Foggia, il 25 aprile un sit-in per i 160 anni della stazione ferroviaria
Per il 25 aprile la Fast Confsal Puglia e Basilicata promuove un sit-in, dalle ore 10:30 alle 11:30 in Piazza Vittorio Veneto. Lo scopo è quello di celebrare la ricorrenza del 160° anno dell'inaugurazione della Stazione di Foggia, che il 25 aprile 1864 vide l'apertura del tronco Ortona-Foggia
della Ferrovia Adriatica. Con il passare degli anni, in seguito all'apertura di nuove linee, la stazione divenne un nodo di importanza fondamentale tra le direttrici che corrono dal nord al sud dell'Italia e dall'Adriatico al Tirreno.
Nel 1943 la città di Foggia fu bombardata a causa del nodo ferroviario e dei numerosi aeroporti in funzione nella piana circostante.
Il fabbricato viaggiatori fu ricostruito dopo le distruzioni belliche nel 1951 su progetto dell'Arch. Roberto Narducci, riproponendo alcuni elementi architettonici utilizzati da lui stesso nella realizzazione della stazione di Roma Ostiense.
“Oggi - evidenzia il segretario regionale Vincenzo Cataneo - la rete TEN-T ha individuato Foggia quale nodo di trasporto e polo urbano crocevia di due corridoi multimodali (Scandinavo-Mediterraneo e BalticoAdriatico). Utile sia per il trasporto ferroviario pax che per quello merci, con notevoli vantaggi su notevoli riduzioni dei tempi di percorrenza e delle emissioni di CO2”, spiega.
“Purtroppo, nonostante gli investimenti infrastrutturali ferroviari previsti per gli adeguamenti, registrano notevoli ritardi su opere come ad esempio il Piano Regolatore Generale, stazione Foggia AV e impianti tecnologici come l’Apparato Centrale Computerizzato Multi-stazione utili e necessari per aumentare
standard di sicurezza e migliorare la circolazione ferroviaria - evidenzia il sindacalista -. È auspicabile un’attenzione della committenza, per la verifica della tabella di realizzazione e ricercare le cause del ritardo, oltre che l’intervento delle istituzioni locali perché tali ritardi incidono anche sull’economia della
Capitanata, in quanto i vantaggi economici delle città collegate TAV con stazione Av pari all'incremento del +7% del PIL e il +40% nuovi spostamenti, di cui il 21% sottratto alla strada e il 16% alla ferrovia tradizionale”, conclude Vincenzo Cataneo.
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