È finita dopo sei mesi la latitanza di Pasquale Moretti, 37 anni, individuato e arrestato dagli agenti della squadra mobile di Foggia, del Servizio Centrale Operativo e del Servizio Polizia scientifica della direzione centrale anticrimine. Moretti - secondo quanto accertato dagli investigatori - ha retto il clan per conto del padre, capo storico della 'Società', detenuto ininterrottamente per 25 anni.
I MOVIMENTI STRANI. Gli agenti avevano notato alcuni strani movimenti in una casa rurale completamente isolata nella campagna in contrada ‘Sanbuchello’ in agro di San Marco in Lamis. Infatti, durante le ore del giorno il casolare sembrava deserto ma nelle ore serali gli agenti avevano notato l’accensione delle luci, nonostante ci fossero alcuni dubbi dato che nelle case di campagna isolate è abitudine azionare il sistema di accensione delle luci per scongiurare i furti.
L’ARRESTO. Dopo aver fatto irruzione nel casolare, gli agenti hanno notato Moretti mentre stava cercando di fuggire nella campagna circostante in mezzo ai rovi, ma è stato subito raggiunto e arrestato. Preso coscienza dell'arresto - spiegano gli inquirenti -, al momento del fermo l’uomo è parso molto sereno e si è congratulato con gli agenti per l’operazione che ha portato alla sua cattura.
LA PERQUISIZIONE. Durante la perquisizione del casolare sono stati trovati 820 euro in contanti, una radiotrasmittente, una divisa della Guardia di Finanza munita di alamari, un cannocchiale e una maschera antigas.
IL MOMENTO DI DIFFICOLTA’. “In questo momento di difficoltà per la città e la provincia – ha dichiarato Pienicola Silvis, questore di Foggia – le risposte delle forze dell’ordine sono notevoli. In questi giorni abbiamo effettuato dei colpi importanti per la criminalità organizzata”.