Stampa questa pagina

Facebook, un gruppo contro i ‘Consiglieri regionali pugliesi nemici delle donne’

Foto e nomi di chi ha affossato la legge 50&50

‘Consiglieri regionali pugliesi nemici delle donne’. Non poteva essere più chiaro il nome del gruppo nato in queste ore su facebook per mettere alla più che giustificata ‘gogna mediatica’ i volti ed i nomi dei consiglieri regionali di centrodestra che hanno fortemente contribuito ad affossare la legge che avrebbe introdotto in Puglia la parità di genere nelle candidature delle liste elettorali. Una legge di iniziativa popolare, la cosiddetta 50&50, per la quale sono state raccolte 30.000 firme tra i cittadini pugliesi. Uomini e donne, insomma, che chiedevano alla politica di dedicare più spazio alla rappresentatività delle donne sugli scranni regionali.

Femminicidio politico - Ma proprio in Consiglio Regionale, che conta 67 consiglieri maschi e 3 consigliere donne, qualche giorno fa è avvenuto quello che Elena Gentile, assessore regionale al Welfare, ha definito “femminicidio”. Perché "il femminicida ha tanti volti… il volto di chi non rinuncia ad esercitare in esclusiva il potere politico ed istituzionale portando indietro le lancette della storie". E così, su facebook è possibile conoscere meglio e da vicino il volto sorridente del consiglieri di centrodestra che hanno richiesto il voto segreto per l’approvazione della legge in aula.

Il voto segreto - “La vergogna di quanto accaduto è stata sancita attraverso la scelta del voto segreto proposta da 6 consiglieri di minoranza ( Zullo, Gatta, Camporeale, Sala, Marti, Boccardi ) che, in questa maniera, hanno dimostrato di non avere nemmeno il coraggio di esprimere in modo palese la propria scelta – è scritto sul profilo del gruppo - . Questa mancata assunzione di responsabilità si è cosi tradotta in un voto che ha trasversalmente legato opposizione e maggioranza dimostrando l'arretratezza culturale e politica che permea le nostre istituzioni, non a caso prevalentemente maschili. Durante la discussione che c'è stata in Aula abbiamo ascoltato argomentazioni becere e misogine”.

Dichiarazioni maschiliste - E così, alcune delle farneticanti dichiarazioni dei consiglieri vengono rese pubbliche. Come quelle di Antonio Camporeale (PDL) che ha affermato che “la politica è dei maschi” o come le parole di Salvatore Negro (PDL) che ha ricordato che “le donne devono accudire figli e genitori e non hanno tempo per la politica”. Senza dimenticare Ignazio Zullo (PDL) che ha provato ad aggrapparsi allo "sputtanamento perché la legge 50%50 è contro la democrazia”.

 

Letterina ai consiglieri - Di sicuro, tutte queste belle parole non sono andate a genio a Rita Saraò, presentatrice legge di iniziativa popolare 50/50, che nella ‘Letterina di ringraziamento ai Consiglieri regionali pugliesi che hanno votato contro la proposta di legge e a quelli che erano assenti’ ringrazia “per aver reso pubblico il vostro sentire e la vostra autentica considerazione per il genere femminile, grazie per averci persino ascoltate, grazie per averci illuminate del vostro sapere, grazie per tutta la vostra amabilità e grazie soprattutto per la vostra coerenza. Avete superato la nostra fantasia e ci avete fatto vivere con la vostra grazia e la vostra umiltà il sogno di essere così ben rappresentate da Voi”. Infine, sul gruppo di facebook è riportato il link che rimanda agli indirizzi mail di tutti i consiglieri regionali pugliesi: l’invito è chiaro: “Chi volesse esprimere le sue opinion può farlo!”

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload