Oltre trecento casi seguiti fino allo scorso mese di settembre. Poveri e migranti. Soprattutto migranti. Un lavoro di consulenza e di ascolto rivolto alle persone in fragilità sociale. E' l'impegno che ha caratterizzato l'anno di volontariato degli Psicologi di Strada, che hanno affiancato il lavoro degli Avvocati di Strada di Foggia. Un esperimento, un primo passo verso un progetto più strutturale che trae origine dall'esperienza degli Psicologi di Strada di Padova. A Foggia, invece, a dare sostegno e aiuto a chi vive ai margini, sono tre professionisti che dedicano parte del loro tempo libero in questa particolare attività sociali: Francesco Moretto, Debora Penna ed Annalisa Imperiale. Oltre a seguire i casi di quanti si rivolgono presso l'Help Center, gli Psicologi di Strada hanno offerto il loro supporto anche ai poveri che per mangiare si recano presso le mense delle parrocchie di San Pio X e dell'Annunciazione. Ma non solo. Perché come per gli Avvocati, anche gli Psicologi di Strada hanno provato a dare una mano ai tanti migranti che vivono nei ghetti, stretti fra sfruttamento e pessime condizioni di vita.
L'ATTIVITA' Il servizio, dunque, mira a prendere in cura tutte quelle persone che vivono situazioni critiche dal punto di vista dell’inserimento nella società, del mantenimento di un adeguato equilibrio psico-fisico, dell’accessibilità e del godimento dei propri diritti, al fine di garantire loro la conservazione della propria dignità e progettualità. E se a Padova l'utenza che si rivolge agli Psicologi di Strada è molto diversificata, a Foggia si tratta per lo più di cittadini immigrati. Almeno in questa prima fase sperimentale. "Siamo nati nell'aprile 2013 come gruppo spontaneo seguendo l'esperienza degli Psicologi di Padova - spiega Debora Penna - . Il nostro servizio è destinato ai senzadimora, ai migranti, alle persone con disagio. Cerchiamo di offrire ascolto e sostegno a chi ne ha bisogno, aiutando gli utenti anche nei processi di comunicazione con gli Avvocati di Strada". E se in questi primi mesi di attività ad incontrare gli Psicologi di Strada sono stati prevalentemente i migranti, il prossimo obiettivo è di far conoscere ad una platea più ampia il servizio. "Ci piacerebbe diversificare il nostro intervento - conclude Penna - coprendo anche quella parte di cittadini che ancora non ci conoscono o che non si rivolgono allo sportello dell'Help Center".