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Fabio Geda a Foggia: in un libro, il grande lavoro dei Medici con l’Africa Cuamm

Appuntamento alla Ubik

Tra le tappe del lunghissimo tour di presentazioni che Fabio Geda sta sostenendo in tutta Italia, c’è anche Foggia. Sabato 11 ottobre l’autore dell’indimenticato best seller “Nel mare ci sono i coccodrilli” presenterà il nuovo e poetico reportage narrativo “La casa dell’attesa” (Laterza, 2025) negli spazi della libreria Ubik di Foggia.

LA CASA DELL’ATTESA. «Al centro di questo libro c’è una immagine: la casa dell’attesa, quella accanto all’ospedale rurale di Chiulo. Siamo in Angola, sugli altopiani al confine con la Namibia, luogo in cui le donne della provincia vanno a vivere in comunità prima del parto per proteggere sé stesse e i loro figli dagli imprevisti dell’ultimo mese di gravidanza». Dopo aver fatto conoscere ai lettori foggiani la scrittrice Wanda Marasco (recentemente insignita del premio Campiello per il romanzo Di spalle a questo mondo) e il poeta Nichi Vendola (con la raccolta di versi Sacro queer), la piccola rassegna indipendente “Foggia Book Instinct” propone uno degli autori più coraggiosi e controcorrente del panorama letterario italiano.

MEDICI CON L’AFRICA CUAMM. «Fabio Geda racconta il lavoro di un gruppo di medici italiani e le storie di donne e uomini angolani il cui destino è stato trasformato dall’incontro con quei medici e con l’organizzazione cui appartengono, Medici con l’Africa Cuamm». Dopo l’esperienza del cantautore Niccolò Fabi, anche Geda ha ripercorso le tracce dell’attività solitaria e molto lontana dai media nazionali che svolgono quotidianamente i volontari di Medici con l’Africa Cuamm. Dalle sue pagine emerge un’umanità ormai dimenticata, una bellezza espressa sotto forma di intreccio narrativo e colloquiale, che rende questo libro un incontro molto importante per chi lo legge.

FIGURE STRAORDINARIE. «Ma non c’è solo la casa dell’attesa: ci sono le strade di Luanda, la capitale, abitata da oltre dieci milioni di persone, strade piene di giovani che attendono di vendere qualsiasi cosa. C’è la bellezza di un ambiente naturale mozzafiato, abitato da popolazioni che lottano con la siccità e la malnutrizione. C’è il ricordo dei ventisette anni di guerra civile. Ci sono figure straordinarie, a partire da quella di Agostinho Neto, medico, poeta e padre della patria. Alla fine della lettura, ecco che l’immagine dell’attesa diventa universale. Perché questo nostro pianeta assomiglia a una gigantesca casa dell’attesa – in portoghese: casa de espera – dove a dare alla luce il futuro, o anche solo la giornata, fatichiamo tutti. Ma tutti continuiamo a sperare». A dialogare con Fabio Geda sarà il giornalista e scrittore Alessandro Galano.

L’AUTORE. Fabio Geda, torinese, si è occupato per anni di disagio giovanile, esperienza che ha spesso riversato nei suoi libri. Ha scritto suLinus e La Stampa circa i temi del crescere e dell'educare. Collabora stabilmente con la Scuola Holden, il Circolo dei Lettori di Torino e la Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura. Esordisce nel 2007 con Per il resto del viaggio ho sparato agli indiani; segue L'esatta sequenza dei gesti (2008) e Nel mare ci sono i coccodrilli (2010) che ha avuto uno straordinario successo sia in Italia che all'estero. Nel 2011 esce L'estate alla fine del secolo, mentre del 2014 è Se la vita che salvi è la tua (Einaudi). Nel 2015 esce il primo volume della serie per ragazzi Berlin (Mondadori) scritta insieme con Marco Magnone, del 2017 Anime scalze (Einaudi). Nel 2019 pubblica per Einaudi Una domenica e nel 2023 La scomparsa delle farfalle. Tra gli altri titoli, Song of myself. Un viaggio nella varianza di genere (Feltrinelli, 2024), La casa dell'attesa (Laterza, 2025).

di Redazione 


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