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Finanza, il conto deposito strumento preferito dai risparmiatori italiani

Con la crisi scoppiata nel lontano 2008 le abitudini degli italiani sono cambiate profondamente. Ma, a quanto pare, non per quanto riguarda il risparmio. Uno degli strumenti più gettonati per accantonare e mettere a reddito i propri risparmi continua ad essere il conto deposito a più di 15 anni da quando i primi gruppi bancari internazionali hanno fatto esplodere questo fenomeno anche nel nostro paese.

LE CARATTERISTICHE. Oggi, nonostante le condizioni siano decisamente differenti, il conto deposito continua ad essere uno strumento particolarmente apprezzato dalle famiglie e, in genere, dai piccoli risparmiatori. Il motivo, secondo una recente dichiarazione dello staff di www.ilmigliorcontodeposito.com, è la semplicità in combinazione con la sicurezza che solo questo strumento può offrire. A differenza di quanto avviene con un normale investimento finanziario, infatti, il conto deposito è, in sostanza, privo di rischi legati a fattori esterni. Si mettono i soldi su un conto corrente dalle funzioni limitate e si decide se vincolarli o meno. In cambio si avrà un interesse concordato con l'istituto di credito. Ovviamente, in un momento come questo, il tasso di interesse applicato ai conti deposito è minimo, ma per le famiglie e i piccoli risparmiatori è molto meglio avere poco che mettere a rischio tutto con spericolati investimenti sui mercati finanziari.

LE CONDIZIONI. Certo, sono lontani i tempi in cui un conto deposito normale dava il 5% all'anno. Oggi, ben che vada, si riesce ad arrivare all'1,5 -2% su somme vincolate per almeno 18 mesi. Una differenza talmente significativa che in molti si sono domandati se oggi fosse ancora conveniente mettere i propri risparmi in un conto deposito o fosse meglio lasciarli sul conto bancario. Provando a farsi 2 conti, però, di certo tornano. Un normale conto corrente bancario, infatti, prevede un tasso zero (in alcuni casi si arriva anche ad avere un tasso reale negativo). Con il conto deposito, anche volendo considerare un tasso medio dell'1%, si è sempre e comunque in attivo, visto che questi prodotti vengono offerti, solitamente, a zero spese. Certo, chi ha le competenze adeguate può far fruttare molto di più i propri soldi, ma se proviamo a pensare ad una persona normale che ogni mattina deve andare a lavorare e vuole semplicemente proteggere i propri soldi ed evitare che vengano mangiati dalle spese bancarie, ecco che si comprende meglio il motivo di questo successo.

IL FUTURO. Adesso sarà curioso capire che direzione prenderà il settore bancario nel suo complesso. Se apriamo i nostri orizzonti ed andiamo ad esplorare quello che accade nel mondo, ci renderemo conto che si va verso un'appiattimento dei tassi di interesse. Qualche economista l'ha definita l'era dei tassi zero. Ma alcune banche centrali si stanno spingendo ancora oltre, portando i tassi in territorio negativo. In un futuro del genere sarà molto interessante capire l'evoluzione che prenderanno strumenti come i conti deposito e quale sarà la propensione dei risparmiatori.

di Redazione 


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