Foggia, da anni aggredisce la sorella per cacciarla di casa, arrestato 37enne
La vittima costretta a vivere rinchiusa in camera, senza bagno né cucina
Tentava di mandare via dalla stessa casa in cui abitavano da sempre, con minacce e aggressioni, la sorella di 49 anni, ma è stato arrestato dagli agenti della squadra mobile di Foggia C.G., 37 anni, per maltrattamenti, lesioni e violenza privata.
LE DENUNCE. La vittima si recava ormai quasi tutti i giorni in questura per denunciare il fratello e i comportamenti istigatori della madre di 80 anni, che consistevano in violenze fisiche e psicologiche finalizzate a costringerla a lasciare l’abitazione dove i tre vivono.
LE AGGRESSIONI. Sono stati tanti in questi anni, dal 2005 ad oggi, gli episodi di violenza denunciati dalla donna, alcuni dei quali refertati al pronto soccorso dove la vittima era costretta a rifugiarsi. In un’occasione la donna ha riportato alcune lesioni, dovute all’aggressione da parte del fratello, dopo essere stata colpita con un pugno alla testa e un calcio al fianco.
RINCHIUSA IN CAMERA. La vittima non poteva utilizzare il bagno, per le sue esigenze fisiologiche, e la cucina, perché il fratello chiudeva le porte, di entrambe le camere, a chiave. Nell’ultimo periodo la donna passava tutta la giornata fuori rientrando a casa solo per dormire. Inoltre, per evitare le aggressioni, si rinchiudeva in camera, dove viveva senza corrente elettrica e si nutriva con quello che riusciva a trovare.
PROBLEMI PSICOLOGICI. I motivi delle aggressioni sono riconducibili a problemi psicologici dell’uomo, che era già stato raggiunto, il 6 marzo 2014, da una misura cautelare di allontanamento dalla casa familiare, un provvedimento che non è bastato a porre fine alle aggressioni.
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