Virtualmente, sarebbe tutto a posto. Virtualmente nel senso che le carte ora ci sono e anche le due fideiussioni – soldi messi sul piatto per ottenere le garanzie – ci sono tutte. Il problema è che la realtà è fatta di fisicità. E fisicamente, le carte ancora non ci sono dove dovrebbero essere. Ecco perché il sogno del ripescaggio del Foggia calcio si gioca sul gong. È una corsa contro il tempo, a cui da qualche minuto si sono affiancati anche il sindaco di Foggia, Gianni Mongelli e il direttore generale, Sario Masi.
LE AUTO DIVENTANO TRE. Ricapitoliamo: il presidente del Foggia, Davide Pelusi è in viaggio verso Firenze, con la fideiussione da 400 mila euro e le carte per l’iscrizione. Sario Masi è invece partito per Roma, con la documentazione relativa ai 100 mila euro di contributo a fondo perduto per il ripescaggio. Verso la Capitale anche Gianni Mongelli (che qualche minuto fa è arrivato in Banca con Alberto Mangano del Comitato Missione Lega pro) e a breve dovrebbe mettersi in viaggio con Franco e Michele Locampo, encomiabili per aver presidiato per l’intera giornata l’istituto bancario.
LA PARTITA. Il fischio finale, pardon, la scadenza è fissata alle ore 19. Mancano 150 minuti alla fine di questa partita: il tempo di un match, supplementari e rigori. Anche se a oltranza, la speranza di tutti è di riuscire a vincerla.