in inglese con l'AI: c'è anche un foggiano dietro il successo social di Italiancomedydub
Tre mesi fa, hanno generato per gioco il primo doppiaggio, con protagonista Loris Batacchi: il "capo ufficio pacchi" di Fantozzi subisce ancora non aveva più l'accento romagnolo ma parlava in inglese. Per provare l'effetto sul pubblico, hanno caricato il video in un gruppo Facebook dedicato proprio a Fantozzi: "E' stato un tripudio di consensi e richieste di ulteriori clip". Da lì è partito il progetto: creare un canale TikTok e iniziare a produrre video, doppiando in inglese alcuni degli sketch più famosi dei film italiani (e di spettacoli teatrali). Da Alberto Sordi e Totò a Carlo Verdone, da Checco Zalone a Lino Banfi, passando per la 'mandrakata' di Febbre da Cavallo, la commedia italiana si tinge d'inglese. Inizialmente senza grande riscontro in termini di follower, fino ad agosto, quando c'è stata la svolta: hanno capito come sfruttare al meglio la tecnologia dell'Intelligenza Artificiale e con un video su Aldo, Giovanni e Giacomo hanno fatto centro. E' questa l'origine di ItalianComedyDub, il progetto sbarcato prima su Tik Tok, dove ora ha oltre 50mila mi piace e poi su Youtube e Instagram. A firmarlo sono Andrea & Fabio, che però preferiscono (al momento) non svelare null'altro se non la provenienza: uno bergamasco, l'altro foggiano.
COME NASCONO. Ed è proprio l'esponente foggiano del gruppo a spiegarci come nascono i loro video. "Nulla di automatico, tutto manuale. Mediamente impieghiamo dalle tre alle cinque ore per creare una clip di circa due minuti. L'AI è solo un tassello del nostro lavoro, un tassello speciale perché ci permette di trasformare le parole in voce ma mantenendo il tono originale del protagonista". L'assemblaggio e il sincronismo però è tutto manuale, dall'editing audio ai video. Naturalmente la parte dell'Ai - scherza - attualmente è come la ricetta della Coca-Cola".
LA TECNOLOGIA. Tanti segreti, ma anche qualche certezza. "Siamo gli unici attualmente (e non solo in Italia) ad aver trovato il modo corretto di applicare questo tipo di tecnologia al doppiaggio classico. Ci sono molte soluzioni che possono fare questo in maniera automatica e inizialmente l'abbiamo usato anche noi, ma un risultato come il nostro è possibile definirlo unico". Fanno doppiaggio ma non chiamateli doppiatori, anzi: "Questa è una questione delicata, perché abbiamo evidenziato un problema importante: la possibilità di poter sostituire un vero doppiatore in carne ed ossa e con un risultato uguale a quello reale. E' capitato anche di essere attaccati dalla categoria dei doppiatori ma noi, in realtà, abbiamo solo utilizzato una tecnologia esistente per produrre dei contenuti divertenti".
I FOLLOWERS. Le scene solitamente sono le classiche della comicità dagli anni 70 ai 2000: "Sono le clip con cui un boomer come me è cresciuto e le selezioniamo 'a sentimento', in base a quelle per noi più divertenti. In più ci sono quelle richieste dai nostri followers". L'essere 'multipiattaforma' sta permettendo di farsi conoscere in vari social e conquistare target diversi. E la condivisione di altre pagine note, ne agevola la diffusione: "Su Facebook grandi gruppi come Largo Arenula 2 o Chiedimisesonotrash su Instagram ci condividono e, ovviamente, garantiscono un aumento delle visualizzazioni".
LA VETRINA INTERNAZIONALE. Se i doppiatori non vedono di buon occhio questo progetto, gli attori finora hanno reagito con simpatia: "Abbiamo conosciuto personalmente Giacomo Poretti del trio e ci ha fatto i complimenti. Del resto, esportare attori comici all'estero è comunque una vetrina importante anche per loro".
NUOVI PROGETTI. Intanto, in cantiere ci sono già nuovi progetti: "Per il futuro abbiamo già concordato collaborazioni con creator che ci chiedono di doppiare i loro video". Ma alla fine, se non sono doppiatori, non sono informatici, non sono attori, cosa sono? "Un normalissimo duetto di colleghi a cui affascina la tecnologia, e che ha trovato un modo divertente per re-investire i vari anni passati nell'editing audio/video accumulati grazie al nostro lavoro".
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