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Foggia riparte con ‘Restart’: Il rilancio del territorio attraverso la nascita di nuove imprese

Incontro all’auditorium Santa Chiara

Oggi, lunedì 6 luglio alle 17,30 nell’Auditorium Santa Chiara di Foggia, l’associazione Genera e Masserie Creative terranno a battesimo il progetto Restart, con una tavola rotonda che vedrà protagonisti nomi eccellenti dell’imprenditoria e delle professioni, locali e nazionali, dibattere il tema della crescita e del rilancio economico ed etico del territorio.

I PROTAGONISTI. Saranno presenti esponenti in prima linea sul fronte dell’innovazione, come Giovanni Lo Storto, direttore generale Luiss Guido Carli; Stefano Lucarini di Tonucci & Partners; Roberto Magnifico della LVenture Group; Giuseppe Mongiello di Piselli & Partners; Francesca Traclò della Fondazione Rosselli, con i quali provare ad imbastire la trama del nostro futuro prossimo.

GLI OSPITI. Lo faranno con un taglio diretto, unconventional, in compagnia di alcuni rappresentanti delle istituzioni locali: Gianni Rotice, Presidente di Confindustria Foggia; Fabio Porreca, Presidente CCIAA di Foggia; Massimiliano Fabozzi, Presidente dell’Ordine dei Consulenti del lavoro della Provincia di Foggia; Stefano Foglia, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Foggia; Giuseppe Palladino, Presidente della Banca di Credito Cooperativo di San Giovanni Rotondo. Saranno presenti, inoltre, con le loro case history, Mimmo Casillo, Amministratore Delegato del Gruppo Casillo di Corato e Maria Rita Costanza, CTO Macnil, del Gruppo Zucchetti oltre che Paolo Notari, giornalista Rai, nelle vesti di moderatore.

GLI ONORI DI CASA. A fare gli onori di casa Gianluca Bocchino e Lorenzo Trigiani, tra gli organizzatori dell’evento e animatori di Genera e Masserie Creative, nati di recente con l’obiettivo di stimolare e impollinare il territorio attraverso gli strumenti del coworking, dello scouting e del finanziamento di nuove start up e progettualità.

di Redazione 


 COMMENTI
  • Aratro Bivomene

    06/07/2015 ore 21:05:06

    "Unconventional"??? Ma neanche a Milano! Dio ci salvi dall'anglofilia spinta e analfabeta. Imparate una lingua straniera, ma, quando vi esprimete con i vostri conterranei, usate solo la vostra.
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