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Falso allarme da psicosi Coronavirus a Foggia: “Sono stato in Cina”, ma i medici lo rassicurano

Momenti di apprensione, ieri mattina, 29 gennaio, in treno per un uomo di 38 anni che, accusando un malore, ha temuto di potere essere stato contagiato dal coronavirus essendo stato recentemente in Cina. L’uomo, residente nel Barese, viaggiava a bordo del treno Frecciabianca proveniente da Roma e diretto nel capoluogo pugliese. Durante la corsa ha accusato capogiri e mal di pancia e si è rivolto al capotreno. Il viaggiatore era particolarmente agitato perché riteneva di essersi contagiato con il coronavirus durante un viaggio effettuato pochi giorni prima in Cina. Giunto all’altezza della Stazione Ferroviaria di Foggia, intorno alle ore 10,50, veniva fatto scendere dal treno e veniva visitato da personale del 118 fatto intervenire immediatamente sul posto. In una cornice di sicurezza garantita dal personale della Polizia Ferroviaria, i sanitari hanno potuto visitare l’uomo che già da un primo esame non presentava i sintomi del virus bensì quelli tipici di un attacco di panico.

I CONTROLLI. Comunque, per maggiore precauzione, è stato trasportato in Ospedale ove è stato applicato il protocollo operativo per lo screening del coronavirus risultando non contagiato e, verso sera, è stato dimesso. Nel frattempo, a seguito di accertamenti, sono emersi ulteriori elementi fattuali a sostegno della assenza di contagio. Difatti, è stato appurato che l’uomo aveva visitato una zona della Cina non contaminata dal virus e che, durante il viaggio in Estremo Oriente, aveva sempre indossato precauzionalmente una mascherina. Inoltre, durante il volo di rientro in Italia, in uno scalo tecnico effettuato presso l’aeroporto di Mosca, era stato già controllato, unitamente agli altri passeggeri, dalle autorità sanitarie russe che avevano escluso alcuna forma di contaminazione.

di Redazione 


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