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Finti tamponamenti con furto, arrestato 39enne a Cerignola

Tra le vittime, soprattutto donne sole e anziani

La tecnica utilizzata è una di quelle classiche, almeno a Cerignola. Si simula un tamponamento, lanciando una biglia o un sasso contro la carrozzeria di un’auto in corsa e, non appena il malcapitato di turno scende dal mezzo per verificare il danno subito, la vettura gli viene "soffiata" sotto il naso, con un’azione fulminea. Per gli agenti del commissariato di Cerignola, a mettere a segno questo tipo di reato è un 39enne del posto, F.D., già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per i reati di estorsione e riciclaggio di autovetture.
I REATI CONTESTATI risalgono al maggio 2012, periodo in cui numerosi cittadini cerignolani - soprattutto donne sole o anziani - hanno denunciato di aver subito il furto della proprio autovettura con la tecnica del “finto tamponamento”. In tutti i casi gli operatori del commissariato cittadino hanno riscontrato il medesimo modus operandi.
Subito dopo il furto, le vittime venivano contattate telefonicamente e ricevano richieste estorsive mediante le quali veniva pattuita la restituzione del mezzo previo pagamento di una somma di denaro che variava di caso in caso, in base alla vettura in oggetto. Per il fatto, nei confronti dell’uomo - individuato attraverso attività tecnica e appostamenti - è stata spiccata la misura restrittiva. F.D. è stato tradotto nella casa circondariale di Foggia, a disposizione dell'autorità giudiziaria.

di Redazione 


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