“FS farà un parco fotovoltaico dietro la stazione”: la mobilitazione di Società Civile e Capitanata.neo
Lunedì 12 giugno alle ore 10:30 in via Libera, 15 Foggia, le associazioni La Società Civile di Foggia e Capitanata.Neo APS illustreranno i programmi che le Ferrovie dello Stato Italiane s.p.a. hanno per la stazione di Foggia.
IL PROTOCOLLO. "Nel 2019 - scrivono le associazioni - il Comune di Foggia, Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A., Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. e FS Sistemi Urbani S.r.l. il Gruppo FSI hanno sottoscritto un protocollo utile alla riqualificazione e rifunzionalizzazione degli edifici e degli spazi del “quartiere ferrovia”. Il protocollo, per i fatti che successivamente hanno coinvolto l’amministrazione operante, non ha mai trovato spazio di azione".
IL BANDO. Il 9 gennaio 2023 - continua la ricostruzione - la società Ferservizi del gruppo FSI ha pubblicato un bando di gara dal titolo “Italia-Roma: Lavori di copertura di tetti con pannelli solari 2023/S006-014060 – Servizi di pubblica utilità” per l’istallazione di pannelli fotovoltaici nel terreno retrostante la stazione centrale di Foggia sul quale ci sono 8 binari in disuso.
LA ZONA. "Quest’area - proseguono gli attivisti - costeggia interamente viale Fortore ed è strategica per la rigenerazione urbana e il miglioramento dell’accessibilità per due altre zone urbane di Foggia come i Rioni Martucci e Diaz, per il Villaggio Artigiani dove insistono numerosi esercizi commerciali e imprese nonché caserme, penitenziario ed altri attrattori di trasporto pubblico locale urbano ed extraurbano.
Come Associazioni di cittadinanza attiva e promozione sociale - continua la nota - riteniamo che per la cittadinanza residente, per le imprese allocate e per i lavoratori/fruitori dei servizi presenti in tali ambiti, un secondo fronte di accesso
da viale Fortore alla stazione centrale possa essere realizzato al pari di quanto già fatto in altri contesti urbani sia in Puglia che in altre regioni, e come ad esempio è previsto si faccia a Lecce.
Tale previsione, in uno con la valorizzazione delle altre aree presenti nel contesto urbano e ferroviario di
Foggia, attraverso un collegamento rapido con l’altra parte della Città può migliorare, con alcun
progettualità, sia l’intermodalità del trasporto urbano ed extra-urbano che la multifunzionalità di
infrastrutture esistenti e altre da realizzare, per poter ridurre l’uso del mezzo privato, il congestionamento del
traffico cittadino e quindi la riduzione delle emissioni di CO2 migliorando l’ambiente e la vivibilità delle zone
cittadine interessate".
UNA ZONA NEVRALGICA. “Con quanto previsto - concludono le associazioni - s’intende invece privare la Comunità foggiana di una zona tanto nevralgica per favorire l’impianto di un parco fotovoltaico che, per noi, risulta avere come progettato l’esclusivo coinvolgimento aziendale e la totale noncuranza verso il territorio a causa dell’assenza di forze politiche in grado saper meglio tutelare gli interessi della Comunità foggiana e saper far convergere, come accade in altri contesti territoriali, le scelte del Gruppo FSI con gli interessi altrettanto legittmi ma prioritari della Comunità foggiana. Questa progettualità, se dovesse essere così realizzata, inciderà negativamente sul territorio e sullo sviluppo e rigenerazione urbana, limitando qualunque iter di sviluppo, per i prossimi trent’anni”.
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