"Fatemi votare", l'appello del noto sacerdote don Ivo Cavraro
Per il Comune di Foggia è irreperibile: nel 2011, in occasione dell'ultimo censimento si trovava in Africa
“Fatemi votare”. Il simpatico appello arriva dal sacerdote don Ivo Cavraro, noto in tutta la città per il suo lungo periodo di missione in Guinea Bissau, dove con un'esperienza fidei donum ha guidato la parrocchia di Bigene.
NEL 2011 SI TROVAVA IN AFRICA. Proprio la sua “assenza” da Foggia ha causato l'inconveniente. Per il Comune di Foggia “non esiste”. O meglio, è cancellato dall'anagrafe in quanto irreperibile. Don Ivo lo ha scoperto solo oggi quando ha tentato di ottenere una nuova tessera elettorale. A quanto ha potuto apprendere, tutto nasce dalle operazioni di censimento del 2011. Il rilevatore, in quella occasione, si è recato a Segezia dove all'epoca risiedeva don Ivo che proprio nel borgo foggiano ha guidato la parrocchia per diversi anni, organizzando ogni estate un campo di accoglienza per i lavoratori extracomunitari impegnati nella raccolta del pomodoro. “Il nuovo parroco – ci racconta don Ivo che ora è rientrato a Foggia – ha provato a spiegare al rilevatore che la mia assenza era ben giustificata. Mi trovavo in Guinea Bissau. Evidentemente – scherza il sacerdote – non deve essere stato tanto convincente”.
“HO SEMPRE VOTATO”. Fatto sta che non gli è stato possibile votare. “Non ho saltato un'elezione da quando avevo 18 anni e mi dispiacerebbe non poter votare – ammette don Ivo. Tra l'altro in questi anni ho rinnovato la patente e ottenuto il passaporto. Solo per il Comune non esisto. Eppure eccomi qui – ride sornione don Ivo, poco prima di entrare nella parrocchia di San Francesco Saverio per celebrare la Messa domenicale.
L'APPELLO. Un inconveniente dovuto ad un “solerte” rilevatore a cui, con un po' di buon senso, si potrebbe porre riparo. A noi non resta che rilanciare l'appello di don Ivo: “Fatelo votare”.
Il tuo Angelo custode si sarà distratto
Lino Maggio
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