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Foggia, famiglie occupano il Centro Diurno per disabili di viale Candelaro

Ma autorità e vigili urbani non fanno nulla

All’inizio del mese di agosto hanno occupato la palestra, impendendo ai ragazzi con disabilità di svolgere le normali attività fisioterapiche e motorie. Ora l’occupazione si è allargata, si è spostata, ed anche le stanze del Centro Diurno per disabili di Viale Candelaro sono cadute nelle mani di alcune famiglie foggiane. Quello che sta succedendo da quasi un mese nei locali del Comune di Foggia gestiti dalla cooperativa Sanità Più, ha dell’incredibile. E questa mattina si è quasi sfiorata la rissa fra le famiglie che hanno occupato gli spazi ricreativi del Centro Diurno ed i genitori dei 32 disabili che ogni mattina si recano nei locali di Viale Candelaro per vivere momenti di socializzazione, di attività.

LA DENUNCIA - La denuncia arriva direttamente da Luca Vigilante, presidente della Cooperativa che gestisce il Centro Diurno, ormai stanco della situazione, specialmente adesso che anche i locali del Centro sono praticamente stati occupati. “Questa mattina, alcune famiglie foggiane disagiate o opportuniste, hanno deciso di occupare l'unico Centro Diurno del Comune di Foggia che si occupa della riabilitazione di 32 utenti che soffrono di disabilità psico-sensoriali anche gravi. In realtà, già all’inizio del mese di agosto era stata occupata la palestra di fianco al Centro Diurno dove i ragazzi svolgono attività fisioterapiche e motorie. In pratica, - evidenzia Vigilante – si tratta di una vera e propria interruzione di un pubblico servizio a favore di persone con disabilità”.

L’INERZIA DELLE FORZE DELL’ORDINE - A questo punto, la domanda nasce spontanea: autorità pubbliche e forze dell’ordine sono state informate dell’occupazione dei locali? “Già ad agosto abbiamo avvertito tutti della pazzesca situazione che si stava verificando presso il Centro Diurno. Abbiamo informato - prosegue Vigilante - il sindaco, il Questore, il Prefetto, l’assessore comunale alle Politiche Sociali, i vigili urbani. Eppure non è successo nulla. La palestra è ancora occupata, addirittura le famiglie hanno anche portato i mobili di casa, ed ora è toccato al Centro Diurno”. Non solo. Questa mattina, dopo l’ennesima sollecitazione, sono arrivati sul posto anche due vigili urbani che non hanno fatto altro che prendere visione della situazione. Ma nessuno sgombero è al momento in vista. Dunque, per i 32 utenti con disabilità e le loro famiglie si prospettano giornate difficili, visto che ormai i locali in cui trascorrevano parte della loro giornata all’insegna delle attività e della socializzazione sono occupati. La speranza è che le autorità intervengano quanto prima, ripristinando il servizio per i disabili e dando un forte segnale di legalità.

 

 

 

 

di Redazione 


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