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Foggia? Città  Chiusa

Il forum con il sindaco non si farà e intanto il Giordano compie 1000 giorni di "chiusura"

Lo avevamo richiesto, invocato, sperato. E addirittura ottenuto. Eppure, a distanza di un mese e mezzo, ancora niente da fare. Il forum pubblico con il sindaco Gianni Mongelli è come il matrimonio di Renzo e Lucia: “non s’ha da fare”. In questo caso, però, più che di ‘promessi sposi’, è solo un romanzo di promesse, tutte non mantenute. Ed è un vero peccato, perché ciò che abbiamo sempre riconosciuto al nostro primo cittadino è la disponibilità. Anche a sentirsi criticato, anche nell’ascolto delle domande più spigolose, anche nella capacità di ironizzare su se stesso. Oggi, però, a distanza di un mese e mezzo dal suo ritorno in sella, non riusciamo ad ottenere una data per un confronto pubblico, che lo stesso sindaco aveva dichiarato di accettare nella conferenza stampa di ritiro delle dimissioni.
Come redazione, abbiamo scelto un nome rievocativo per il nostro portale: “Foggia Città Aperta”. Per il forum, invece, avevamo amaramente dovuto fare dietrofront e intitolarlo “Foggia città chiusa?”. Sul tavolo, come prima tematica, le varie strutture chiuse o non utilizzate: l’anfiteatro Mediterraneo (lodevole la recente iniziativa degli Amici della domenica), lo stadio (che non è solo una questione calcistica), piazza Mercato, l’aeroporto Gino Lisa, il parco Iconavetere, la Cattedrale (che comunque a breve riaprirà).  Manca qualcosa, certo: il teatro Giordano. Avevamo scelto una data fortemente simbolica per il forum, il 26 settembre, perché proprio oggi c’è una triste ricorrenza da celebrare: i mille giorni dall’ultimo annuncio di riapertura del teatro. Avremmo lasciato, come da accordi, pochi minuti a testa per cittadini, comitati e associazioni e altrettanti alle istituzioni per rispondere alle istanze del “popolo”.
Avremmo, potremmo, sarebbe. Tutto al condizionale, perché il finale è già scritto. Niente forum, niente assemblea pubblica, niente confronto. Da Palazzo di città fanno sapere che l’assemblea avrebbe (un altro condizionale) poco effetto, perché al momento non ci sono (qui invece il presente indicativo) risposte concrete e nel contempo ci sono emergenze sociali da risolvere, come la questione relativa all’Amica, che va risolta in pochi giorni.

Da cittadini, ovviamente, non possiamo che augurarci una soluzione “pacifica” e vantaggiosa per tutti per quello che si sta trasformando in vero e proprio conflitto sociale. Però, non possiamo accettare che si continui a parlare di emergenze o di risposte che, al momento, non ci sono. Il teatro Giordano era chiuso mille giorni fa, lo era cinquecento giorni fa, lo è oggi e lo sarà domani. La chiusura non è una “emergenza”, è un “cancro” per la nostra città. E lo è altrettanto un aeroporto inattivo e lo è anche l’assenza di strutture che possano ospitare eventi e iniziative pubbliche (culturali, sportive, etc…).

Non faremo il forum, d’accordo e continueremo a mettere, come sempre, la polvere sotto il tappeto. Il giorno in cui quel tappeto lo rialzeremo, riusciremo a vedere che una città senza cultura, muore. Una città senza sport, muore. Una città senza speranza, muore.

di Redazione 


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