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Foggia, ecco un altro giardino "fai-da-te": l'esempio viene dai cittadini
Su viale Ofanto l'isola felice di Mario Vasciminno
"A smuovermi è stata la disperazione degli abitanti della zona, che non ce la facevano più a vedere il degrado in cui versava il giardino". Si chiama Mario Vasciminno ed è un altro foggiano che ha deciso di adottare un'aiuola, anzi un vero e proprio giardino. Nell'attesa che i “bolognesi” prendano in mano la situazione del verde cittadino, è ancora un privato a dare il buon esempio.
UN CIRCOLO VIRTUOSO. Da due anni, lungo Viale Ofanto, altezza Stadio Zaccheria, c'è una piccola isola felice di verde urbano, a piena cura di un privato cittadino, con l'aiuto – anche se meno impegnato – di altri vicini di isolato. Un circolo virtuoso, fa sapere Mario Vasciminno, che da principio ha coinvolto solo alcuni pensionati della zona e poi, un po' alla volta, anche altre persone, come il fiorivendolo che ha la propria attività proprio dirimpetto il giardino urbano. “Questi ha cominciato ad interessarsi alla cosa – fa sapere l'appassionato di fiori e piante – e adesso anche lui contribuisce ad abbellire il giardino, così come quei privati cittadini che mi chiedono di curare piante e fiori che, a casa loro, morirebbero”.
“MANCA QUESTA CULTURA”. Un lavoro fatto coi fiocchi – com'è evidente nella gallery – il quale ha sfruttato la delibera comunale a firma dell'assessore Pasquale Russo, attraverso cui è riuscito a stipulare un vero e proprio contratto con il Comune. “Questo accordo – fa sapere Vasciminno – prevede che il Comune fornisca piantine e attrezzi, anche se sin da subito questa parte è stata negata: l'amministrazione ha tenuto a mettere in chiaro che non era in grado di fornire queste cose. Così, mi sono adoperato io”. Ancora un giardino fai-da-te dunque, nel cuore di Foggia, dopo la bellissima aiuola di Corso Roma segnalata qualche settimana fa, a conferma di quanto stia a cuore ad alcuni foggiani il verde urbano. “Tuttavia – ha aggiunto l'appassionato – è molto difficile mantenere tutto in ordine: i ragazzini vengono a fare danni, manca questa cultura. Se non fosse per il mio impegno, il giardino morirebbe in poco tempo. Chiedo anzi l'aiuto di tutti affinché ci si attivi insieme per questo tipo di iniziative”.
di Redazione
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