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Fallimento Gema: cosa succede ora?

Attesa per la relazione del curatore. Entro settembre i Comuni devono fare domanda per insinuarsi al passivo

Come anticipato da Foggia Città Aperta, da ieri pomeriggio, quando la sentenza è stata depositata in Tribunale, Gema è ufficialmente in fallimento. Una decisione che apre un nuovo capitolo nella vicenda che ha visto gli amministratori della ex società concessionaria per la riscossione dei tributi arrestati con l'accusa di peculato e appropriazione indebita.

ESAME DEL PASSIVO. La società fallita dovrà ora, entro 72 ore, depositare l'elenco dei creditori. Tra di essi, come è noto, figurano diversi comuni della provincia, in primis Cerignola che vanta un credito di circa 8 milioni di euro e Foggia, con crediti superiori ai 3 milioni. I giudici hanno fissato al prossimo 10 ottobre alle ore 10,00 l’esame dello stato passivo. Entro trenta giorni prima dell’udienza, dunque entro il 10 settembre, i Comuni sono tenuti a trasmettere domanda formale di insinuazione al passivo per vedere il proprio credito ammesso alla procedura. Toccherà, pertanto, ai diversi enti locali attivarsi per tentare di recuperare le somme dovute dalla Gema, relative ai tributi non restituiti.

RELAZIONE CURATORE. Sul versante delle indagini penali, assumerà di certo valore la relazione che il curatore, in base alla legge fallimentare, è tenuto a stilare entro 60 giorni. Al giudice delegato dovrà essere presentata una relazione particolareggiata sulle cause e circostanze del fallimento ma soprattutto sulla condotta di coloro che saranno individuati come i responsabili del fallimento. Le risultanze della relazione saranno utilizzabili in sede penale per l'eventuale individuazione dei reati di bancarotta.

di Redazione 


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