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Foggia, la lunga lista dei clochard morti

Freddo, povertà e mancanza di strutture comunali di accoglienza alla base dei decessi

Ancora non è stato deciso che tipo di iniziativa mettere in campo, ma le associazioni che si occupano dei senza fissa dimora non lasceranno che la morte di Mohand Ouramdane Aidkaciazou passi sotto traccia. I volontari non hanno dubbi: anche questa morte del clochard algerino, 59 anni, è figlia delle lacune strutturali del Comune in fatto di accoglienza dei senza tetto. Così come denunciato con forza dagli stessi volontari - Fratelli della Stazione e Caritas diocesana -  ad ottobre mel corso della 'Notte dei Senza Dimora', la manifestazione promossa per sensibilizzare l'Amministrazione Comuale ad adottare degli interventi specifici per accogliere i senza tetto. E in quell'occasione, fu anche montata una tenda proprio nell'assise comunale ad evidenziare la mancanza di spazi di accoglienza.
LA LISTA DEI CLOCHARD MORTI Il nome di Mohand, dunque, va ad aggiungersi a quello di altri clochard che in questi ultimi due anni hanno perso la vita a asusa di freddo, di stenti e di mancati percorsi di integrazione sociale. Sul corpo di Mohand, infatti, non sono stati riscontrati segni di violenza. Di qui, l'ipotesi più probabile che ad uccidere l'algerino sia stato il freddo (visto che la struttura non era comunque riscaldata, gli stenti o un malore. La cosa certa, comunque, è che l'elenco dei senzafissadimora deceduti lungo le vie cittadini si sta allungando. I nomi? Eugenio, il rumeno deceduto lo scorso inverno per assideramento in un casolare di via Trinitapoli. Silviu e Daniel, anch’essi rumeni, vittime del disagio che può colpire chi vive per strada in condizioni di fragilità ed emarginazione sociale, morti assassinati all’interno dei vagoni abbandonati lungo le ferrovie della stazione di Foggia. Giusepe, il senzafissadimora che era solito girare per le strade di Foggia in compagnia dei suoi quattro cani, dei suoi quattro amici, per fermarsi nei pressi di piazza XX Settembre e guardare con lentezza il mondo correre come una scheggia impazzita. Anche lui è morto. E' accaduto lo scorso anno. E’ rimasto schiacciato dal muretto crollato nel luogo in cui trovava riparo per dormire. Insomma, una lista lunga. Una lista che non dovrebbe conteplare più nomi.

di Redazione 


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